lungamente (lungiamente)
Sebastiano Aglianò
La seconda delle due forme, più vicina al provenzale lonjamen e all'antico francese longement, è stata adottata (cfr. anche Barbi, Introduzione alla Vita Nuova, [...] o all'inizio del verso.
Per la costituzione del testo si è discusso se nel passo relativo al lungo criptocristianesimo di Stazio (per paura chiuso cristian fu'mi, / lungamente mostrando paganesmo, Pg XXII 91), l'avverbio sia da riferire a fu'mi o ...
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CASTELGANDOLFO
F. Castagnoli
Piccola città del Lazio posta sul costone che si erge ripido a O sul lago di Albano. Il nome deriva da quello della famiglia romana Gandolfi che vi costruì un castello nel [...] a S di C., nell'odierna villa Barberini, si estende il nucleo centrale della villa di Domiziano (Albanum Domitiani), ricordata da Stazio (v, 2, 168 ss.), Giovenale (iv, 60 ss.), ecc. Essa si svolge lungo il pendio del colle sul lato del mare ...
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cuoio [plur. cuoia]
Vincenzo Valente
E " pelle di animale " e può significare tanto pelle conciata da lavorare, quanto " spoglia di una fiera ". Col senso di " cuoio da calzolaio " s'incontra in If [...] di leone, e vide Tideo coverto d'un cuoio di porco selvatico. È il latino exuviae, ricordo di un passo di Stazio (Theb. I 397): " saetigerumque suem et fulvum adventare leonem ", dove si parla diffusamente dei due eroi.
Col significato di " pergamena ...
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Poeta francese del sec. XII. Una sola volta egli si nomina con l'aggiunta della patria, Troyes, nella Champagne, nel romanzo Erec et Enide, considerato come primo della serie dei suoi romanzi bretoni, [...] , la perfezione della società umana, la cavalleria. La cultura classica è attestata dai numerosi richiami che egli fa a Virgilio, a Stazio e ad Ovidio, del quale ha preso e ritenuto la maniera tutte le volte che analizza i fenomeni dell'amore. Egli ...
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stendere [part. pass. stenduto]
Alessandro Niccoli
Vocabolo di uso limitato al Convivio e alla Commedia; ricorre una volta anche nel Fiore.
Per If VIII 40 il Petrocchi (cfr. ad l.) accoglie la lezione [...] 'atto di " avvicinare " la mano al disegno " allungando " il braccio; la locuzione ha però valore metaforico, in quanto Stazio vuole esprimere il suo proposito di chiarire con nuovi argomenti quanto ha già detto (v. DISTENDERE).
Il participio passato ...
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cenno
Emilio Pasquini
. Questo sostantivo manca del tutto in prosa e nelle Rime, ed è quindi presumibile che D. l'avvertisse come termine ʽ comico ', per ciò stesso male acclimatabile nella terza cantica [...] mani e con cenni; XII 129 se non che ' cenni altrui sospecciar fanno; XIX 86 m'assentì con lieto cenno; XXI 15 Virgilio / rendéli [a Stazio] 'l cenno ch'a ciò si conface: dove il sintagma ʽ render c. ' non è un semantema unitario come in If VIII 5 (v ...
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Tedaldo della Casa
Raffaelr Giglio
Umanista, appartenente all'ordine dei Minori francescani, legato da rapporti di amicizia con Boccaccio, Coluccio Salutati, Filippo Villani, Francesco da Buti, Lapo [...] tutta la penisola italiana. Trascrisse, tra l'altro, anche le tragedie di Seneca, le Eroidi di Ovidio, la Tebaide di Stazio, il De Consolatione di Boezio, oltre a opere religiose. Del Boccaccio, poi, trascrisse parte del De Genealogia deorum e per ...
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Meleagro
Clara Kraus
Personaggio mitologico, la cui vicenda è ampiamente trattata da Ovidio (Met. VIII 260-546).
Figlio di Oeneo, re di Caledonia, e di Altea, era destinato a vivere quanto un tizzone [...] da Virgilio in Pg XXV 22 Se t'ammentassi come Meleagro / si consumò al consumar d'un stizzo, quando D. chiede a Stazio, mentre assieme salgono dal sesto al settimo girone del Purgatorio, come si spieghi il dimagrimento nelle ombre dei golosi che non ...
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flettere
Bruno Basile
Verbo presente solo in Pd XXVI 85 Come la fronda che flette la cima / nel transito del vento, e poi si leva / per la propria virtù che la soblima, / fec'io in tanto in quant'ella [...] " (Ottimo). Per l'immagine, vecchio ‛ tòpos ' classico, basterà rinviare a uno scrittore ben noto a D. come Stazio, che nella Tebaide (VI 854), in un analogo contesto comparativo, nota: " Alpini veluti regina cupressus / verticis urgenti cervicem ...
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Gloria
Una delle due formule dossologiche in onore di Dio, in uso sin dai primi secoli della cristianità: il Gloria Patri recitato alla fine dei salmi dal sec. IV, il Gloria in excelsis Deo sin dall'epoca [...] -128), da tutte parti si leva un grido da parte delle anime penitenti. Il motivo del canto degli spiriti viene spiegato da Stazio (XXI 37 ss.): il Gloria è cantato per celebrare l'ascesa in cielo di un'anima che ha terminato il periodo di purgazione ...
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stazio
stàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole.
soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare la s. ai muli, all’asino; [i cammelli]...