Militare e uomo politico libico (Sirte 1942 - ivi 2011). Proveniente da una famiglia di beduini, nel 1965 si diplomò presso l'accademia militare di Bengasi. Fu fra i promotori del colpo di stato che il [...] comando della rivoluzione (CCR) e instaurando un regime autoritario. Primo ministro dal 1970 al 1972, nel 1977 Fautore d’altra parte di un vasto progetto panafricano, Q. è stato presidente dell’Unione Africana (2009-10). Nel 2011 la popolazione libica ...
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Militare e uomo politico egiziano (Kafr El-Moseilho, el-Menufiyya, 1928 - Il Cairo 2020). Direttore generale dell'accademia aeronautica dal 1967, dal 1972 fu capo di stato maggiore dell'aeronautica e dopo [...] democratico. Ha condotto una politica interna di carattere autoritario; sul piano internazionale ha guidato l'Egitto a israeliano dopo la ripresa dell'intifāḍa, si adoperò, insieme agli Stati Uniti, per mantenere aperto il dialogo fra le parti. Dopo ...
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Uomo politico brasiliano (São Borja, Rio Grande do Sul, 1883 - Rio de Janeiro 1954). Capo di un'insurrezione politico-militare di orientamento progressista (1930), divenuto presidente (riconfermato nel [...] dei vertici militari, nel nov. 1937 il presidente proclamò lo stato d'assedio, sciolse il parlamento e i partiti politici e impose una nuova costituzione, nettamente autoritaria, instaurando il cosiddetto Estado novo: al potere centrale V. affidò ...
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Figlio secondogenito (Harar 1892 - Addis Abeba 1975) di ras Maconnen, governatore dell'Harar e cugino di Menelik, divenuto negus dal 1928 e imperatore nel 1930, l'anno successivo proclamò una costituzione [...] modernizzazione del paese, ne mantenne le strutture semifeudali e il regime autoritario, subendo una progressiva erosione della propria base di consenso (tentativo di colpo di stato nel 1960). In politica estera stabilì relazioni privilegiate con gli ...
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Uomo politico ugandese (n. Ntungamo, Ankole, 1944). Presidente dell'Uganda dal 1986, M. si è distinto per il forte autoritarismo e per le azioni repressive adottate nei confronti delle opposizioni armate [...] de Moçambique (FRELIMO). Rientrato in Uganda, dopo il colpo di stato di Idi Amin Dada (1971) si rifugiò in Tanzania; da permanere di opposizioni armate adottò misure di carattere autoritario e repressivo fortemente criticate da parte di organismi ...
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Uomo politico boliviano (n. Isallavi 1959). Dirigente sindacale dei coltivatori di coca, nel 1997 fondò il partito Movimiento al socialismo (MAS) e divenne deputato. Nel 2005 è diventato il primo presidente [...] Costituzione, poi approvata per referendum, nel 2010 M. è stato rieletto alla presidenza del Paese, e riconfermato per un terzo potere instaurando un regime autoritario nel controllo della giustizia e dei media - è stato costretto a rassegnare le ...
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Leader separatista ceceno (Jalchory, Pervomai Skoe, 1944 - Gekhi-Chu, Groznyj, 1996). È stato (1991-96) presidente della Repubblica cecena indipendente, instaurando un regime autoritario.
Vita
Trascorsi [...] insurrezionali e il peggioramento delle condizioni economiche, D. riuscì a mantenere il potere, instaurando un regime rigidamente autoritario. Tra il dicembre 1994 e il gennaio 1995 l'esercito russo intervenne militarmente in Cecenia, fino a ...
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Militare e uomo politico del Togo (Pya, Lama-Kara, 1937 - Lomé 2005); dopo aver militato nelle forze armate francesi, passò nell'esercito del Togo (1961), ove divenne capo di Stato maggiore (1965). Nel [...] genn. 1967 prese il potere con un colpo di stato, assumendo quindi la presidenza della Repubblica (aprile) e quella del partito (sett. 1992), E. mantenne un profilo politico autoritario che rese difficile un'effettiva democratizzazione del paese. ...
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Uomo politico keniota (Sacho, Rift Valley, 1924 - Nairobi 2020). Insegnante, appartenente all'etnia Kalenjin. Fra i protagonisti del processo di decolonizzazione del paese, nel 1960 M. venne eletto nella [...] della KANU e divenne presidente della Repubblica, carica alla quale è stato eletto nel 1983 (riconfermato nel 1988 e nel 1992). Di sociali ed etniche nel paese M. accentuò il carattere autoritario e repressivo del suo regime. Condannato più volte ...
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Generale e uomo politico del Bangladesh (Rangpur 1930 - Dacca 2019). Capo di stato maggiore dell'esercito (1978-86), salì al potere con il colpo di stato del 1982, assumendo dapprima la carica di primo [...] Repubblica. Confermato presidente nelle elezioni del 1986 (boicottate da quasi tutta l'opposizione), continuò a governare in modo autoritario fino al dic. 1990, quando, in seguito alla crescita della protesta popolare contro il regime, i militari lo ...
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autoritario
autoritàrio agg. [der. di autorità, sull’esempio del fr. autoritaire]. – Che fa valere la propria autorità, che impone fermamente e talora duramente o dispoticamente la propria volontà su chi gli è sottoposto: un capo, un preside,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...