FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] del tutto, alla precedente.
Difficile è stabilire la loro datazione, perché in questi testi non vi sono riferimenti ad altre con la data del 31 genn. '93 (stile fiorentino '92).
L'elaborazione di questi scritti rallentò, ma non interruppe, la ripresa ...
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Sebastiano Gentile
Nacque a Figline Valdarno il 19 ottobre 1433, da Alessandra di Nannoccio da Montevarchi e da Dietifeci d’Agnolo di Giusto Ficini, medico. Nel 1451 era già a Firenze, come ‘ripetitore’ di logica in casa di Piero de’ Pazzi. Dopo avere seguito i tradizionali studi universitari di filosofia ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio Ficino
Nicoletta Tirinnanzi
«Poesia, bellezza, amore sono i termini in cui si rivolge tutta la teologia ficiniana, se ben si guardi oltre la tenue superficie di una fragile architettura concettuale». Questo giudizio di Eugenio Garin coglie i motivi centrali di una filosofia innervata sulla ... ...
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Filosofo (Figline Valdarno, Firenze, 1433- Careggi, Firenze, 1499).
Il platonismo a Firenze
Si ritiene che F. compisse i primi studi a Firenze e li continuasse a Pisa (1449-51), nel periodo di sospensione dello Studio fiorentino. A Firenze, dove poi riprese gli studi, ebbe come primo maestro di filosofia ... ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un patrimonio fino allora sconosciuto nella sua complessità. La sua opera più personale è la Teologia ... ...
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Francesco Tateo
Umanista e filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499), dedicò la sua opera di studioso principalmente al rinnovamento degli studi platonici e fu centro di quell'Accademia platonica, nata per impulso di Cosimo de' Medici, che sotto Lorenzo il Magnifico conobbe il suo momento di ... ...
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Nacque a Figline nel Valdarno il 19 ottobre 1433 da Diotifeci d'Agnolo di Giusto, medico, e da Alessandra di Nannoccio di Montevarchi. Della sua prima educazione letteraria nulla si sa di preciso. Secondo il suo primo biografo, Giovanni Corsi, a Firenze fu humanioribus litteris... abunde eruditus. Continuò ... ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] esse pubblicate postume e di difficile datazione) il C. dedicò alla retorica e all'insegnamento della lingua. Di rilievo il suo la "forma universale" come unico supporto dello stile, mentre brevi prontuari di scuola (forse databili ai primi anni d ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] da questa datazione è stato possibile ipotizzare che G. sia stato scelto per il baccellierato al capitolo generale di Montpellier della povertà; infatti, G. non solo cercò di imporre uno stiledi vita più austero, ma era particolarmente impegnato a ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] la datazione al '15), poemetto latino in onore di Alfonso d'Este e Isabella Gonzaga. Quest'opera è posta sotto il nome di sulla scorta dei precetti della poetica di Orazio e sull'esemplarità dello stile virgiliano.
Originale è anche la rilettura ...
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datazione
datazióne s. f. [der. di datare]. – Atto, effetto del datare, indicazione della data: d. di una lettera, di un atto pubblico; stili di datazione (v. stile); in diplomatica, la formula dei documenti che esprime gli elementi della...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...