Serbia (serb. Srbija) Stato balcanico privo di sbocco al mare. Confina a N con l’Ungheria, a NE con la Romania, a E con la Bulgaria, a S con la Repubblica della Macedonia del Nord, a SO con il Kosovo (proclamatosi [...] e continuatrice della Rascia, emerse nel 12° sec., quando il piccolo Stato di Stefano di Nemanja (1151-95) si espanse e si affiancò a . In questo quadro si sviluppò il movimento di resistenza comunista, guidato da Tito. Dopo aver cacciato i nazisti ( ...
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La più orientale delle tre grandi penisole mediterranee europee. La bagnano i mari: Adriatico, Ionio, Egeo, Mar di Marmara e il Mar Nero. Nella Penisola rientrano l’ex Iugoslavia, la Bulgaria, l’Albania, [...] regione. I Bulgari nel 7° sec. costituirono sul basso Danubio uno Stato che raggiunse la massima estensione nel 10° secolo. Fra gli Slavi, politici e sociali in seguito all’avvento di regimi comunisti in Albania, Iugoslavia, Bulgaria e Romania; con la ...
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strategia La tecnica di individuare gli obiettivi generali di un’attività, nonché i modi e i mezzi più opportuni per raggiungerli
Ecologia
S. r e K Il complesso delle caratteristiche del ciclo biologico [...] dell’alleanza occidentale a organizzazione difensiva cui hanno aderito paesi ex comunisti.
Strategia navale
Oggetto della s. navale è il conseguimento di quello che è stato chiamato dominio del mare o anche, in versione più moderna, comando ...
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Repubblica già appartenente alla Iugoslavia, proclamata indipendente nel 1991. Confina a N con la Slovenia e l’Ungheria, a E con la Serbia, a S con la Bosnia, a O si affaccia all’Adriatico.
Il territorio [...] Italia e la Germania.
Primo polo industriale e nodo delle comunicazioni tra l’Europa centro-orientale e l’Adriatico è la adesione all’Unione europea tenutosi nel gennaio 2012 i voti favorevoli sono stati il 66,3% contro il 33,1% dei contrari: la ...
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Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni e della preparazione tecnico-pratica, per il corrispettivo di una retribuzione detta [...] incaricati di funzioni e lavori analoghi a quelli degli operai comuni.
Movimento operaio
Il movimento operaio e sindacale in Europa si e sindacale al di fuori dell’Europa, negli Stati Uniti e in alcuni dei principali paesi latinoamericani, come ...
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Rivoluzionario e uomo di stato cinese (Shaoshan, prov. Hunan, 1893 - Pechino 1976). Nato da media famiglia contadina, passò la giovinezza nello Hunan, dove svolse varî mestieri e compì studî irregolari. [...] per l'esplicitazione di un dissenso (1957) che avrebbe in seguito coinvolto non solo i due partiti comunisti ma anche i due stati e l'intero movimento comunista internazionale. Sul piano interno, l'insistenza di M. Z. su una linea antiburocratica che ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo di stato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] esercitare un crescente controllo sull'apparato del partito e dello stato. Dopo la morte di Lenin, S. intraprese un'accanita il problema dei rapporti con l'Occidente e col nuovo mondo comunista (Cina, Iugoslavia, ecc.) era giunto a un punto morto e ...
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Uomo politico russo (Sverdlovsk 1931 - Mosca 2007). Come segretario del partito comunista sovietico (1985-87), ha promosso il processo di riforma già avviato, accentuandone le spinte innovatrici. Presidente [...] leader dell'ala "radicale". Primo vicepresidente del comitato di stato per l'Edilizia (1987-89), poi deputato al Congresso 7% dei voti, a fronte del 32,4% andato al leader comunista G. Zjuganov. E. vinse comunque il successivo ballottaggio, con il ...
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Uomo politico russo (Privol´noe, regione di Stavropol´, 1931 - Mosca 2022). Dal 1971 nel comitato centrale del PCUS, nel 1985 ne divenne segretario generale. Tentò una riforma in senso democratico del [...] gli USA e alla non ingerenza negli affari dei paesi comunisti dell'Est europeo. Eletto presidente dell'URSS nel 1990, l'esplosione delle tendenze autonomistiche da parte dei vari Stati portarono alla dissoluzione dell'URSS (dicembre 1991). Premio ...
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Uomo politico sovietico (Kursk 1894 - Mosca 1971). Svolse la sua attività nell'organizzazione di partito soprattutto in Ucraina, dove nel 1938 spezzò le ultime resistenze del tenace nazionalismo ucraino. [...] tagliò ai Cinesi gli aiuti economici e militari, contribuì alla rottura fra i due partiti comunisti, rottura che presto coinvolse gli stessi stati. Quanto alla politica di coesistenza pacifica avviata da Ch., questa ebbe due tappe importanti negli ...
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comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...