Architettura e iconografia costantiniana a Roma fra Rinascimento e moderno
Rolf Quednau
«Io voglio spazzar via la polvere imperiale che c’è, da Costantino, sul trono di San Pietro». Queste parole, pronunciate [...] il vicarius Christi. Il cardinale presbitero e nipote di Innocenzo III, Stefano de Normandis dei Conti (morto nel 1254), rimasto le gambe ai cani, perdonatemi non lo saprei mai fare perche certo mi parrebbe peccare e gravemente. Quel tanto che ho ...
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PITTURA ALTOMEDIEVALE (secoli 6°-10°)
C. Davis-Weyer
La p. altomedievale, e in particolar modo la p. murale, è profondamente radicata nella tradizione classica, specie a Roma e in Italia, in parte perché [...] linee dolcemente curve e parallele: ciò non dovrebbe destare sorpresa, perché Ravenna era la capitale d'Occidente e anche per i ritratti dei Ss. Primo e Feliciano nei mosaici di S. Stefano Rotondo segnano l'avvento dello stile ritrattistico eracliano ...
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La leggenda della vera croce e la sua iconografia (VIII-XV secolo)
La disseminazione dei cicli figurativi in prospettiva europea
Barbara Baert
Deve esserci stato un tempo in cui il legno della croce [...] ), pp. 46-53; C.R. Proto Pisani, La chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani, in Masolino a Empoli (catal.), Empoli 1987, pp queste altre ‘anime’ si divertono a giocare con questo frutto perché lo trovano confortante (vv. 5591-5616); E.S. Greenhill, ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] l'assisiate Puccio Capanna (v.); la personalità diStefano Fiorentino (v.), nipote di Giotto, non è ancora stata individuata con come la più matura creazione gotica di Simone. Si trattava perciòdi un'impresa a carattere familiare, sviluppata ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. L'influenza greca nell'arte italica
Antonio Giuliano
L’influenza greca nell’arte italica
Dalla prima colonizzazione al v sec. a.c.
La Sicilia e l’Italia meridionale
La [...] stesse.
Queste premesse sono necessarie per comprendere perché sia illusorio considerare l’arte della Magna Grecia sicula, in CronA, 4 (1965), pp. 7-29.
M.A. DiStefano, Nuove ipotesi sui bronzetti di Castronovo, in ArchCl, 18 (1966), pp. 175- 85.
V. ...
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VETRATA
B. Kurmann-Schwarz
La v. è un settore particolare della pittura monumentale, il cui effetto viene determinato dalla traslucidità del materiale.
I singoli pannelli sono composti da frammenti [...] le v. e il divino era per il cancelliere di Chartres così palese perché i teologi dall'epoca dei Padri avevano interpretato la luce opere del maestro principale, detto anche Maestro delle reliquie di s. Stefano), sia nello 'stile 1200' (Maître de la ...
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PORTALE ISTORIATO
Y. Christe
L'idea di ornare l'ingresso di una chiesa con una decorazione sontuosa, intesa a fare immediatamente percepire l'importanza del luogo cui si accede, è documentata già nel [...] alla facciata di un atrio, in alcuni casi un quadriportico, impedì forse l'evoluzione del p. con figure. Perché questo direzione collocando, a Cahors, episodi della Vita di s. Stefano, patrono della cattedrale, accanto all'Ascensione oppure ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] il grande dipinto diStefano Ussi, La Cacciata del Duca di Atene, presentato due anni dopo all’Esposizione nazionale di Firenze (olio confronto tra questi e le opere finite è molto indicativo perché i bozzetti sono condotti con la tecnica a «macchia ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] aristocratici Marco Thiene e Giulio Loschi, si trattò di un soggiorno di pochi mesi, perché il 5 marzo 1546 il Consiglio della città di Vicenza deliberò di verificare con un grande modello di legno il disegno presentato dall’anziano Giovanni da ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore diStefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] il L. tornò "sodisfattissimo".
Il 29 ott. 1633 il L. informava G. Sangro, provinciale di Napoli, che aveva "fatto l'abozzo con bellissimi scompartimenti" (perché la cupola era suddivisa da costole in otto spicchi e aveva un lanternino). Alcuni ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
reddito di cittadinanza
loc. s.le m. Contributo economico erogato dalle amministrazioni locali alle famiglie dei cittadini meno abbienti. ◆ [tit.] Via al reddito di cittadinanza / Da domani in vigore. Previste oltre 350mila richieste [testo]...