RIFORME, Età delle
Ettore Rota
Come età delle riforme s'intende quel periodo della seconda metà del secolo XVIII, essenzialmente tra il 1750 e il 1790, durante il quale l'opera dei capi distato fu [...] critica, prima disinteressata, si concretò negli scopi e nei mezzi pratici per opera dei giureconsulti. Il principio dello statodinatura ebbe larghe applicazioni: creò una nuova coscienza giuridica che riformò il sistema penale: suggerì idee ...
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PECCATO (fr. péché; sp. pecado; ted. Sünde; ingl. sin)
Marcel SIMON
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È, in senso generalissimo, ogni colpa considerata sotto l'aspetto religioso: colpa che può essere concepita come la violazione sia [...] sanzione, si sviluppa tutta una casistica.
In parecchi sistemi religiosi si trova inoltre la nozione di un "peccato originale", cioè d'uno statodinatura congenito all'umanità che è conseguenza universale d'una colpa individuale primitiva, e ...
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MORLACCHI (gr. Μαυρόβλαχοι, lat. Latini nigri, sl. Vlasi)
Giuseppe Praga
Popolazione disseminata un po' dappertutto nella Penisola Balcanica, ma particolannente nell'interno della zona costiera adriatica [...] nelle cernide (truppe locali contro i Turchi). Nel secolo XVIII con il dilagare delle teorie di J.-J. Rousseau sullo statodinatura, diventano popolo di moda e intorno ad essi, specialmente intorno alle loro costumanze primitive, fiorisce tutta una ...
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VIERKANDT, Alfred
Giurista, nato ad Amburgo il 4 maggio 1867, attualmente professore emerito di filosofia e di sociologia all'università di Berlino; si è dedicato particolarmente allo studio della storia [...]
Nel 1896 comparve il suo libro: Naturvölker und Kulturvölker, in cui stabilisce le categorie tra i varî gradi di civiltà umana: statodinatura, semicivile, alta civiltà. Secondo il V. i popoli si differenziano per il grado della loro vita impulsiva ...
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GOGUET, Antoine-Yves
Nicola Turchi
Erudito, nato a Parigi nel 1716 e ivi morto nel 1758. Fu consigliere al Parlamento di Parigi.
Scrisse De l'origine des lois, des arts et des sciences et de tous les [...] da autori antichi e moderni, particolarmente all'opera del padre Lafitau sui costumi dei Pellirosse. Le sue conclusioni lo portano a infirmare le vedute di Rousseau sull'umanità allo statodinatura; e anche per questo la sua opera è importante. ...
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In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori [...] la natura, le caratteristiche e la distribuzione dei fenomeni di cui deve tenere conto nelle sue decisioni. Area (o zona) di m ha liberalizzato il m. azionario e quello dei titoli diStato, inducendo così progressivamente anche gli altri paesi a ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] pratica in affari distato, collaborando alla soluzione d'importanti questioni economiche e politiche. Quando il conte di Shaftesbury nel 1682 ognuno per proprio conto gli esecutori della legge dinatura e rassegnano questo diritto nelle mani della ...
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PSICOANALISI
Sergio Bordi
(XXVIII, p. 455; App. II, II, p. 627; III, II, p. 516; IV, III, p. 83)
Nelle ultime due decadi la p. è stata ricca di fermenti e di mutamenti così insoliti che per essa si [...] studiato, le relazioni dei primi due anni di vita. Pertanto se vi sono state privazioni precoci, l'esperienza impoverita e sul piano epistemologico: che tipo di conoscenza assicura la p., di che natura sia l'attività di chi la esercita, a quali ...
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PROPRIETÀ
Raffaello BATTAGLIA
Rodolfo BENINI
Giuseppe FURLANI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fulvio MAROI
Tullio ASCARELLI
Francesco ROVELLI
. Etnografia. - Presso i popoli primitivi il concetto di proprietà [...] sui beni demaniali: l'espressione vuol indicare che il diritto dello stato su questi beni è un diritto, nel quale, insieme a elementi del diritto di proprietà, entrano particolari elementi dinatura pubblicistica.
La dottrina, però, non si può dire a ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] della nostra epoca se non si parte da questo dato di fatto. Comunismo e fascismo sono stati i due estremi con i quali il l. ha resto, precisava il filosofo, "l'ideale liberale ha natura religiosa", e solo muovendo dalla libertà come esigenza morale ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...