Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] per quanto concerne gli ambiti d’uso e la stratificazione sociale. In tutti i contesti di comunicazione informale e parlata i a sovrapporre ad A nei domini scritti e formali, è stato proposto il termine «diacrolettìa» (Dell’Aquila & Iannaccaro ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] 1990: 86-98). Va sottolineato che Gerhard Rohlfs è stato uno tra i più importanti studiosi dei dialetti italiani, non situazione dialettale nelle città, con le loro reti sociali molto aperte e particolarmente esposte alle innovazioni (Marcato ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] in genere il funzionamento e i regolamenti della vita sociale (➔ giuridico-amministrativo, linguaggio). Per contro, gli retroazione) utili, cioè, per verificare che il messaggio sia stato ricevuto correttamente. Altre forme rare nello scritto sono i ➔ ...
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BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] i gesuiti dal regno di Napoli (1767), le loro scuole erano state laicizzate, il B., nel 1769, conseguì la cattedra di lingua di alcuni massoni, preferibilmente di non elevata origine sociale, che fossero scoperti in flagrante delitto di disobbedienza: ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] secondo una rete di rapporti che costituisce quella che è stata chiamata da Eugenio Coseriu «architettura della lingua» (cfr. tipiche dell’uso parlato in determinate situazioni di gruppi sociali con forte identificazione interna.
Le varietà da (a) ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] nome può venir considerato in momenti, luoghi, e presso gruppi sociali diversi come proprio o comune» (Serianni 1988: 87). Inoltre , come nome comune.
Anche altri nomi di prodotti hanno statuto incerto, in posizione intermedia tra il nome proprio e l ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] ’oralità o alla scrittura individuale) a una certa accettazione sociale, e ancor più dallo status di neologismo d’uso (una delle quali reperita in Fenoglio, prima del 1963), ma che era stata messa per iscritto (con due z) già da Cesare Cantù nel 1838 ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] una casa / nella casa che mi ha segnalato l’assistente sociale.
Rispetto alla frase matrice, la relativa può avere tre posizioni: stavi parlando]FRel
(13) [a segnalare l’errore]FRel [sono stato [il primo]SN]
In italiano la posizione anteposta è rara ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] ’italiano alla sua funzione burocratica e amministrativa, come lingua di uno Stato di dimensione territoriale ampia e con una popolazione consistente, con le implicazioni sociali, scolastiche ed educative che ne conseguono (➔ Ottocento, lingua dell ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] della dicotomia tra linguistiche dello spazio e linguistiche del sociale. Tra questi figura la geolinguistica variazionale, definita da mostrino in alcuni casi interessanti e rivelatori, è stato tuttavia obiettato che esso contiene un’aporia di fondo ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...