Nel Medioevo, titolo sia di scritti consistenti essenzialmente in un raffronto, sia di sermoni tenuti in particolari adunanze come esercizio spirituale o scolastico.
C. legum Mosaicarum et Romanarum Opera [...] L’autore dell’opera, che era originariamente divisa in più libri (di cui restano solo alcuni titoli del primo), si proponeva di dimostrare ai pagani come taluni principi-base del diritto romano fossero stati in realtà anticipati dalla legge mosaica. ...
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L’Ordine di Malta, che in epoche passate ha esercitato autorità di governo su vari territori, ha una posizione peculiare nella comunità internazionale. Sebbene non sia assimilabile, per natura e caratteristiche, [...] ’Ordine di Malta l’esenzione dalla giurisdizione civile, a somiglianza di quella accordata per diritto consuetudinario agli Stati (Esenzione degli Stati dalla giurisdizione interna). Malgrado ciò, la maggioranza della dottrina ritiene che l’Ordine di ...
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Nella diplomazia pontificia, collettore delle decime imposte dalla Chiesa; dopo il Concilio di Trento, legato pontificio preposto alla direzione di una nunziatura apostolica. È quindi il rappresentante [...] locali. La missione del n. apostolico è quindi diplomatica, e come tale regolata dal diritto internazionale, per ciò che attiene ai rapporti con lo Stato ospite; e, nel tempo stesso, è autoritativa per quanto concerne i rapporti con la gerarchia ...
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(o paraffatura) Nel diritto internazionale, sottoscrizione di un documento mediante paraffo (o parafo), sigla apposta dai negoziatori al testo di un accordo ancora in fase di discussione, su cui esiste [...] le parti. Questa fase intermedia del processo formativo degli accordi internazionali è giustificata o dalla circostanza che certi Stati partecipi all’accordo non hanno ancora dato ai propri rappresentanti i pieni poteri necessari alla firma vera e ...
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Raccolta delle costituzioni promulgate nel Parlamento di Fano del 1357 dal legato pontificio Egidio d’Albornoz per il governo delle terre della Chiesa (detta anche Constitutiones marchiae anconitanae, [...] , trasferitosi ad Avignone, era diventato contraddittorio o desueto. La compilazione divenne così il solo diritto generale vigente negli Stati della Chiesa. In seguito si aggiunse al testo egidiano altro materiale legislativo, sicché si arrivò ...
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Giurista italiano (Torino 1885 - ivi 1962). Ha insegnato diritto pubblico nell’univ. di Torino, diritto costituzionale nelle univ. di Sassari e Torino e ordinamenti degli Stati moderni a Pavia. Socio [...] in Inghilterra e in Italia (1929); Il principio della sovranità dello Stato nel diritto italiano (in Archivio giuridico, 1933); Diritto costituzionale (1937; 4a ed. 1957); Osservazioni sulla rappresentanza politica (1938); Sulla classificaziane ...
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Giurista italiano (Avellino 1891 - Roma 1954), fratello di Lanfranco. Già magistrato, passò all'insegnamento universitario nel 1929; fu prof. di diritto civile nelle univ. di Parma, Torino e Roma. Collaborò [...] B. Windscheid (trad. it., 3 voll., 1930); diresse il Dizionario pratico di diritto privato e rielaborò le Istituzioni di diritto privato di R. De Ruggiero (1940). I suoi Scritti giuridici (minori) sono stati pubblicati, raccolti in 2 voll., nel 1956. ...
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Giurista (Vicenza 1857 - Bologna 1931), prof. di diritto romano nelle univ. di Perugia (1885), Macerata (1886), Messina (1887), Parma (1891), Bologna (dal 1902). Socio nazionale dei Lincei (1928), accademico [...] contributi personali alla scienza romanistica: le sue Istituzioni di diritto romano (2 voll., 2a ed. 1928) costituiscono un da delitto alle obbligazioni da contratto (1915-16). I suoi Scritti giuridici sono stati raccolti in 3 voll. (1948). ...
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sovrannazionalità Il potere, di cui sono titolari particolari unioni di Stati, dette comunità sovrannazionali o unioni di integrazione, di produrre norme giuridiche in grado di prevalere sul diritto interno [...] negli ordinamenti di questi ultimi. Tale potere implica un trasferimento di competenze, in determinati settori, dagli Stati membri agli organi comunitari; la gestione a livello comunitario dei settori oggetto del trasferimento di competenze (con ...
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Filosofo e giurista italiano (Catania 1899 - Roma 1971), prof. di filosofia del diritto nelle univ. di Messina, Trieste, Napoli, Roma (dal 1963); la sua attività quale rettore dell'univ. di Trieste (1946-52) [...] ferma la distinzione tra concetti speculativi e nozioni tecnico-scientifiche della giurisprudenza, giustificando queste ultime come posizioni di senso comune. I suoi scritti sono stati raccolti in gran parte in Formalismo e sapere giuridico (1963). ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...