Orologio biologico
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per fare un esempio, dell'alternanza [...] del carattere che oscilla e la fase, ossia lo stato dell'oscillazione in un determinato momento rispetto a un punto in modo indipendente; e ciò anche se la loro organizzazione generale appare in sostanza la stessa. Gli oscillatori endogeni di tutti ...
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Oncogeni
Vittorio Colantuoni
(App. V, iii, p. 763)
La ricerca oncologica negli anni Novanta si è focalizzata sull'identificazione e l'isolamento dei geni responsabili delle sindromi cancerose ereditarie. [...] forme normali, ne bloccano l'attività. Entrambe queste alterazioni sono state riscontrate nei più diversi tumori, suggerendo che p53 intervenga nei meccanismi generali di controllo della proliferazione cellulare, su cui in condizioni normali svolge ...
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I progressi in tema di a. sono rappresentati tanto dalle continue scoperte di sostanze dotate di tali attività, quanto dall'approfondimento dei problemi generali relativi alla loro azione antibatterica, [...] crociata o eterologa); in questi casi però si tratta generalmente di resistenza verso a. aventi una struttura chimica molto delle carni, perché negli animali così allevati non ne sono state trovate tracce e in tutti i casi queste sarebbero distrutte ...
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OMEOSTASI
Alessandro Pilo
. Il termine homeostasis fu per la prima volta introdotto nel 1929 dal fisiologo americano W. B. Cannon e definito come "le reazioni fisiologiche coordinate che mantengono [...] attività del fegato; successivamente egli formulò il concetto generale di ambiente interno. L'idea di Bernard è se si fosse usato un sensore termosensibile la cui uscita fosse stata la metà a qualsiasi temperatura, avremmo avuto un'uscita di corrente ...
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(XIII, p. 932)
Con il termine generico e. indichiamo tutte quelle patologie che colpiscono il sistema emopoietico. In questa sede ci limiteremo a descrivere brevemente alcune delle e. che si riscontrano [...] e 17: t (15:17). Di questo sottotipo è stata descritta una variante in cui i granuli sono riconoscibili solo di vista delle manifestazioni cliniche, esse sono le più varie. Generalmente si ha la comparsa di un ingrossamento linfonodale associato, o no ...
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MEDICINA PSICOSOMATICA
Massimo Biondi
Il termine (contratto da ''psichico'' e ''somatico'') indica il campo della m. che studia disturbi e malattie fisiche alla cui origine si ritiene esistano fattori [...] molto interessante è il problema dei tumori. Nell'animale è stato provato che lo stress può modificare la suscettibilità a tumori indotti trovarsi mal compresi o trattati parzialmente. Il medico generale può fare molto per aiutare un paziente con ...
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PENICILLINA
Massimo ALOISI
. È il più conosciuto e studiato antifiotico (v. in questa App.) ed è anche quello più largamente usato in terapia umana. La scoperta della penicillina fu comunicata dal batteriologo [...] ad alto vuoto in modo che l'acqua sublimi dallo stato solido (ghiaccio), cioè senza che la penicillina sia sottoposta queste ultime possono essere curate per via generale e per applicazioni locali. In generale, vale la regola che la penicillina in ...
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Nell'orientamento più generale i complessi delle proprietà umane si sogliono dividere in due categorie: fisiche (somatiche) e psichiche, da considerare come i due aspetti di una sola realtà; ad una categoria [...] si rimanda alla voce corrispondente, in questa App.
Per le opere generali in prima linea è da segnalare quella di R. Biasutti, Le applicazione di queste regole con una terminologia latina è stato prospettato in Italia da Giuseppe Sergi fin dal 1911 ...
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La c. è la scienza della cosmesi. Il termine cosmesi deriva dalle parole greche kósmos (ordine, ornamento) e kósmesis (l'adornare) e indica, nella sua accezione più ampia, i trattamenti e le tecniche di [...] , basate sull'uso dei cosmeceutici e dei nutriceutici, cioè prodotti topici e integratori alimentari per via generale dei quali sia stata documentata l'efficacia, anche terapeutica, sia in vitro sia in vivo mediante rigorose indagini sperimentali.
La ...
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(IV, p. 674; App. III, I, p. 134)
L'a., o aterosclerosi per ricordare il termine che fa riferimento anche alla caratteristica lesione ateromasica, continua a occupare, per le sue conseguenze d'organo, [...] Studi epidemiologici su tali fattori di rischio sono stati condotti in molti paesi, compresa l'Italia (cfr caratterizzato da una reattività simil-flogistica della parete agli stimoli aterogeni generali e locali (R. Virchow, 1856; R. Roessle, 1943; ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
generale1
generale1 agg. [dal lat. generalis, der. di genus -nĕris «stirpe, genere»]. – 1. Che concerne il genere, e non la specie o l’individuo (contrapp. perciò a speciale, particolare). Quindi, nell’uso com.: a. Che si riferisce a tutto...