pudore
Secondo D. il p. è una delle componenti della vergogna (v.), per la quale egli intende tre passioni necessarie al fondamento de la nostra vita buona: l'una si è stupore; l'altra si è pudore; la [...] attraverso lo sguardo, alcuno già si trasse li occhi, perché la vergogna d'entro non paresse di fuori; sì come dice Stazio poeta del tebano Edipo, quando dice che " con etterna notte solvette lo suo dannato pudore " (III VIII 10: cfr. Theb. I ...
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NISIDA (Νησίς "isoletta"; A. T., 27-28-29)
Vincenzo Epifanio
Piccola isola del Golfo di Napoli, a SO. di Posillipo e quasi al limite orientale dell'insenatura che prende nome di Golfo di Pozzuoli: è [...] nelle ultime vicende della repubblica romana, quando vi si sarebbe ordita la congiura contro Cesare. Da accenni di Lucano e di Stazio si rileva che nell'antichità era boscosa, e in qualche punto esalazioni di gas ne rendevano l'aria poco salubre. L ...
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È il paese posseduto dagli Ausonî (v.). Il nome ebbe nell'antichità una duplice accezione: in un primo tempo, nella protostoria d'Italia, tutta la regione litoranea che si estende dalla valle del Silarus [...] il nome di Ausonia fu esteso a tutta l'Italia, come si rileva da molti luoghi di poeti latini, ma altresì gli stessi Itali furon detti Ausonî, come presso Licofrone (v. 593, 615, 702, 1047, 1355) e presso Stazio (Silv., IV, 5, 37).
Bibl.: v. aurunci. ...
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dottore
Sebastiano Aglianò
Nome di agente da doceo, e come tale sentito sempre dal poeta. D'altra parte il doceo dantesco indica in netta prevalenza non un comune insegnamento, ma quello altissimo dato [...] la sapienza che D. attribuisce alla sua guida, e di riconoscenza per l'efficacia della sua opera di maestro.
Successivamente anche Stazio partecipa di questa qualifica: in Pg XXIV 143 egli e Virgilio sono i miei dottori; e ciò non tanto perché col ...
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scorta (iscorta)
Guido Favati
Ha piuttosto il senso di " guida " che quello di " accompagnatore ", in Cv IV VII 7 (per cui si veda la voce SCORGERE) e al § 8 non valente, cioè vile, sarebbe da chiamare [...] va dinanzi a gente per iscorta.
I due sensi non si escludono comunque in Pg XXVII 19, dove scorte di D. sono chiamati Virgilio e Stazio, che lo accompagnano, non meno che in If XII 54 (Io vidi un'ampia fossa in arco torta, / come quella che tutto 'l ...
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famoso
Fernando Salsano
Qualifica persona o cosa che ha grande fama; e poiché il concetto di fama (v.) è in D. connesso al possesso di doti positive o all'esercizio della virtù, anche nell'aggettivo [...] lega alle precedenti indicazioni del v. 85 (col nome che più dura e più onora) e alla seguente conferma del v. 91 (Stazio la gente ancor di là mi noma): ma la risonanza etica dell'aggettivo si rende evidente nella contrapposizione con la mancanza di ...
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Eroe della mitologia greca, figlio di Peleo e della nereide Tetide. È l'eroe principale dell'Iliade e uno dei personaggi più celebri nel mondo antico.
Il punto debole del guerriero
Secondo antiche leggende, [...] vicina.
La storia mitica di Achille avrebbe dovuto essere raccolta, nel mondo latino, nell’Achilleide (Achilleis), poema scritto da Publio Papinio Stazio (45-96 d.C.) a partire dal 95. Il poema comincia con la fuga di Elena con Paride e il tentativo ...
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via (sost.)
Eugenio Ragni
È vocabolo di buona frequenza in tutta l'opera dantesca, nella quale ricorre praticamente in ogni accezione del linguaggio proprio e figurato, spesso peraltro compresenti, particolarmente [...] / per la 'mpacciata via dietro al mio duca; XXII 125 e prendemmo la via con men sospetto / per l'assentir di quell'anima degna, Stazio; XXV 5 come fa l'uom che non s'affigge / ma vassi a la via sua [prosegue il proprio cammino: cfr. anche Detto 297 ...
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BUSSI (Bussati)
JJ. Krcálová-V. Nañková
Nome di scalpellini e costruttori ticinesi operosi in Europa centrale nei secc. XVI-XVII.
Giovanni Battista, originario di Campione, è documentato per la prima [...] con lo scalpellino Giovanni Antonio Brocco egli era tutore e plenipotenziario della vedova e del figlio orfano del costruttore Giovanni Stazio (de Statia) - a nome del quale intervenne ancora nel 1603 - e nel 1613 ebbe le stesse incombenze per la ...
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vergine [plur. vergine; v. Rohlfs, Grammatica § 366]
Alessandro Niccoli
Come aggettivo o come sostantivo indica donna che non ha conosciuto uomo: Cv IV XXVIII 14 Marzia fu vergine, e in quello stato [...] (If I 107) del poema virgiliano (cfr. Aen. VII 803-806), la vergine cruda (XX 82), cioè l'" innuba Manto " di Stazio (Theb. IV 463) e l'undici milia vergini (Fiore XCVI 1) che, secondo la leggenda, furono martirizzate insieme con sant'Orsola a ...
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stazio
stàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole.
soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare la s. ai muli, all’asino; [i cammelli]...