Diritto
Per g. si intende il provvedimento, adottato generalmente dal capo dello Stato, di estinzione della pena a favore di un determinato soggetto. A differenza dell’amnistia e dell’indulto (Amnistia [...] d’Aquino, il quale studia particolarmente la g. detta in seguito ‘abituale’, cioè lo statodi g. consistente nella partecipazione della natura divina e, quindi, dono essenzialmente soprannaturale, alla cui ricezione l’uomo può disporsi solo con ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e [...] a E2 devono essere non semplici generalizzazioni ma vere e proprie leggi dinatura. Una parafrasi ancora più astratta delle asserzioni causali era stata elaborata nell’ambito della teoria neoempiristica della spiegazione (➔), dovuta essenzialmente a ...
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In generale, i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature. In ciò sta la loro natura ambivalente: [...] pluriclasse». Alcuni studiosi – ad esempio, G. Leibholz – hanno esplicitamente parlato dello Stato democratico come di uno «Statodi partiti», intendendo con ciò un ordinamento nel quale sono proprio i partiti politici i soggetti protagonisti della ...
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Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] sociale, determina una condizione dimidiata, cioè uno statodi interna separazione o lacerazione.
Questo motivo dell’anormalità sia la nostra propensione al dominio della natura sia il bisogno di sicurezza che caratterizza ciò che Heidegger chiama ...
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Organo supremo della giustizia che assicura l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge, l’unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni e regola [...] in senso ‘sostanzialista’ il termine «sentenza» e ha applicato il rimedio anche nei confronti di altri provvedimenti, dinatura decisoria e non più impugnabili. Il giudizio in C. è stato riformato dal d. legisl. 40/2006 (in vigore dal 2 marzo 2006) e ...
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Accordo stipulato fra due parti, siano persone private, enti o Stati.
Diritto
Diritto amministrativo
C. fallimentare Disciplinato dagli art. 124 e seg. legge fallimentare, consente di evitare le fasi [...] questioni dinatura temporale e questioni di carattere misto. Il c. obbliga solo le parti contraenti: per i fedeli il c. diviene obbligatorio a seguito della pubblicazione dello stesso negli Acta apostolicae Sedis, mentre per i cittadini dello Stato ...
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Secondo l’art. 2909 c.c., la cosa giudicata (o giudicato sostanziale o autorità di cosa giudicata) è il far stato ad ogni effetto dell’accertamento contenuto nella sentenza passata in giudicato formale [...] dinatura processuale.
Contestualmente alla formazione del giudicato formale, le sentenze che decidono il merito della controversia divengono idonee a produrre l'effetto di accertamento definitivo descritto dall'art. 2909 c.c., ossia fanno stato ...
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Diritto
I c. sono organi tramite i quali lo Stato compie attività di carattere interno (soprattutto amministrativo) in territorio estero. Le relazioni consolari sono disciplinate da norme pattizie, contenute [...] i connazionali, favorire lo sviluppo di relazioni commerciali con lo Stato ricevente, rilasciare passaporti e documenti di viaggio. Gli organi consolari godono di immunità e privilegi dinatura strettamente funzionale, tra cui l’inviolabilità ...
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La condizione di nobiltà ontologica e morale in cui l’uomo è posto dalla sua natura umana, e insieme il rispetto che per tale condizione gli è dovuto e che egli deve a sé stesso. La d. piena e non graduabile [...] di interessi intrinsecamente legati alla natura umana, ossia come riconoscimento di un diritto costitutivo e inviolabile corrispondente alla qualità didi ciascun uomo, costituisce, infatti, il cardine della moderna civiltà giuridica e dello statodi ...
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La comunione (artt. 1100 ss. c.c.) si ha quando la proprietà o altro diritto reale su una cosa spetti a più soggetti insieme. Tale situazione può avere origine volontaria, cioè in un accordo dei partecipanti, [...] l’impugnazione davanti all’autorità giudiziaria. Lo statodi comunione non pregiudica la possibilità che il singolo di servire all’uso cui sono destinate. Quando esso è possibile, si attua attraverso la divisione, preferibilmente in natura, ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...