Scultore (sec. 15º). G. Vasari gli dedica una biografia dicendolo operoso a Napoli, Montecassino e soprattutto a Roma, citando come sue opere firmate opus Mini (ciborio di S. Maria Maggiore, tabernacolo [...] Vasari a Mino da Fiesole e giustificando il diverso appellativo con il periodo trascorso dallo scultore a Napoli, e le differenti qualità stilistiche (rigidità nel modellato e nella composizione) con la presenza di numerosi aiuti nella sua bottega. ...
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Poeta colombiano (n. Bogotá 1865 - m. suicida 1896); la sua lirica, in cui si avverte l'influsso di G. A. Bécquer e P. Verlaine, si evolve verso il modernismo e segna una vera rivoluzione in seno alla [...] è la sua composizione più nota, Nocturno (pubbl. nell'ed. post. delle Poesías, 1908, a cura di M. de Unamuno). Nel 1895 scrisse il romanzo De Sobremesa (pubbl. post., 1925), esempio di prosa modernista, ricco d'innovazioni stilistiche e strutturali. ...
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Poeta e romanziere inglese (Failsworth 1912 - Londra 1991). Partì da posizioni marxiste; le sue prime poesie (Poems, 1939) mostrano scopertamente l'influenza di Auden; uno stile più personale comincia [...] poetica personale. La sua opera, tuttavia, no nostante l'estrema onestà intellettuale, la ricchezza delle risorse stilistiche, la capacità di orchestrare una grande varietà di temi, rimane frammentaria. Egli tiene una posizione intermedia tra ...
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Musicista (Anversa o Malines 1516 - Parma 1565). Studiò a Vienna sotto A. Willaert, poi (1547-58) fu maestro di cappella alla corte di Ferrara. Di de R. sono state pubblicate, durante la vita dell'autore [...] la sua gloria: in essi egli esprime con singolare finezza gli spiriti musicali delle generazioni che nelle stilistiche josquiniane (v. Després, Josse, detto Josquin) accolgono nuovi sensi e nuove voci, provenienti anche da correnti popolaresche ...
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Scrittore turco (n. Rodi 1976). Francofono, figlio di diplomatici, ha studiato Letteratura alla Hacettepe Üniversitesi di Ankara e Scienze politiche presso la Université libre de Bruxelles, per poi stabilirsi [...] colti in un percorso di crescita complesso e violento, nel quale si danno già compiutamente espresse le sue cifre stilistiche: uno stile scarno e feroce che scandaglia con sensibilità e passione vite liminari e situazioni estreme, nelle quali pure ...
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Regista cinematografico bulgaro (Laribrod 1903 - Berlino Est 1963). Realizzò gran parte dei suoi film in Germania. Dopo alcune esperienze teatrali e di collaborazione cinematografica, fatte nel fervido [...] cinema weimariano, sia per l'impegno politico che dimostrava affrontando direttamente problemi sociali, sia per le proposte stilistiche improntate a teorie e tecniche brechtiane. Emigrato in seguito all'avvento del nazismo, tornò nel dopoguerra nella ...
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CERUTI, Giacomo Antonio, detto il Pitocchetto
Vittorio Caprara
Figlio di Giuseppe (Fiocco, 1966-67, p. 229, e 1968), nacque in Lombardia intorno al 1700 (Fiori, 1974).
Non si sa nulla intorno alla località [...] , pp. 348, 364 nota 4). Manca di prove concrete la supposizione (Boselli, 1954), basata sulle notevoli differenze stilistiche tra opere firmate, dell'esistenza di due pittori diversi con lo stesso nome; certo esistevano omonimi contemporanei (Bassi ...
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Mordini, Stefano. – Regista italiano (n. Marradi 1968). Ha esordito nella regia cinematografica nel 1996 con il cortometraggio I ladri, dirigendo successivamente, tra gli altri, il docufilm su A. Pazienza [...] psicologiche complesse e la costruzione di intrecci complessi e movimentati che sono tra le sue cifre stilistiche, affiancate da una vocazione all’approfondimento sociologico espressa anche nella successiva, intensa produzione documentaristica (Il ...
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Scrittore italiano (n. Torino 1962). Laureato in Economia e commercio all'univ. di Torino, dopo aver lavorato presso la casa editrice Bompiani (1989-91) è passato all'Einaudi (dal 1991) dove si occupa [...] e della metalettura. Il romanzo successivo, Padri di padri (1997) è più orientato al recupero delle modalità stilistiche canoniche tralasciando le astrazioni precedenti. Tra le altre opere: Indivisibili (2000); Il naturale disordine delle cose (2004 ...
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Agee, James
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore statunitense, nato a Knoxville (Tennessee) il 27 novembre 1909 e morto a New York il 16 maggio 1955. Romanziere e poeta, giornalista e critico, si interessò [...] della vera arte popolare, dedicandosi alla scrittura cinematografica, vista come una ricca opportunità per la ricerca di nuove linee stilistiche. Fin dalla sua prima raccolta di poesie, Permit me voyage (1934), la scrittura di A. unì infatti alla ...
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stilista
s. m. e f. [der. di stile] (pl. m. -i). – 1. Chi cura in modo particolare, e talvolta eccessivo, lo stile, gli elementi e i fattori stilistici, in letteratura, nelle arti figurative, nella musica e anche nello sport: D’Annunzio fu...
stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), medievale, rinascimentale, caratterizzate...