Grammatico e retore del 2º sec. d. C., maestro di Lucio Vero. Sappiamo che scrisse un'opera grammaticale sul dialetto attico e varie opere di teoria retorica basate sullo studio dei poemi omerici e seguendo [...] le dottrine linguistiche degli stoici. Si occupò anche di questioni letterarie, storiche, antiquarie, specialmente di Pergamo. ...
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Filologo (Gross-Fredenwalde 1859 - Vienna 1931), prof. a Rostock (1892), Vienna (1900-14 e dal 1921), Francoforte s. M. (1914-21); fece studî sulla cronologia dei dialoghi platonici, su Euripide, su Dione [...] Crisostomo, ma l'opera sua più nota è l'edizione dei frammenti degli stoici antichi (Stoicorum veterum fragmenta, 1903-05). ...
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Grammatico alessandrino di origine tracia (seconda metà del 2º sec. a. C.); fu scolaro di Aristarco, maestro a Rodi (fra i suoi discepoli fu Tirannione), e anche pittore e incisore. Si occupò di esegesi [...] passa dagli elementi primi del linguaggio ai più alti, fino a culminare nelle parti del discorso), rielabora elementi stoici insieme con elementi alessandrini: di qui la definizione della grammatica come filologia applicata e la sua suddivisione in ...
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Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] il ‘respiro’, quindi anche il soffio vitale come sottile principio materiale di vita. Da questo significato deriva l’uso nei testi stoici di πνεῦμα per indicare l’anima del mondo, concepito come materia sottilissima, causa di moto e di vita del tutto ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] le cose significate o separati da esse; c) naturali e inventati.
Il tema del rapporto tra significazione e inferenza, già trattato dagli stoici, ritorna sia in T. Hobbes sia, più tardi, in C. Wolff, mentre la filosofia empiristica di J. Locke (cui si ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, [...] il nome «è indicativo di qualcosa per convenzione al di fuori del tempo» (ἄνευ χρόνου). Si deve poi agli stoici l’elaborazione di un sistema organico delle forme temporali greche, nella quale appare anche guadagnata la distinzione tra aspetto e ...
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Disciplina linguistica che studia la storia delle parole, risalendo fino al punto della storia o della preistoria di un vocabolo ( etimo) in cui esso risulta appartenente a una famiglia di altri vocaboli. [...] l’opera dei grammatici alessandrini, che comunque pervennero spesso a risultati piuttosto arbitrari. Fra i Romani, l’indirizzo stoico e quello filologico dei grammatici alessandrini si trovarono in parte conciliati nel De lingua latina di Varrone. In ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] di Asso e a Crisippo di Soli si fa risalire la prima dottrina completa sulle cose significate o espresse (λεκτά). Gli stoici distinsero tra ciò che significa, ciò che viene significato e l’oggetto, ovvero tra l’espressione linguistica, il s. vero e ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] (sono nozioni per le quali si risale ad Aristotele e agli stoici, che parlano di λπγοϚ ἀποφαντιϰπϚ e di λεϰτπν e si richiamano linguistica va da Aristotele fino al Settecento, passando per gli stoici, i modisti, Port-Royal e Leibniz. Le due discipline ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...