Nato a Rouen il 6 giugno 1606 e morto a Parigi il 30 settembre 1684. Studiò nel collegio dei gesuiti dal 1615 al 1622: furono studî sereni e serî da cui il C. derivò forse quella singolare predilezione [...] Le Menteur e la Suite du Menteur, derivate entrambe dal teatro spagnolo: la prima dalla Verdad sospechosa di Juan d'Alarcón la seconda periodo della vita letteraria del C. Frattanto egli era stato accolto nell'Accademia francese (22 gennaio 1647). L' ...
Leggi Tutto
È termine convenzionale per disignare il periodo che si suole delimitare con le date del 1660 e del 1789, tenendo presente quella ch'è la caratteristica di molti stati d'Europa, in primo luogo la Francia, [...] si pone la questione se egli sia francese o spagnolo indipendentemente dal re. Vi è piuttosto attaccamento al sovrano re, nella cui esecuzione ha parte dominante il consigliere di stato Pussort. Nel 1667, è pubblicata l'ordinanza sulla procedura ...
Leggi Tutto
Nacque il 25 aprile 1599 da Roberto Cromwell di Huntington e da Elisabetta Steward. Educato prima nella scuola libera di Huntington e nel Collegio Sidney Sussex di Cambridge, molto penetrati di spirito [...] con l'ordine di attaccare tanto le colonie spagnole quanto le forze navali francesi, mentre Blake sempre la presenza di una squadra navale inglese che intimidisse gli stati italiani e li tenesse perciò lontani da troppo evidenti contatti con ...
Leggi Tutto
NATO
Marco Carnovale
(App. III, ii, p. 191; IV, ii, p. 544)
Strutture e organizzazione
La NATO è un'alleanza preposta alla cooperazione politica ed economica tra gli Stati membri (art. 2 del trattato [...] presenti e al non inserimento delle forze armate spagnole nella struttura militare integrata della NATO (che fuori area', cioè al di là del territorio degli Stati membri così come era stato previsto dal trattato di Washington. Già durante il 1992 ...
Leggi Tutto
METASTASIO, Pietro
Arturo Pompeati
Poeta, nato a Roma il 3 gennaio 1698, morto a Vienna il 12 aprile 1782.
La vita nel periodo italiano. - Figlio di Felice Trapassi, d'Assisi, già soldato del papa e [...] fine lieto, di scena mutabile. Entrato in Arcadia (era stato dei Quirini, cioè degli Arcadi graviniani dissidenti), il M. Studioso del teatro greco, latino, italiano, francese, inglese, spagnolo, il M. ammise che i suoi melodrammi risentissero via ...
Leggi Tutto
La città più importante dell'Abruzzo, capoluogo della provincia omonima (già detta Abruzzo Ulteriore II, v. oltre), a 42° 21′ lat. N. e 0° 56′ long. E. (M. Mario). Sorge all'incirca al centro della grande [...] del XIII la costruzione originaria del Duomo, il quale però è stato rifatto in gran parte nei secc. XVIII-XIX. Il più importante i privati; il territorio aquilano fu diviso fra capitani spagnoli, gli uffici venduti a forestieri. Aquila perdette per ...
Leggi Tutto
Contratto è definito dalla legge l'accordo di due o più persone per costituire, regolare o sciogliere fra loro un vincolo giuridico. Genericamente l'accordo di due o più persone sopra un oggetto d'interesse [...] se non quando questi lo abbia usato contro di lui o ne sia stato complice o consapevole. Se il dolo sia opera d'un terzo estraneo in genere nei paragrafi da 859 a 936. Il codice civile spagnolo ne tratta nell'art. 1254 e segg. In questo codice l ...
Leggi Tutto
Tecnica. - È un metodo di pittura che adopera pigmenti colorati temperati con gomma, e, come l'affresco, richiede grande prontezza e sicurezza di esecuzione; ed è tanto più pregevole, quanto più sono intatte [...] o quella del Senegal, che per certi colori si adoperano allo stato naturale, per altri sottoposte ad alta temperatura. Per i cromati, lumeggiata di bianco nelle luci. E lui, ma più lo spagnolo Mariano Fortuny che fu a Napoli nel 1874, imitarono in ...
Leggi Tutto
VELÁZQUEZ, Diego Rodríguez de Silva y
Elias TORNIO y MONZO
Pittore, nato a Siviglia il 6 giugno 1599, morto a Madrid il 7 agosto 1660. Il padre lo mise agli studî letterarî, ma ben presto si accorse [...] alcune, non vennero pagate, e alla.fine il Salone fu decorato da pittori spagnoli, compreso il V. (Le Lance), con scene guerresche invece delle mitologiche e allegoriche ch'erano state commesse a Roma.
Per ordine del re, il V. passò a Napoli per ...
Leggi Tutto
IBSEN, Henrik
Giuseppe GABETTI
Poeta norvegese, nato a Skien il 20 marzo 1828, morto a Cristiania il 23 maggio 1906: considerato nel suo tempo come il più profondo interprete dei conflitti morali e [...] per il crollo dell'idea scandinava, quando la Danimarca era stata lasciata sola in una guerra impari con la Prussia (1864); a cura di P. Ottolini, A. Ahnfelt, L. Zini, ecc. In spagnolo v. quelle di Pellicana, Madrid 1921 e segg.
Bibl.: Cfr. J. Ten ...
Leggi Tutto
spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...
parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha parlato presto, tardi; di solito, le bambine...