Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] una critica della facoltà di conoscere. Il torto di queste metafisiche è stato quello di essersi avventurate nel effetti la manifestazione di un disagio nei confronti di un approccio filosofico che finiva per negare i diritti alla ‘fondazione’, per ...
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Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] si trovano molti comuni, alcuni di cittadini optimo iure, altri di cives sine suffragio, privi cioè del diritto elettorale attivo e passivo. Alla prima categoria appartenevano sia comuni preesistenti a cui era stata donata la cittadinanza romana, sia ...
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Il termine c. viene ad assumere una pluralità di significati assai diversi tra loro, a seconda dei contesti storici, politici, sociali e culturali di riferimento. Generalmente, per c. si intende un [...] supremi organi statali e la proclamazione di una serie didiritti e di doveri dei consociati: tale posizione anni ottanta del Novecento per modificare la forma di governo (Forme diStato e forme di governo) ha trovato il consenso del Parlamento e ...
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Patriota e uomo politico italiano (Bomba 1822 - Roma 1893), fratello di Bertrando. Per la sua attività antiborbonica fu condannato a morte, pena tramutata nel 1852 in ergastolo e nel 1859 in esilio perpetuo. [...] a Hegel, S. vide nello Stato l'organo supremo destinato a impersonare la coscienza direttiva della nazione.
Vita e attività
Si trasferì a Napoli (1843) per studiare diritto, ma si occupò principalmente di filosofia, seguì le lezioni di P. Galluppi e ...
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Filosofo italiano (Sulmona 1889 - Roma 1956). Prof. (dal 1933) di filosofia del diritto a Sassari, Macerata, Padova, Napoli, Roma; socio corrispondente dei Lincei (1954); giudice della Corte costituzionale [...] , oltre che dei problemi dell'esperienza giuridica e dello stato (Analisi dell'esperienza giuridica, 1934; Il problema della scienza del diritto, 1937), di problemi di etica e di gnoseologia ispirandosi a Blondel e Rosmini: Analisi dell'esperienza ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] °; tutta la zona intorno è stata sistemata nel 1936. La famiglia di D., continuata a Verona nei discendenti di Pietro Alighieri, confluì nel sec , cioè non come un'aspirazione egoistica o un diritto, ma come un dovere morale-religioso. Il Rinascimento ...
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Chimica, fisica, tecnica
Termine che, con opportuna specificazione, indica una certa proprietà di un corpo o di un sistema, talvolta con valore soltanto qualitativo, più spesso con una precisa determinazione [...] in altre parole, non è l’anarchia (cioè l’assenza di p.), ma il dispotismo (l’eccesso di p.). Essi teorizzano quindi uno Stato il cui p. sia limitato dai diritti degli individui e dalla divisione dei p. (legislativo, esecutivo, giudiziario), affinché ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] di fronte all’Impero, si pose sempre più nettamente come potere autonomo e supremo, fonte del proprio diritto gli altri A.C. van Raalte. Emigrati con alcuni seguaci negli Stati Uniti, nel 1847 aderirono alla Chiesa riformata d’America, dalla quale ...
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Nell’esperienza giuridica e politica romana, attività mediante la quale un determinato soggetto od organo integrava gli effetti dell’attività di un altro, di per sé non sufficiente a produrli pienamente. [...] stato validamente in grado, da sé, di adottare qualsivoglia decisione. A tale situazione, avvertita come anacronistica, si cercò di incapace e, più generalmente, degli interessi di famiglia. Sempre in diritto privato, era detto auctor il soggetto che ...
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Giurista italiano (Palermo 1875 - Roma 1947); ha insegnato diritto amministrativo e costituzionale nelle univ. di Camerino, di Modena, di Milano e di Roma. Insegnò anche diritto ecclesiastico e internazionale.
Fu [...] 3° ed.); L’ordinamento giuridico (1917); Corso didiritto costituzionale (1926); Corso didiritto amministrativo (1930); Frammenti di un dizionario giuridico (2 voll. 1947); postuma è stata pubblicata una raccolta di Scritti minori (2 voll., 1950 ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...