Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] il progetto di una scientia mirabilis. Uno statodi "raptus" creativo, un sogno "simbolico" di cui lo stesso sono dedicati l'uno alla struttura corpuscolare del mondo fisico, alla natura della luce, alla teoria dei tourbillons (i "vortici" che ...
Leggi Tutto
Toscano (m. 461), forse di Volterra, successe a Sisto III (440). Nel suo lungo pontificato, a fronte della profonda decadenza delle strutture politiche dell'Impero, L. affermò vigorosamente l'unità della [...] , capeggiata proprio da L. (452), ma pare che la rinuncia di Attila sia stata determinata, oltre che dall'intervento di L., anche da motivi dinatura diversa. L. non fu in grado invece di evitare il terribile saccheggio che Roma subì da parte delle ...
Leggi Tutto
Uomo distato (Londra 1563 circa - Marlborough 1612). Figlio di William Cecil, lord Burghley, fu membro dei parlamenti del 1584, del 1586 e del 1588. In quegli anni il conflitto tra R. Devereux, conte [...] impetuoso favorito; con la morte di F. Walsingham (1590), segretario diStatodi Elisabetta I, Cecil ne e competente, era incapace di capire la complessa natura dell'opposizione parlamentare, e ogni questione di principio sembrava estranea alla ...
Leggi Tutto
Pensatore politico, economista e magistrato (Angers 1530 circa - Laon 1596); docente di diritto romano all'univ. di Tolosa, nel 1561 si trasferì a Parigi per esercitarvi l'avvocatura libera, alla quale [...] le basi teoriche dello statodi diritto e fissò il concetto di sovranità come summa in cives ac subditos legibusque soluta potestas: la sovranità è assoluta, senza limiti che non siano quelli imposti dalle leggi di Dio e dinatura. Tuttavia la ...
Leggi Tutto
Economista e storico (Heilbronn 1838 - Bad Harzburg 1917), prof. nelle univ. di Halle (1864-72), Strasburgo (1872-82) e Berlino (1882-1913), membro del Consiglio distato (1884) e della Camera dei Signori [...] dello stato, tanto che al suo gruppo, dopo il congresso di Eisenback (1872), fu dato il nome di socialismo della cattedra. In realtà fu però sempre contrario al programma del partito socialdemocratico e ad ogni riforma dinatura socialistica ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] soprattutto in base all'affinità dinatura che l'anima deve avere con le forme eterne perché possa conoscerle.
Ma poiché l'anima è immortale e la sua vita corporea non è che un provvisorio e doloroso statodi "prigionia", essa, riacquistata memoria ...
Leggi Tutto
Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] Sorge perciò la necessità di correlare il generico stato tensionale con uno statodi tensione monoassiale equivalente, e i rispettivi cuscinetti e dipende dal coefficiente di attrito, f, cioè dalla natura dei metalli a contatto tra loro, dalla ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] attuare il suo perfezionamento morale e conseguire la sua felicità. Lo stato infatti, la più perfetta delle organizzazioni sociali, è l'atto rispetto di spiegazione qualsiasi elemento dinatura casuale o fortuita, in contrapposizione all'atomismo di ...
Leggi Tutto
Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] statodi Francia. Nel 1572, lasciato il cardinale, passò tra gli stipendiati di Alfonso, ma senza alcun obbligo se non quello di comporre poesie in onore di Monte Oliveto, al Mondo creato, un De rerum natura cattolico; ma le "cangiate rime" si fanno ...
Leggi Tutto
Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] l'opera sua) P. ammette anche fatti e detti di personaggi contemporanei. ▭ Dinatura morale è il De remediis utriusque fortune (iniziato nel cui il poeta fa convergere le linee fluttuanti distati d'animo contraddittorî, nonché un omaggio alla recente ...
Leggi Tutto
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...