Comune delle Marche (124,84 km2 con 99.077 ab. nel 2020), capoluogo di provincia e di regione. La città sorge a 16 m s.l.m. sulle pendici nord-occidentali del Monte Conero, dove si apre la più importante [...] greca anche sotto il dominio romano (municipio dopo la guerra sociale, più tardi colonia). Caduto l’Impero d’Occidente, dopo VII entrò sotto la sovranità diretta del papato. Tolta allo Stato della Chiesa dai Francesi, fu ridata al pontefice nel 1815 ...
Leggi Tutto
Uomo politico, pensatore ed economista (Besançon 1809 - Parigi 1865). Eletto nel 1848 all'Assemblea nazionale, P. svolse un'intensa attività politica anche in veste di pubblicista. Tenace oppositore di [...] tracce della nuova scienza liberistica, quell'affrancamento dell'uomo dalla servitù e dalla disuguaglianza, che sul piano sociale e politico è stato attuato in teoria dal Rousseau e in pratica dalla Rivoluzione francese.
Vita e opere
Figlio di un ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del rivoluzionario e uomo di stato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] esercitare un crescente controllo sull'apparato del partito e dello stato. Dopo la morte di Lenin, S. intraprese un' a farsi sentire fortemente motivi di crisi economica e sociale, conseguenti alla ferrea politica staliniana di predominio assoluto ...
Leggi Tutto
Città della Toscana (185,7 km2 con 88.734 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge nella pianura del Valdarno Inferiore fra i Monti d’Oltreserchio e il M. Pisano, a breve distanza dalla sponda sinistra [...] municipium nel nuovo ordinamento d’Italia attuato dopo la guerra sociale, sotto Augusto fu assegnata all’Etruria. Con l’occupazione Al principe si affiancarono il consiglio, il segretario di stato e i senatori; fu introdotto il codice francese ( ...
Leggi Tutto
Scrittore e uomo politico (Bignon, Provenza, 1749 - Parigi 1791); figlio di Victor, entrato nell'esercito (1767), si distinse nella spedizione di Corsica (1769). Lasciato nel 1770 l'esercito, nel 1772 [...] più: troppi gli abusi dell'assolutismo e degli ordini privilegiati; l'organismo dello stato era corroso; insopportabile l'ingiustizia sociale e la disuguaglianza civile; riforme profonde erano da praticare nello stesso istituto della monarchia ...
Leggi Tutto
Statista e scrittore britannico (Londra 1804 - ivi 1881). Come deputato sostenne il programma del cd. conservatorismo rinnovato, antiliberista e aperto a moderate riforme sociali, che espose anche nella [...] venne eletto deputato (1837) ma, deluso per non essere stato incluso nel gabinetto Peel (1841), divenne l'assertore del antiliberista e da una nostalgica idealizzazione del modello sociale della vecchia Inghilterra rurale. Veicolo di queste idee ...
Leggi Tutto
Filosofo del diritto e storico della cultura italiano (Torino 1909 - ivi 2004). Nell'ambito della teoria generale del diritto si è impegnato in una ricostruzione e in un ripensamento del giusnaturalismo [...] e Saggi sulla scienza politica in Italia (1969), Quale socialismo? (1976), il summenzionato Il futuro della democrazia, Destra e º secolo: La filosofia del decadentismo (1944), Diritto e stato nel pensiero di Kant (1957), Locke e il diritto naturale ...
Leggi Tutto
Drappo di stoffa, di uno o più colori e disegni: simbolo di una nazione, di un’associazione, di un partito, insegna di contingenti armati o di persone comunque raccolte per svolgere azione concorde. L’uso [...] blu, lo scudo dei Savoia. Tale b. rimase poi quella dello Stato sardo, per divenire, nel 1861, la b. del Regno d’ b. della Comune. Fu adottata più tardi da tutti i partiti socialisti e dai partiti comunisti di cui porta il simbolo della falce e ...
Leggi Tutto
precolombiane, civiltà Le culture indigene del continente americano, anteriori alla scoperta di C. Colombo.
Le popolazioni nomadi autoctone si stanziarono nella fase arcaica (7000-2000 a.C.) nell’area [...] 2° sec. d.C.) comparvero agglomerati stabili e forme sociali complesse: nella pianura lungo la costa pacifica del Messico meridionale la pianura del Petén, in cui sorsero varie città-Stato (tra cui Tikal). Dopo la distruzione di Teotihuacán ( ...
Leggi Tutto
Uomo politico e generale romano (138-78 a. C.). Iniziò la carriera agli ordini di C. Mario, distinguendosi nella guerra giugurtina (107) e in quella cimbrica (101); altri successi colse in seguito nella [...] approvare un complesso di leggi conservatrici che nel loro insieme, contro l'evoluzione economico-sociale in atto, riaffermavano il predominio senatorio nello stato. Ma, allontanatosi S. da Roma per combattere in Asia Mitridate VI Eupatore re del ...
Leggi Tutto
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...