Uomo politico boliviano (n. Isallavi 1959). Dirigente sindacale dei coltivatori di coca, nel 1997 fondò il partito Movimiento al socialismo (MAS) e divenne deputato. Nel 2005 è diventato il primo presidente [...] Costituzione, poi approvata per referendum, nel 2010 M. è stato rieletto alla presidenza del Paese, e riconfermato per un terzo potere instaurando un regime autoritario nel controllo della giustizia e dei media - è stato costretto a rassegnare le ...
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Leader separatista ceceno (Jalchory, Pervomai Skoe, 1944 - Gekhi-Chu, Groznyj, 1996). È stato (1991-96) presidente della Repubblica cecena indipendente, instaurando un regime autoritario.
Vita
Trascorsi [...] insurrezionali e il peggioramento delle condizioni economiche, D. riuscì a mantenere il potere, instaurando un regime rigidamente autoritario. Tra il dicembre 1994 e il gennaio 1995 l'esercito russo intervenne militarmente in Cecenia, fino a ...
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Militare e uomo politico del Togo (Pya, Lama-Kara, 1937 - Lomé 2005); dopo aver militato nelle forze armate francesi, passò nell'esercito del Togo (1961), ove divenne capo di Stato maggiore (1965). Nel [...] genn. 1967 prese il potere con un colpo di stato, assumendo quindi la presidenza della Repubblica (aprile) e quella del partito (sett. 1992), E. mantenne un profilo politico autoritario che rese difficile un'effettiva democratizzazione del paese. ...
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Uomo politico keniota (Sacho, Rift Valley, 1924 - Nairobi 2020). Insegnante, appartenente all'etnia Kalenjin. Fra i protagonisti del processo di decolonizzazione del paese, nel 1960 M. venne eletto nella [...] della KANU e divenne presidente della Repubblica, carica alla quale è stato eletto nel 1983 (riconfermato nel 1988 e nel 1992). Di sociali ed etniche nel paese M. accentuò il carattere autoritario e repressivo del suo regime. Condannato più volte ...
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Generale e uomo politico del Bangladesh (Rangpur 1930 - Dacca 2019). Capo di stato maggiore dell'esercito (1978-86), salì al potere con il colpo di stato del 1982, assumendo dapprima la carica di primo [...] Repubblica. Confermato presidente nelle elezioni del 1986 (boicottate da quasi tutta l'opposizione), continuò a governare in modo autoritario fino al dic. 1990, quando, in seguito alla crescita della protesta popolare contro il regime, i militari lo ...
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Uomo politico pakistano (Lārkāna 1928 - Rawalpindi 1979). Ministro degli Esteri nel governo di Ayub khān (1963-66), nel 1967, abbandonata la Lega musulmana, fondò il Partito del popolo pakistano (PPP). [...] così il potere effettivo, gestito sovente in modo autoritario. Le elezioni politiche del 1977, svoltesi in un accusato di brogli elettorali, B. fu deposto con un colpo di stato dal generale Mohammed Zia ul-Ḥaq (luglio 1977), quindi processato ...
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Generale e uomo politico sudanese (n. Wad Nubawi, Omdurman, 1930). Ufficiale di carriera, membro di un'associazione di militari filonasseriani, fu per questo più volte arrestato, prima di attuare il colpo [...] di stato che lo portò al potere (1969). Dopo un'iniziale impostazione di tipo socialista, rafforzò il suo potere personale e impresse alla sua politica un carattere fortemente autoritario, avvicinandosi sul piano internazionale ai paesi arabi più ...
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Uomo politico dell'Uganda (Ankokoro 1924 - Johannesburg 2005). Tra i fondatori, nel 1960, dell'Uganda people's congress (UPC), primo ministro (1962-66), ministro della Difesa e degli Esteri (1963-65), [...] politiche (dic. 1980) indette dopo la caduta di Amin, fu accusato di brogli elettorali dalle opposizioni e negli anni successivi diede vita a un nuovo regime autoritario. Venne deposto da un colpo di stato militare nel 1985 e costretto all'esilio. ...
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Uomo politico somalo (Lūq Ganane 1919 - Lagos 1995). Ufficiale di carriera, vicecomandante delle forze armate somale dal 1960 e comandante dal 1965, nell'ott. 1969 guidò un colpo di stato militare. Capo [...] dello stato e del governo dall'ott. 1969, segretario generale del Partito socialista rivoluzionario somalo (PSRS) dal luglio 1976, instaurò un regime autoritario, tentando di promuovere una modernizzazione della struttura sociale del paese. L' ...
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Sociologo greco (Atene 1936 - Parigi 1979), trasferitosi in Francia nel 1960, prof. all'École des hautes études en sciences sociales. Attraverso un'interpretazione critica dello strutturalismo di Althusser, [...] 20º nei paesi a capitalismo maturo, sottolineando in particolare lo sviluppo, in senso autoritario, delle funzioni di centralizzazione e di pianificazione dello stato nell'economia. Tra le opere: Pouvoir politique et classes sociales (1968; trad. it ...
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autoritario
autoritàrio agg. [der. di autorità, sull’esempio del fr. autoritaire]. – Che fa valere la propria autorità, che impone fermamente e talora duramente o dispoticamente la propria volontà su chi gli è sottoposto: un capo, un preside,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...