Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] presuppone un necessario, e così via via fino a un necessario assoluto, libero da potenza e che ha in sé la ragione della sua natura umana, che conduce gli uomini a costituire gli stati; il potere politico ha la competenza nell'ordine temporale ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] uno dei conti d'Aquino, dalla quale il B. sarebbe stato riamato e poi tradito; ma la stessa esistenza di questa Maria ha potere effettivo; non cercare - pur senza ripudiarlo - l'assoluto di una morale che abbia nel trascendente il suo imperativo, ma ...
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Figlio (Firenze 1449 - Careggi 1492) di Piero di Cosimo il Vecchio e di Lucrezia Tornabuoni, ebbe presto incarichi politici: nel 1466 entrò a far parte della balìa e del Consiglio dei Cento. Nel 1469 sposò [...] allora in Italia, dove era considerato il capo assoluto dello stato fiorentino, una politica di alleanza, di accordi, di rapporti con Forlì e Faenza, dopo che ne erano stati uccisi i signori Girolamo Riario e Galeotto Manfredi, e soprattutto ...
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Secondo figlio (Greenwich 1491 - ivi 1547) di Enrico VII e di Elisabetta di York, salì al trono nel 1509. Nel 1534 uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui si fece proclamare [...] ed economico. Si sposò sei volte e detenne il potere più assoluto tra tutti i re britannici.
Vita e attività
Erede al clero l'accusa già rivolta al Wolsey d'aver violato lo Statute of Praemunire (1353), che faceva divieto ai cittadini inglesi di ...
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Scrittore e uomo politico (Bignon, Provenza, 1749 - Parigi 1791); figlio di Victor, entrato nell'esercito (1767), si distinse nella spedizione di Corsica (1769). Lasciato nel 1770 l'esercito, nel 1772 [...] Provenza. Rifiutato dai nobili, decise di presentarsi per il Terzo stato. Il 23 dic. 1788 presentò al ministro A.-M. corte e il governo, reclamò per il re il diritto di veto assoluto (ma l'Assemblea accordò solo quello sospensivo) e, durante il ...
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Figlio (Torino 1666 - Rivoli 1732) di Carlo Emanuele II, cui successe nel 1675. Assunti pieni poteri (1684), entrò (1690) in guerra contro la Francia, con cui negoziò la pace di Torino (1696) e con cui [...] dell'Inquisizione e giunse a espellere da Torino l'internunzio. Notevole fu la sua opera all'interno del suo stato: principe assoluto, ebbe però grandi cure per le riforme e l'assestamento dell'amministrazione (organizzazione del Consiglio di ...
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Di nobile stirpe tatara (1551 circa - 1605), conquistatosi il favore di Ivan IV il Terribile, alla morte di lui, per l'incapacità del successore Fëdor Ivanovič, divenne il vero capo dello stato: riordinò [...] l'amministrazione, istituì il patriarcato (1589) come elemento di appoggio al potere assoluto, favorì la media proprietà e il libero scambio. Nel 1590 una fortunata guerra contro la Svezia gli fece riavere le terre perdute da Ivan IV. Alla morte di ...
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Pensatore politico inglese (n. East Sutton, Kent, 1588 circa - m. 1653), uno dei massimi teorici dell'assolutismo. Studiò a Cambridge e a Londra, fu nominato baronetto da Carlo I e subì persecuzioni durante [...] naturale degli uomini, F. sostiene che ogni governo diverso dalla monarchia assoluta è soltanto una finzione giuridica sprovvista di qualsiasi autorità, poiché la sovranità dello stato non è che un'estensione del potere patriarcale del padre di ...
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Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. [...] . Il periodo dell’onda che interessa non è solo quello assoluto dell’onda per sé stessa, ma quello relativo (periodo apparente i pattini, mentre il terzo punto è dato dall’elica. È stato possibile, così, raggiungere velocità superiori a 300 km/h (in ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] da gesuiti, cioè dalla Compagnia di G.: per es., la chiesa del G., o assol. il G., da cui anche Piazza del G., a Roma, Largo del G., i tentativi di ridurre G. C. a un mito sono stati respinti ormai dagli studiosi, anche da coloro che pure manifestano ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...