VENIER, Domenico
Giacomo Comiati
VENIER, Domenico. – Nacque a Venezia il 25 dicembre 1517, secondogenito di Giovanandrea Venier da San Vio, senatore e dotto mecenate, e di Foscarina Foscarini, nobildonna [...] dell’universo amoroso. Se il suo lessico è di imitazione petrarchesca (sebbene non manchino alcuni dantismi e qualche stilnovismo), gli aspetti più innovativi si manifestano nell’ambito sintattico-retorico. In una parte della sua produzione Venier ...
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CAVALCANTI, Cavalcante del
Gianni Ballistreri
Nacque a Firenze da Schiatta nella prima metà del sec. XIII. Allora i Cavalcanti, di origini borghesi e mercantili, erano ormai assurti allo status magnatizio [...] che è un’implicita palinodia del De vulgari eloquentia, in cui aveva proclamato Cino da Pistoia massimo rappresentante dello stilnovismo (II, ii, 9). D’altra parte, dopo averne riconosciuto il magistero poetico e l’affinità delle posizioni letterarie ...
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Guinizzelli (Guinizelli), Guido
Mario Marti
Non del tutto pacifica l'identificazione di questo rimatore del Duecento letterario italiano. A quella tradizionale, che lo voleva della famiglia dei Principi [...] da quello riservato ai veri poeti della nuova scuola; in definitiva, egli non entra a far parte dell'eletta schiera degli stilnovisti toscani (Cavalcanti, Lapo, Cino e D. stesso; I XIII 3), i quali per primi son riusciti ad attingere un volgare ...
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bene (sost.)
Domenico Consoli
Sul concetto di b. si era variamente pronunciato il pensiero greco, che D., se pure in modo parziale, potè conoscere attraverso il trattato ciceroniano De Finibus bonorum [...] et praedicantis pacem, adnuntiantis bonum, praedicantis salutem ".
Talora la nozione di b. rientra negli schemi linguistici dello stilnovismo, come in Rime CVI 135, dove, a proposito della confusione diffusa nel mondo circa l'amicizia, si afferma ...
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RICEVUTI, Lapo, detto Lapo Gianni
Vittorio Celotto
RICEVUTI, Lapo, detto Lapo Gianni. – Notaio fiorentino, nato probabilmente attorno agli anni Settanta del Duecento. L’Archivio di Stato di Firenze [...] stil novo, a cura di M. Marti, Firenze 1969, pp. 265-329; L. Gianni, Rime, a cura di F. Iovine, Roma 1989; Poesie dello stilnovo, a cura di M. Berisso, Milano 2006, pp. 407-443; Poeti del Dolce stil novo, a cura di D. Pirovano, Roma 2012, pp. 228 ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] sviluppo della poesia foscoliana, il più sottile che persuasivo parallelo della stagione poetica aperta dalle Odi e lo stilnovismo dantesco, l'esame delle Grazie, che proprio per la finalità esemplare si concentrava solo su alcuni frammenti) meglio ...
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sicilianismi
Ghino Ghinassi
Il linguaggio della lirica duecentesca, e non solo della lirica, fu profondamente segnato dalla koinè creata dalla prima scuola poetica italiana, la cosiddetta scuola siciliana. [...] 95; noi (: fui: sui), IX 20; e il lume (: nome: come) di If X 69, che allude a un testo capitale dello stilnovismo, la canzone Donna me prega di Guido Cavalcanti (vv. 16-19). Venisse (: desse: temesse), If I 46, richiama un caso analogo già segnalato ...
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Parodi, Ernesto Giacomo
Dante Della Terza
Filologo e critico (Genova 1862 - Firenze 1923). Le origini remote dell'interesse del Parodi per l'opera dantesca si possono ricostruire facendo ricorso ad [...] bene che quello dell'essere amato, il P. esplora la possibilità di una strumentalizzazione poetica da parte dello stilnovismo guinizzelliano e dantesco del concetto di ‛ Amor amicitiae ', il solo che gli sembri usufruibile nell'ambito dell'azione ...
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pace
Domenico Consoli
" Concordia e stabilità di rapporti " fra due stati o popoli o città o fazioni politiche, opposto a " guerra ": dimmi se Romagnuoli han pace o guerra (If XXVII 28); Cerca, misera, [...] la vostra pace ", Mille volte richiamo 7-9), Angiolieri (" non trovo con Becchina pace ", I' ho tutte le cose 3).
Lo stilnovismo dantesco accentua il senso di beatitudine e quiete spirituale spirante dalla donna, la dolcezza onesta e soave di cui il ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] -letterario, dalla metà del Quattrocento: quando nel 1476 la Raccolta Aragonese laurenziana va ancora nella direzione del recupero dello stilnovismo, a Bologna nel 1472 è stampato il canzoniere petrarchista di Giusto de’ Conti La bella mano e nello ...
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stilnovismo
s. m. [der. di stil novo]. – Modo concettuale e stilistico di poetare proprio degli stilnovisti, o di coloro che s’ispirano o si ispirarono allo stil novo.
stilnovista
s. m. e agg. [der. di stil novo] (pl. m. -i). – Appartenente al gruppo dei poeti dello stil novo; che segue concettualmente o stilisticamente la poesia di quello stile: Dante e gli altri s. chiamavano sé stessi «i fedeli d’Amore»....