La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] essa resta sempre qualcosa d’imperfetto, d’incompiuto, di contaminante rispetto alla compiutezza e perfezione dell’atto. Anche gli stoici concepirono la m. come ‘sostanza prima’, intesa però come soggetto passivo; Plotino rese ancora più esplicita la ...
Leggi Tutto
Teologo (n. forse Alessandria tra il 183 e il 185 - m. Tiro 253 o 254). Allievo di Clemente ad Alessandria, si dedicò assai giovane all'insegnamento e il vescovo Demetrio gli affidò la preparazione dei [...] la sua ampia cultura filosofica, che mostra la familiarità soprattutto con gli scrittori platonici e neoplatonici, nonché con stoici, gnostici, ecc. O. ha un concetto rigidissimo della piena, assoluta trascendenza di Dio (la "monade"): Dio personale ...
Leggi Tutto
IMMORTALITÀ (da in, prefisso negativo, e mortalità, fr. immortalité; sp. immortalidad; ted. unsterblichkeit; ingl. immortality)
Carlo MAZZANTINI
Alberto PINCHERLE
Immortalità si dice quella proprietà [...] Afrodisia, e così gl'interpreti arabi, fra i quali culmina Averroè. Tra gli alessandristi italiani P. Pomponazzi).
Dagli stoici l'immortalità fu in genere attribuita soltanto al Logos universale, concepito come il divino fuoco animatore del mondo, di ...
Leggi Tutto
VALLA, Lorenzo
Delio CANTIMORI
Lorenzo della Valle, in latino Laurentius Vallensis, detto comunemente il Valla, oriundo piacentino, nacque nel 1407 a Roma, dove morì il 1° agosto 1457. È il maggiore [...] sospeso dal V. col richiamo alla fede.
Nel De voluptate il V. espone in forma dialogica il contrasto fra la teoria stoica e quella epicurea, che per lui sono le due più importanti dottrine filosofiche dell'antichità. Il suo spirito avverso ai sistemi ...
Leggi Tutto
Astrolatria (dal gr. ἀστηρ "astro" e λατρεία "culto") vale "adorazione degli astri", cioè del sole, della luna, delle stelle, dei pianeti e delle costellazioni. Per astralismo s'intende quella concezione [...] nel momento interessante, e trae l'oroscopo. Tutto l'astralismo e specialmente l'astrologia si basa su di un dogma degli stoici, cioè sulla somiglianza e la reciproca simpatia che esiste tra l'uomo, il microcosmo, e l'universo, il macrocosmo. Anche ...
Leggi Tutto
Letteralmente, dialettica significa esercizio concreto dell'attività o funzione logica dell'uomo, procedimento concettuale, arte della conversazione, del dialogo, della discussione, e però del distinguere, [...] , che, per il Sic et non, fu denominato creatore del metodo scolastico, la dialettica è (come già per gli stoici e per Cicerone) veritatis seu falsitatis discretio. Per Giovanni di Salisbury, che si attiene al significato aristotelico, essa è una ...
Leggi Tutto
Sofista e filosofo eclettico dell'età di Adriano. Nato ad Arelate (Arles) in Provenza circa l'85 d. C., morì dopo il 143 d. C., ma prima del 176. In Marsiglia ricevette probabilmente l'educazione greca [...] esso non figuri fra i titoli conservati delle opere di F. Con argomenti attinti alla predicazione morale dei cinici e degli stoici vengono combattuti i desiderî e i rimpianti che rendono amaro l'esilio: il desiderio della patria, dei parenti e degli ...
Leggi Tutto
Sulla vita di Claudio E., che, nato a Preneste, si considerava a buon diritto romano (Var. hist., XII, 25; XIV, 45), ci dànno notizie Flavio Filostrato, suo contemporaneo (Vita soph., II, 31) e Suida. [...] Provvidenza (Περὶ προνοίας) e Sulle evidenze divine (Περὶ ϑείων ἐναργειῶν), nei quali E. si avvicinava agli stoici, mostrandosi irreducibile avversario degli epicurei. Del pari perduta è l'accusa eontro Eliogabalo (Κατηγορία τοῦ γύννιδος), composta ...
Leggi Tutto
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella [...] 'appercezione per trovare l'inizio sistematico di quelle determinazioni di significato che prevalgono nel pensiero moderno. Gli stoici si avvicinano al concetto moderno con il loro concetto di συνείδησις, organo del principio intelligente dell'anima ...
Leggi Tutto
Nato a Seminara (Reggio di Calabria) circa l'anno 1290, ordinato sacerdote nel monastero basiliano di S. Elia di Galatro, si recò in Oriente, dove risiedette a Costantinopoli e a Salonicco, acquistandosi [...] favore di questa dottrina; l'orazione in presenza di Benedetto XII, e il trattatello filosofico L'Etica secondo gli Stoici (coll. 1341-1364). Delle opere matematiche sono edite un commentario aritmetico al secondo libro di Euclide (in Euclidis Opera ...
Leggi Tutto
stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...