I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] (in cui il trattamento dell’italiano, per quanto libero e originale, è pur sempre influenzato dalla lingua di che l’imitatio, è dunque l’assimilazione sistematica e profonda di uno ‘stile’ dantesco che colpisce. Se è vero che in «Lo fece senza forma ...
Leggi Tutto
Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] il rischio della mimesi di parlato, ma quelli in cui lo stile era più alto, come la cornice della raccolta. Inoltre ammetteva che del lessico tecnico. La rivoluzione, o meglio la liberazione dai canoni cruscanti, non poté dirsi allora compiuta. Ad ...
Leggi Tutto
L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] prevalentemente SOV (cioè con testa a destra) ma con ordine libero, mentre l’italiano è una lingua spiccatamente SVO (cioè con (1980), Il concetto di “tipo” in linguistica, «Lingua e stile» 3, pp. 329-335.
Simone, Raffaele (1997), Une interprétation ...
Leggi Tutto
Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] natura di vicenda in atto, la notizia deve assumere uno stile narrativo. Raccontare un fatto vero con chiarezza, evidenza, e i giochi. Brevissima l’esperienza del 1970 di Radio Sicilia Libera, «la radio dei poveri cristi» di Danilo Dolci che dà voce ...
Leggi Tutto
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] l’alleggerimento didattico delle parti normative obsolete. Devoto arrivò a inserire nelle pagine finali la descrizione dello «stile indiretto libero», mostrando di voler introdurre nella grammatica nozioni di stilistica (ma non la metrica, che invece ...
Leggi Tutto
Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] il ted. Parallelo, che era il nome di un certo stile di pullover degli anni Cinquanta del Novecento, oggi sconosciuto.
Gli italianismi diffusione di termini calcistici, per es. catenaccio, libero, tifoso. Italianismi del XX secolo non ancora ...
Leggi Tutto
ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] di Aristippo.
L. Minio-Paluello ha sottoposto il testo del Meteor. liber IV di A. ad un minuto esame comparativo con le versioni nelle quali il Minio-Paluello crede di poter agevolmente scorgere lo stile di Aristippo (Phaedo, IX, n. 1); per Gregorio ...
Leggi Tutto
Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] lo consentivano e lo richiedevano. Ma se ci si liberò dalle pastoie linguistiche di un recente e doloroso passato, nominale o verbale al secondo («Fazio show: faccia a faccia in stile Usa»). Molto frequente anche la presenza di una battuta di discorso ...
Leggi Tutto
Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] è anche un genere letterario ben più libero del trattato: non esige conclusioni dimostrative, consente del tutto? (VII, 34)
Salviati, quando riprende la parola, cambia stile e registro: all’andamento lento e pacato del filosofo segue il discorso ...
Leggi Tutto
Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] ad es., una parola trisillabica come albero /ˈalbero/ nello stile informale può essere realizzata [ˈalbro], per cui la seconda sillaba solo nucleo, occupato da una vocale, come nella sillaba tonica libera (ad es. la sillaba /ˈpa/ di pane si realizza ...
Leggi Tutto
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...