Variety
Marco Scollo Lavizzari
Settimanale internazionale dedicato allo spettacolo, fondato a New York nel 1905 dall'editore Sime Silverman. Il primo numero, di appena sedici pagine, nacque dal lavoro [...] un'ampia popolarità. Nel 1933 fu poi la volta del "Daily variety", quotidiano pensato sui gusti del pubblico statunitense, e quindi dissimile dall'anima internazionale del settimanale.
Su V. le recensioni di film acquistarono regolarità a partire ...
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Conduttore televisivo italiano (New York 1924 - Montecarlo 2009). Dopo l'esordio in televisione nel 1954 con il programma Arrivi e partenze, giunse al successo con il gioco a quiz Lascia o raddoppia? (1955-59), [...] La ruota della fortuna (1989-95 su Canale 5 e dal 1996 al 2003 su Retequattro), gioco a quiz ripreso da un programma statunitense, e dal 1991 ha condotto in varie edizioni (fino al 1997 su Canale 5 e fino al 2001 su Retequattro) la trasmissione Bravo ...
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Olimpiadi, cinema e televisione
Franco B. Ascani
I Giochi Olimpici e il cinema
Le Olimpiadi e il cinema sono accomunati nei loro destini fin dalla nascita, avvenuta praticamente nello stesso anno e [...] vinta dalla Siria (da Gadha Shoua, nell'eptathlon), la doppietta di Michael Johnson (200 e 400 m), la medaglia della statunitense Jackie Joyner-Kersee nel salto in lungo ‒ cinque giorni dopo un infortunio ‒, il quarto oro consecutivo di Carl Lewis e ...
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radio
Nicola Nosengo
Un mezzo di comunicazione che non invecchia
La radio è un mezzo di comunicazione che permette di trasmettere informazione sonora a distanza sotto forma di onde elettromagnetiche. [...] del Corriere della Sera).
I marziani in cronaca diretta
La sera del 30 ottobre 1938 l’allora giovane attore e regista statunitense, Orson Welles, si mise ai microfoni della CBS Radio per mandare in onda un radiodramma basato sul romanzo di Herbert ...
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Stefano Silvestri
WikiLeaks squarcia il velo della diplomazia
Non è stata una vera rivoluzione, ma ha certamente avuto un impatto significativo sui modi della politica internazionale e sulla credibilità [...] 2010, WikiLeaks ha messo on-line una quantità di documenti di altro genere, anch’essi per la maggior parte di fonte statunitense: tra di essi, l’Afghan War Diary, una raccolta di circa 77.000 scritti sulla guerra in Afghanistan ‘postati’ nel luglio ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] pragmatici che pretendono soltanto una validità strumentale e contingente. In tale prospettiva si situano le riflessioni dello statunitense R. Rorty, che, in una conciliazione di temi della filosofia analitica e del pragmatismo, ha sottolineato il ...
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PUBBLICITÀ
Gianna Volpi
Ester Capuzzo
(XXVIII, p. 481; App. I, p. 954; III, II, p. 524; IV, III, p. 112)
La p. è una tecnica di comunicazione intenzionale, persuasoria, di massa, finalizzata − attraverso [...] spot televisivi firmati da F. Fellini), dieci anni di esperienze a New York, sei volte ''Clio d'Oro'' (l'Oscar della p. statunitense) e ''Leone d'Oro'' al festival del Film pubblicitario di Cannes; M. D'Adda e G.P. Vigorelli, direttori creativi della ...
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informazione
Nicola Nosengo
Una 'materia prima' della società contemporanea
L'informazione è una delle più importanti risorse della nostra epoca. Si dice spesso, infatti, che viviamo nella società dell'informazione, [...] . Lo studio matematico dell'informazione è stato fondato negli anni Quaranta da Claude Shannon, un matematico e ingegnere elettrico statunitense che fu tra i primi a capire che era possibile usare i circuiti elettrici per risolvere i problemi di ...
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Comunicazioni di massa
Wilbur Schramm
di Wilbur Schramm
Comunicazioni di massa
sommario: 1. L'era dei media elettronici. 2. Evoluzione storica dei media. 3. I media e il processo della ccmunicazione. [...] suoi messaggi a numerose fonti esterne e che è in parte dipendente da diversi servizi collegati.
Grafico
Inventore statunitense (Milan, Ohio, 1847 - West Orange 1931), uno dei più grandi della storia. Autore di alcune delle invenzioni fondamentali ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] massa neutrale e cultura politica impegnata (v. Alberoni, 1963).In generale, si può dire che gli studi sociologici statunitensi si sono mossi in una prospettiva empirista, cercando soprattutto di affermare il potere di persuasione dei messaggi; gli ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...