selenio Elemento chimico, numero atomico 34, peso atomico 78,96, simbolo Se; fu scoperto da J. Berzelius nel 1817 nelle melme delle camere di piombo di un impianto di acido solforico a Gripsholm (Svezia).
Chimica
Del [...] 4,79, fonde a 217 °C, ed è insolubile in solfuro di carbonio. Il s. può anche essere ottenuto allo statocolloidale per riduzione dell’acido selenioso in soluzione acquosa diluita o versando in etere una soluzione di s. in solfuro di carbonio; le ...
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Chimico (Glasgow 1805 - Londra 1869); allievo di T. Thomson, docente di chimica a Glasgow e quindi a Londra (1837-55); membro della Royal Society dal 1836. Effettuò notevoli ricerche sui fenomeni diffusionali [...] l'esistenza di combinazioni chimiche tra gas e metallo. Per questi lavori e per i suoi contributi alla conoscenza dello statocolloidale, con la distinzione delle sostanze in colloidi e cristalloidi (intuita qualche anno prima anche da F. Selmi) è ...
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Elemento chimico, metallo di colore grigio argenteo simile a quello del piombo, di simbolo Mo, numero atomico 42, peso atomico 95,94, del quale sono noti numerosi isotopi naturali (con numero di massa [...] questo strato viene poi ricoperto con nichel o rame, sul quale si fissano, mediante saldatura, le parti metalliche. Allo statocolloidale trova impiego anche come additivo lubrificante.
Leghe
Le leghe ferrose del m. possono essere di più tipi: a) a ...
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Chimico (Vienna 1865 - Gottinga 1929); prof. all'univ. di Gottinga. Compì ricerche fondamentali nel campo della chimica dei colloidi. I suoi primi lavori furono relativi agli smalti dei vetri (nel 1897 [...] vetreria Schott und Genossen di Jena); questi studî lo portarono a interessarsi dello statocolloidale e si dedicò alla preparazione della porpora di Cassio, una sospensione di oro colloidale in acido stannico. Per chiarire la natura delle soluzioni ...
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Chimico tedesco (Glogau 1868 - New York 1944), allievo di W. Ostwald; fu prof. al politecnico di Karlsruhe fino al 1933; nel 1940 si trasferì negli USA. È particolarmente noto per ricerche sull'azione [...] catalitica del platino e sull'avvelenamento dei catalizzatori, oltre che per un metodo originale di preparazione dei metalli allo statocolloidale. ...
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Materia soffice
Stefano Carrà
La locuzione materia soffice viene generalmente utilizzata per definire i materiali che, pur presentandosi in fase condensata, non sono né liquidi semplici né solidi cristallini. [...] non è semplice fornire sollecitazioni meccaniche sufficienti per ottenere particelle di dimensioni colloidali, specialmente quando la massa si trova allo stato solido. Inoltre le dispersioni ottenute in questo modo solitamente sono costituite da ...
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Biochimica
Jean Roche
di Jean Roche
Biochimica
sommario: 1. Introduzione. 2. Strutture molecolari e organizzazione cellulare: a) dai costituenti organici semplici alle macromolecole; b) organizzazione [...] la caratterizzazione per elettroforesi di diverse proteine.
Una volta ricollegato lo statocolloidale degli alti polimeri cellulari al loro carattere macromolecolare, è stata intrapresa la determinazione del loro peso molecolare attraverso un insieme ...
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La grande scienza. Materia condensata soffice
Michael E. Cates
Materia condensata soffice
La fisica della materia condensata soffice si occupa di colloidi, soluzioni polimeriche, emulsioni, schiume, [...] quali figurano le polveri secche, come la sabbia. C'è uno spettro continuo che va dalle polveri asciutte allo statocolloidale, passando per le malte e le paste. Attraverso questo spettro, durante gli anni Novanta, hanno cominciato a emergere alcuni ...
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FISIOLOGIA (XV, p. 482; App. II, 1, p. 952)
Gaspare MAZZOLANI
Fisiologia vegetale (XV, p. 486). - Accanto alla f. vegetale classica, descrittiva, è in grande e rapido sviluppo una f. vegetale moderna, [...] frequentemente nomi di scienziati che sono ricordati anche dai chimici. È stato quello il periodo, nei secc. 18° e 19°, in metabolico, come una congerie di enzimi o un complesso colloidale di agenti catalitici, numerosi quante le funzioni cellulari, ...
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SIFILIDE (lat. scient. syphilis; sin. lue, lue venerea)
Agostino PALMERINI
Alessandro DALLA VOLTA
Vittorio CHALLIOL
Mario TRUFFI
Intorno all'origine della sifilide non vi sono dati assolutamente sicuri. [...] ; uniti con le proteine delle spirochete formerebbero anticorpi lipoidei; detti anticorpi in presenza di lipoidi allo statocolloidale (come si trovano negli antigeni costituiti da estratti di organo) producono una flocculazione specifica capace di ...
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colloidale
agg. [dall’ingl. colloidal]. – 1. Di colloide, relativo a colloide: soluzione c., proprietà c., equilibrio c.; stato c., lo stato che può essere assunto, più o meno facilmente, da gran parte delle sostanze se disperse, con opportuni...
nascenza
nascènza s. f. [dal lat. nascentia «nascita»]. – 1. ant. Nascita, in senso proprio: tante e gravi dalla mia nascenza Colpe ho commesse (Grossi); e nei sign. estens. (inizio, origine e sim.): spontanea n. della querce ... sugli alti...