Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento dei propri meriti.
Concetto etico di premio
Il concetto di p. acquista un significato critico, da un lato in sede pedagogica, dall’altro in sede di [...] aver ricevuto già una volta il Bagutta e di non essere stati premiati da altre giurie nell’anno in corso. P. Bancarella Nato miglior libro in assoluto dell’anno, accanto all’attribuzione di premi di categoria. Dal 1996 il p. è stato esteso a opere ...
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Nessuna cosa. Il problema filosofico del n., originato da quello dell’antitesi tra essere e non essere nella filosofia eleatica, si risolve sostanzialmente nel problema del non essere. Il problema del [...] e della teologia, nella misura in cui vi è stato dibattuto il concetto di creazione come possibilità che qualcosa divenga et de tenebris mette in rilievo la difficoltà di negare in modo assoluto il n. nell’atto stesso in cui se ne parla.
Nel ...
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Corrente metodologica il cui più autorevole esponente è stato il fisico americano P.W. Bridgman. Partendo da esigenze interne all’ambito della ricerca scientifica (nel campo della fisica), Bridgman ha [...] operazioni mentali o, come si è espresso Bridgman, «operazioni carta e matita». Un concetto come quello di tempo assoluto, introdotto da Newton, sarà quindi «privo di significato», non essendo correlabile a una serie definita di operazioni (che ...
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(o neohegelismo) Movimento filosofico sorto nella seconda metà del 19° sec., ma vivo anche nel 20°, ispirato all’idealismo assoluto di Hegel. In Inghilterra i maggiori rappresentanti furono T.H. Green, [...] ai principi dell’estetica hegeliana F. De Sanctis nella sua opera di critico letterario. Successivamente il n. italiano è stato rappresentato principalmente da B. Croce e G. Gentile, i quali pervennero, ciascuno a suo modo, a una diversa radicale ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] Sacro Impero" nel Medioevo (A. Dempf), dell'idea di "ragion di stato", d'"umanità" e di "nazione e nell'Europa moderna (F. loro parole. In quanto coscienza morale, attingerà in sé l'assoluto, senza cercare nel passato il criterio che non può dare ...
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Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] da I. Kant, G.W.F. Hegel e Nietzsche, ma sono stati M. Horkheimer e Th.W. Adorno nella Dialektik der Aufklärung (1947; 20° secolo. Entrata in crisi l'ideologia del 'moderno' assoluto (condivisa forse negli anni Cinquanta e Sessanta), basata sull' ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] looking glass (''rispecchiamento del Sé''), ma il suo iniziatore è stato G.H. Mead, seguace di Dewey e psicologo sociale.
A Popper, Milano 1993; A. Pizzorno, Le radici della politica assoluta e altri saggi, ivi 1993.
Opere di orientamento di base ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] aggiunge subito un secondo carattere del numinoso, quello della majestas, ossia la super-potenza assoluta che determina il sentimento dello stato creaturale. Il terzo elemento è rappresentato dall'energia del numinoso, presente in particolare nella ...
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RITTER, Joachim
Valerio Verra
Filosofo tedesco, nato a Geesthacht (Amburgo) il 3 aprile 1903, morto a Münster il 3 agosto 1974. Discepolo di E. Cassirer ad Amburgo, vi conseguì la laurea nel 1925 e [...] al fatto che per la prima volta nella storia la libertà come principio universale è stata innalzata a scopo assoluto della società e dello stato. La soluzione di tale problema non può essere tuttavia trovata attraverso una semplicistica affermazione ...
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MERLEAU-PONTY, Maurice
Vittorio STELLA
Filosofo fmncese, nato a Parigi il 4 maggio 1961. Studiò all'Ecole Normale Supér. (1926-30); insegnò filosofia nei licei (1931-45), poi all'univ. di Lione (1945-49). [...] Amico di Sartre, è stato per diversi anni uno dei maggiori collaboratori di Les Temps modernes; nel 1952 successe a L. libertà, ma la libertà trova il suo limite nell'inesistenza dell'Assoluto.
Bibl.: A. De Waelhens, Une philosophie de l'ambiguité. ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...