Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] con il richiamo al pensiero politico inglese dei decenni precedenti, da Locke a Bolingbroke - esprime l'esigenza che lo Statoassoluto non degeneri in dispotismo; e la teoria della divisione dei poteri da lui formulata è rivolta appunto a configurare ...
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Principe, Il
Gian Mario Anselmi
Titolo. Il titolo originale dell’opera doveva essere in latino, De principatibus, secondo una consuetudine cara a M., e così lo vediamo attestato nella celebre lettera [...] attenzione.
Ecco perché il P. non può essere riduttivamente letto come una sorta di semplice vademecum a uso dello Statoassoluto o – peggio – tirannico: anzi M. è lontanissimo da tale prospettiva. Il sovrano può fondare la sua legittimazione proprio ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] sintonia con l’esigenza nettamente repressiva che ispira tutta la legislazione postclassica in argomento, riflesso della necessità dello Statoassoluto di controllare e avocare a sé la funzione punitiva, sotto il profilo delle singole figure di reato ...
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Magistratura
Carlo Guarnieri
Introduzione
In tutte le società caratterizzate da un certo grado di differenziazione strutturale esistono ruoli specializzati cui viene affidato istituzionalmente il compito [...] a seconda dei casi, la conseguenza principale è che tale processo, nella misura in cui sfocia nella costruzione dello Statoassoluto, si compie in capo al sovrano, cui pertanto i giudici si trovano, almeno inizialmente, subordinati (v. Tarello, 1976 ...
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Il diritto romano tra Oriente e Occidente
Salvatore Puliatti
Per cercare di comprendere le ragioni delle trasformazioni intervenute nel diritto e nelle conoscenze giuridiche nel periodo successivo all’età [...] dall’estendersi della regolamentazione giuridica a sempre nuovi settori in conseguenza della crescente pervasività dello Statoassoluto nella società e nell’economia. E se a quella divaricazione corrisponde un differenziarsi della cultura giuridica ...
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Sistemi giuridici comparati
Giovanni Bognetti
Sistemi giuridici e grandi modelli
Gli ordinamenti giuridici consistono in gruppi organizzati di soggetti umani i quali, per realizzare fini che coltivano [...] parte si tratta di critiche fondate, ma forse in nessuna d'esse sono stati adeguatamente posti in luce i veri motivi per cui, al di là totale sul continente: ivi si formò il tipo dello 'Statoassoluto', per il quale, al termine di un lungo processo, ...
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storiche, eta
storiche, età
Epoche, periodi di durata secolare nei quali viene divisa la storia dell’umanità. Solitamente se ne individuano quattro: l’Età antica, quella medievale, quella moderna e [...] peraltro si consolidava il regno di Luigi XIV, detto «re Sole», che diede forma a uno dei primi esempi di «Statoassoluto» (ossia di un potere centralizzato, absolutus, ossia «sciolto» da un controllo e un contrappeso che poteva essere esercitato dai ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] di Statoassoluto, e da quello della libera concorrenza, da lui identificato con lo «Stato Mazzola, I dati scientifici della finanza pubblica, Roma 1890 (il cap. IX è stato tradotto in inglese in Classics in the theory of public finance, ed. R. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto coloniale
Luciano Martone
Colonia e madrepatria, sudditi e cittadini
Nelle antiche carte geografiche veniva usata un'espressione particolare per indicare le zone dell'Africa non ancora esplorate [...] Pietro Costa, erano dunque quelli dello Statoassoluto, dello Stato patrimoniale.
La regola della diversità: consuetudini da quello che vive e opera in patria, o almeno che è stato reso tale da un particolare tenore di vita» (p. 24), nonché ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] ma il portato di un lungo processo le cui origini sono una cosa sola con le origini dello Stato moderno, che nasce, non a caso, come Statoassoluto. E può sembrare paradossale (ma nessun fenomeno storico è in realtà paradossale) che quell’assolutismo ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...