BENEDETTO V, papa
Paolo Delogu
Manca, nel Liber pontificalis, la sua biografia. Delle sue origini si ignora dunque ogni cosa, se non la notizia, tramandata dai cataloghi dei papi, della sua nascita [...] 174), ma legittimo pontefice secondo le liste ufficiali dellaChiesa romana, per la quale invasore è invece Leone che avrebbero poi colpito quella terra fin quando le sue ossa non fossero state riportate a Roma (Adamo di Brema. p. 69; Tietmaro, p. ...
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BONIFACIO V, papa
Paolo Bertolini
Originario di Napoli, figlio di un Giovanni, fu consacrato papa, dopo oltre un anno di vacanza della Sede apostolica, il 23 dic. 619, succedendo a papa Deusdedit (Adeodato [...] Roma - non al papa, che, oltre tutto, non era stato ancora consacrato - potevano aver pensato tanto Giovanni che Eleuterio: essi non le vigenti leggi imperiali dai notari dellaChiesa romana provava l'importanza dell'opera svolta da questi ultimi in ...
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LEONE VII, papa
Ambrogio Piazzoni
Di origine romana, L. VII venne eletto nei primi giorni del gennaio 936, poco dopo la morte di Giovanni XI. Era allora cardinale prete di S. Sisto e di lui si dice, [...] condotto l'abbazia di Cluny allo statutodell'esenzione che caratterizzò in seguito l'Ordine . Zimmermann, Das dunkle Jahrhundert, Graz-Wien-Köln 1971, pp. 88-90, 114; Storia dellaChiesa, a cura di A. Fliche - V. Martin, VII, Torino 1973, pp. 55 ...
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COSTANTINO
Rudolf Hüls
Non conosciamo nulla circa la data e il luogo di nascita di questo vescovo succeduto nella sede di Arezzo ad Arnaldo, che viene ricordato per l'ultima volta dalle fonti a noi [...] di laici e di ecclesiastici che, mirando ad una riforma morale dellaChiesa, si erano riuniti intorno al papa Alessandro II (1061-1073). lotta per le investiture deve con ogni probabilità essere stata determinata dal fatto che egli, oltre che vescovo ...
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GIOVANNI XVII, papa
Antonio Sennis
Il suo nome era Giovanni ed era soprannominato Sicco. Non si conosce quasi nulla delle sue origini e della sua vita prima dell'ascesa al soglio pontificio nel 1003, [...] per poter essere riferita anche a G., anche se è stata ancora recepita dalla recente letteratura storica (cfr. Kelley). In ogni modo, della sua attività alla guida dellaChiesa di Roma non rimangono praticamente tracce. Anche riguardo al sostegno ...
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De Sanctis, Francesco
Critico letterario e uomo politico (Morra Irpina, odierna Morra De Sanctis, Avellino, 1817 - Napoli 1883). Di famiglia borghese, studiò prima a Napoli presso uno zio prete e poi, [...] a Castel dell’Ovo (Napoli). Giudicato politicamente molto pericoloso e perciò bandito dal Regno fu imbarcato per gli Stati Uniti ma, scientifica), combatté l’analfabetismo e l’ingerenza dellaChiesa e riuscì a lasciare una traccia duratura nell ...
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Giovanni Paolo II
Raffaele Savigni
Il papa che amava i giovani
Karol Wojtyla, papa dal 1978 al 2005 con il nome di Giovanni Paolo II, è stato il primo papa non italiano dopo quattro secoli. Grazie al [...] grandissimo seguito, specialmente tra i giovani. Ha riproposto con decisione la dottrina dellaChiesa cattolica, ma ha sviluppato come mai prima il dialogo con le altre religioni. È stato il primo papa a entrare in una sinagoga e in una moschea
Un ...
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dissenso
Stefano De Luca
Gli atteggiamenti critici verso il potere costituito
Per dissenso si intende ogni forma di disaccordo, dai rapporti personali (in famiglia, a scuola, tra amici) a quelli sociali. [...] E poiché storicamente i grandi detentori di potere sono le Chiese e gli Stati, il problema del dissenso si è posto soprattutto in non ha senso parlare di 'dissenzienti': sul piano delle opinioni, esistono soltanto persone che la pensano diversamente, ...
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Magna Charta
Marzia Ponso
Il primo documento a garanzia delle libertà individuali
Il 15 giugno 1215 il re d’Inghilterra Giovanni Senzaterra fu costretto dai baroni inglesi a riconoscere una serie di [...] diritti dei feudatari, dellaChiesa, delle città inglesi e degli «uomini liberi» (escludendo dunque i servi della gleba) nei del contratto feudale per consacrare i principi alla base delloStato feudale e riportare il re nella legalità. Il documento ...
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Azeglio, Massimo d'
Patriota e uomo politico (Torino 1798 - ivi 1866). Figlio del marchese Cesare Taparelli d’Azeglio, abbandonata la carriera militare per seguire la sua vocazione artistica, si stabilì [...] ’unificazione e auspicava la creazione di una confederazione di Stati. Per la realizzazione del suo progetto confidò prima in nome del ministro della Giustizia) che eliminavano gli anacronistici privilegi di cui godeva la Chiesa mentre avviava, grazie ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...