Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] profonde, accennatemi dal card. Villot, fra le due sezioni della Segreteria di Stato. Mons. Benelli è per un pronunciamento chiaro e sollecito della Santa Sede sul comunismo. Dice di avere il consenso di molte personalità ecclesiastiche, me ne farà ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] delle teorie del diritto naturale e dei diritti fondamentali. Inoltre, a seguito del crollo dei regimi comunisti vi sono state numerose richieste di restituzione e di retribuzione, allorché molti hanno cercato di rientrare in possesso delle ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] , ma anche per una consapevole adesione alla proposta evangelica. Questo era stato il significato della scuola popolare di S. Donato a Calenzano, aperta a cattolici e comunisti. A Barbiana, dove la realtà tradizionale della struttura parrocchiale era ...
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Ripensando la Storia d’Europa
Gennaro Sasso
Tra storia d’Italia e storia d’Europa
Quando giunse alla fine dell’ultimo capitolo del Contributo alla critica di me stesso (1918), Croce fu tentato di compiere [...] con l’Austria e l’Ungheria ristrette in angusti confini; che a oriente la terra che era stata degli zar russi era ora sotto l’imperio di un regime comunista dal volto di ferro, e che, a tacere di altro, della politica europea facevano parte ora anche ...
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I Seminari
Cristina Sagliocco
Maurizio Sangalli
I seminari italiani postunitari, tra continuità e cesure1
A Firenze, nel 1873, in previsione del primo congresso cattolico, che si sarebbe tenuto l’anno [...] una successiva circolare del 194168 sappiamo che le indicazioni fatte girare l’anno precedente erano state applicate ed era stato
«comunemente accettato il principio che i seminari, pur mantenendo i metodi tradizionali della Chiesa, [dovessero] tener ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] un anti-Stato, ma il cattolicesimo era ancora largamente riconosciuto come ‘religione civile’. Così mentre al Nord il clericalismo fu soprattutto un fenomeno religioso (preponderanza del clero sul laicato all’interno della comunità ecclesiale), al ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] riunione straordinaria per i soli cardinali italiani, una sorta di direttivo, dove viene preparato un piano di lavoro comune e si parla di statuto. Da questa riunione, che si tiene a Venegono Inferiore nel settembre 1953, parte l’idea di una lettera ...
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Sorelle d’Italia: presenze e immagini femminili
Cecilia Dau Novelli
Sommario: Angeli del focolare o suffragette fra Otto e Novecento. Il primo femminismo - Le cattoliche ▭ L’emergere delle donne nella [...] legge fu bloccata dall’introduzione del regime podestarile nei Comuni. In proposito si è giustamente parlato di «ultima cura di M.T.A. Morelli, Roma-Bari 2007, pp. V-XXVIII.
33 CIF, Statuto, Roma 1951, pp. 1-2.
34 C. Dau Novelli, Il CIF e la società ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] Roma gli organi favorevoli a un’intesa con il nuovo Stato e a una politica che favorisca la formazione di gruppi 153-178.
75 P. Levillain, Il Vaticano II e i mezzi di comunicazione sociale, in Storia della Chiesa. La Chiesa e il Vaticano II (1958 ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] creazione di una nuova cultura, inviando un’adesione «spontanea» e «totale» alle proposte dell’intellettuale comunista. È noto come nel decennio successivo Fabro sia stato uno dei promotori del dialogo tra cattolici e marxisti, ma meno noto è che già ...
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comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...