TROPISMI (dal gr. τρέπομαι "mi volgo"; fr. tropismes; sp. tropismos; ted. Tropismen; ingl. tropisms)
Federico *RAFFAELE
Agostino PALMERINI
La parola fu adottata, sembra, per la prima volta da J. Sachs [...] sotto l'azione d'uno stimolo esterno. Un esempio comunissimo è dato dal girasole. Se si colloca una piantina entro una stanza illuminata da una finestra, tenendola dinnanzi a questa, se ne vedranno, dopo un certo tempo, gli steli inclinarsi verso la ...
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MARONI, Giancarlo (Giovanni)
Filippo Spaini
– Figlio terzogenito di Bortolo e di Destinata Passerini, nacque ad Arco, nel Trentino, il 5 ag. 1893; nel 1913 per problemi di omonimia cambiò il nome Giovanni [...] il M. disegnò anche i tavoli, rifacendosi ai dipinti di Carpaccio (V. Terraroli, in L’architetto del lago…, p. 131). Quest’ultima stanza fu realizzata nel 1926, anno in cui il M. iniziò a lavorare alla nuova ala, quella di Schifamondo che fu ultimata ...
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MUZZI, Luigi
Luigi Matt
– Nacque a Prato il 4 febbraio 1776 da Giovanni e da Carlotta Cantini.
Ragazzo irrequieto e poco incline ad assoggettarsi all’autorità paterna, fu iscritto al collegio Cicognini, [...] dal padre, che originariamente avrebbe voluto indirizzarlo al sacerdozio, entrò nell’esercito toscano, in un reggimento di stanza a Siena. Ma, insofferente della vita militare e attratto dai fermenti liberali di quegli anni, disertò nell’aprile ...
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Gotto Mantovano
Eugenio Ragni
Ignoto rimatore contemporaneo di D., del quale nulla si sa e delle cui multas et bonas cantiones - che D. afferma di aver ascoltato recitare dalla sua viva voce, nobis [...] dissolut ', cioè senza rima corrispondente, differenziandosene per esser posto invece in rima con i versi che gli corrispondono nelle stanze successive.
La denominazione di " chiave " data al verso libero da G. (almeno D. la sentì per la prima volta ...
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miluogo
Luigi Vanossi
Nell'espressione avverbiale nel miluogo, " nel mezzo ", il francesismo appare in Fiore XXVIII 5 E nel miluogo un casser fori' e bello / ... fece murare a' mastri più sovrani; il [...] poeta lo trovava nel passo corrispondente del Roman de la Rose: " Enz ou mileu de la porprise / Font une tor par grant maistrise " (v. 3833). È diffuso in opere d'influsso francese (cfr. ad es. Intelligenza, stanza 164). ...
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Attore, regista e produttore cinematografico italiano (n. Brunico, Bolzano, 1953), figlio dello storico dell'antichità ed epigrafista Luigi. Tra gli autori più significativi della generazione post-Sessantotto, [...] Film, favorendo l'esordio di altri giovani registi italiani. Nel 1998 ha diretto il film autobiografico Aprile, cui ha fatto seguito La stanza del figlio (2001), Palma d'Oro a Cannes per il miglior film. Del 2006 è Il caimano (premiato con il Nastro ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] il costrutto compare anche nei registri meno elevati:
(27) a. si sedette sul molo, le gambe penzoloni di fuori
b. entra nella stanza, la sigaretta in bocca e le mani in tasca
c. Le segretarie lo videro dunque apparire così: impolverato, la giacca sul ...
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GRIFFINI, Paolo
Fabio Zavalloni
Nacque a Lodi il 22 genn. 1811 da Giulio e da Savina Dossena. Di famiglia non facoltosa, il G. intraprese nel 1828 la carriera militare arruolandosi nell'esercito asburgico [...] ". Promosso nel 1833 sottotenente e tenente, ottenne nel 1844 il grado di capitano nel 2° reggimento cavalleggeri "Hohenzollern". Di stanza a Cracovia al momento dello scoppio rivoluzionario del 1848, il G. scelse la via della diserzione e si portò a ...
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tema (masch.)
Alessandro Niccoli
Ricorre solo nel Convivio e nella Commedia (qui sempre in rima) per indicare l'" argomento ", il " soggetto " preso a trattare in uno scritto: Pd XXX 23 Da questo passo [...] / soprato fosse comico o tragedo.
Negli altri esempi è riferito al t. affrontato da D. nelle sue opere: all'argomento della prima stanza di Amor che ne la mente, in Cv III II 1 prima si tocca la ineffabile condizione di questo tema; secondamente si ...
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Quantunque volte, lasso! mi rimembra
Mario Pazzaglia
. - Canzone di due stanze (Vn XXXIII 5-8; schema 6 + 7 AbC, AcB: BDEeDFF, con concatenatio e combinatio), presente nella tradizione ‛ organica ' [...] intellettuale e contemplativa. La sirima ha la fermezza di scansione dei momenti di lode distesa di Donne ch'avete e della seconda stanza di Li occhi dolenti, ma con uno slancio visionario più sicuro e irrefutabile, non solo per il fatto di essere in ...
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stanza1
stanza1 (ant. stànzia) s. f. [lat. tardo stantia «luogo di dimora», der. di stare «stare, star fermo»]. – 1. a. ant. o letter. Il fatto di stare, di fermarsi e sostare, di dimorare in un luogo: fare lunga, breve s.; non vo’ che più...
stanza2
stanza2 (e stànzia) s. f. – Aferesi ant. di istanza (o istanzia), nei sign. generici di richiesta o insistenza: poi che hanno bevuto e confettato, fatta una danza o due, ciascuna con colui a cui stanza v’è fatta venire se ne va nella...