Questa espressione, introdotta nella seconda metà del '700 nel linguaggio filosofico, può ricevere significati di estensione assai diversa. Presa nel senso più ristretto, designa le teorie che affermano [...] all'azione della forma, l'ordinamento finalistico governa soltanto le specie, mentre negl'individui appare la contingenza. Lo stoicismo propugna un determinismo che identifica la causa finale e l'efficiente, perché ritiene che tutte le cose e tutti ...
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SESTII, Scuola dei
Guido Calogero
Scuola filosofica, fiorita a Roma, per breve tempo, sul principio dell'era volgare. Il nome le venne dal fondatore, Quinto Sestio (nato intorno al 70 a. C.), e dal [...] era quello stoico, ma con speciale accentuazione del momento etico, del resto in conformità della generale natura dello stoicismo romano (Q. Sestio aveva lasciato la politica per la filosofia): particolarmente sottolineato era quindi anche il motivo ...
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Pseudonimo del pensatore e giornalista francese Émile-Auguste Chartier (Mortagne 1868 - Le Vésinet, Parigi, 1951). È stato uno dei più notevoli moralisti della Francia contemporanea. Di tendenze antintellettuali, [...] 1915-42). Pur richiamandosi alla tradizione razionalistica, cartesiana e spinoziana, A. si fa assertore d'una morale asistematica, tra lo stoicismo e l'anarchia: convinto che la conoscenza delle cose dev'essere sempre viva e attuale (la verità di un ...
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Vissuto al tempo di Adriano è uno degli ultimi e più notevoli rappresentanti della scuola cinica. Temperamento polemico, usò come arma principale l'umorismo, l'ironia. Suida ricorda parecchie opere di [...] alla fede pagana di Giuliano imperatore.
Questa critica aveva d'altronde carattere piuttosto antistoico: e come nello stoicismo la dottrina della mantica era strettamente connessa con quella del fato, così nella critica di E. alla dimostrazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo schema fondamentale del giusnaturalismo seicentesco è costituito da una fondazione del [...] nel fatto che mentre questa fa coincidere la legge naturale con lo stesso ordine razionale del cosmo (nello stoicismo) oppure con un’emanazione della lex divina (Tommaso), nel giusnaturalismo moderno, che prende avvio dalla riflessione del domenicano ...
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Arte
Figurazione pittorica o plastica di un concetto astratto. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, [...] poeta. All’interpretazione allegorica ricorsero molti e tra questi il filosofo cinico Antistene. Dai cinici l’a. passò allo stoicismo che ravvisò nei miti allusioni ai fenomeni della natura permeata tutta dall’elemento divino e, con Cratete di Mallo ...
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TEODICEA
Guido CALOGERO
. Termine filosofico introdotto nell'uso dal Leibniz col titolo del suo libro Essai de Théodicée sur la bonté de Dieu, la liberté de l'homme et l'origine du mal (Amsterdam 1710), [...] tale nome: per non ricordare altri esempî, il problema della teodicea è in tal senso centrale tanto nello stoicismo, che lo risolve deferendo alla provvidente saggezza della Ragione cosmica ogni accadere mondano e quindi considerando apparente ogni ...
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Prosatore greco del sec. II d. C., autore, oltreché di altri scritti non conservati ma tutti riguardanti la divinazione, di una grande opera di "spiegazione dei sogni" ('Ονειροκριτικά), in cinque libri. [...] l'istituzione del lotto mise di moda un altro modo di giovarsi dei sogni, traendone i numeri.
Bibl.: Per lo stoicismo, A. Reichardt, in Commentationes Jenenses, 1894, V, p. 111; per le connessioni con la letteratura precedente, Oder, in Susemihl ...
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Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] nobili sono capaci, additando al tempo stesso la via per la risoluzione di essi in un contemperamento dello stoicismo con motivi epicurei e anche platonici e peripatetici. Nella considerazione tradizionale, S. appartiene come filosofo alla storia ...
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VALLA, Lorenzo
Delio CANTIMORI
Lorenzo della Valle, in latino Laurentius Vallensis, detto comunemente il Valla, oriundo piacentino, nacque nel 1407 a Roma, dove morì il 1° agosto 1457. È il maggiore [...] presa. Fra le due dottrine ch'egli concepisce ancora opposte, il V. dà il primato a quella epicurea, criticando lo stoicismo di maniera, corrente nel mondo umanistico. Il fondamento di tale critica sta nella concezione del V. della natura, concepita ...
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stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico o antica stoa (3°-2° sec. a. C.), s....
stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...