Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Europa tra preistoria e protostoria
Isabella Damiani
Nella preistoria e nella protostoria europea la ricostruzione dei percorsi e delle modalità [...] la fine del V e gli inizi del IV millennio, che è stata messa in relazione con la presenza di ossidiana sarda, che diventa esclusiva di questo materiale possa aver assunto un valore sociale. Altri percorsi sono indiziati, nell'Europa orientale ...
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Possessione
Cecilia Pennacini
Il termine possessione designa fenomeni abnormi dell'esperienza e del comportamento, dovuti a presunti influssi esercitati sul corpo umano da forze soprannaturali. I sintomi [...] molti contesti, i soggetti privilegiati della possessione è stato perlopiù spiegato, come appena visto, ricorrendo alla teoria dell'espressione del disagio e dell'emarginazione sociale; sviluppando ulteriormente questa argomentazione, si è tentato di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La geologia e la conoscenza della Terra
Ezio Vaccari
La geologia italiana e il contesto europeo dopo l’Unità
Negli anni Sessanta dell’Ottocento, la presenza degli studi italiani di scienze della Terra, [...] non solo in Europa, ma anche in alcuni degli Stati Uniti d’America.
Il Servizio geologico italiano, tuttavia, si
N. Morello, La geologia in Italia dal Cinquecento al Novecento, in Storia sociale e culturale d’Italia, 5° vol., t. 2, La storia delle ...
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Sviluppi recenti del pensiero archeologico
Alessandro Guidi
L'archeologia si è sempre misurata con la cultura del suo tempo, di cui ha diversamente interpretato esigenze e prospettive, ma questo non [...] si può ben capire come l'influenza della New Archaeology sia stata assai limitata in Italia e in Spagna, dove le tematiche a un livello più generale, la rivalutazione del "contesto" sociale in cui si situano i manufatti che l'archeologo recupera. ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] prossimità di focolari. Un confronto con pratiche rituali odierne è stato suggerito invece dall'inclinazione della testa e dei piedi delle " nuova religione la riconoscibilità e l'affermazione sociale che la rigida organizzazione castale di ...
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Comunicazione e nuove tecnologie
Andrea Granelli
Le straordinarie potenzialità offerte dalle tecnologie della comunicazione, per essere sfruttate appieno, devono essere considerate in relazione ai rischi [...] calore del pubblico consente di creare luoghi di dialogo e di socialità, di scambio e di esperienza, che fanno leva sulla capacità mania di un rapporto fittizio che non esiste. C’è sempre stata quindi una sorta di paura per i fantasmi che la lettura ...
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La scienza in Cina: i Ming. Produzione, circolazione e gestione dei testi
Jean-Pierre Drège
Produzione, circolazione e gestione dei testi
Il processo d'innovazione tecnica che aveva interessato il libro [...] stampa furono Nanchino, la capitale del Sud, in cui sono stati censiti 93 librai editori, Hangzhou che ne contava 24, Suzhou di grande importanza assunta dai concorsi ufficiali nel sistema sociale determinò lo sviluppo della produzione di un genere ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. L'organizzazione ecclesiastica delle campagne
Pier Giorgio Spanu
L’organizzazione ecclesiastica delle campagne
Nonostante [...] S. Giovanni Battista di Nurachi, in Sardegna, costruita presso una statio e datata al VI secolo in base ai dati stratigrafici: l , Roma 1995.
L. Cracco Ruggini, La fisionomia sociale del clero e il consolidarsi delle istituzioni ecclesiastiche nel ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: Vicino Oriente ed Egitto
Sándor Bökönyi
Lucio Milano
Le origini e i primi sviluppi
di Sándor Bökönyi
È difficile definire con esattezza i luoghi, [...] Stato. Ciò comportò conseguenze di vario ordine, che ebbero grande impatto economico e sociale di migliaia di capi formavano il patrimonio privato del re, mentre lo Stato gestiva la gran parte del bestiame, che veniva utilizzato per la produzione ...
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Panico
Paolo Pancheri
Maria Caredda
Panico viene dal greco πανικός, termine che deriva dal nome di Pan, dio delle montagne e della vita agreste: era detto timor panico, o terrore panico, quel timore [...] di DAP era molto rara. Negli ultimi anni del 20° secolo è stata rilevata una prevalenza nel corso della vita di circa l'1,7%; dell risulta distribuito in modo uniforme in tutte le classi sociali, mentre l'agorafobia sarebbe più diffusa in quelle ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...