Fisiologo, nato nel 1871 nel Wisconsin, si dedicò a studî di fisiologia dello stomaco. Particolarmente pregevole è il suo lavoro sui movimenti dello stomaco osservati coi raggi Röntgen dopo ingestione [...] di bismuto (Amer. Journ. of physiology, Boston 1898). I suoi studî sulla peristaltica dell'intestino pubblicati nel 1902 portarono nuova luce sulla fisiologia della digestione ...
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Oppler, Bruno
Medico tedesco (n. Breslavia - Berlino 1932). Descrisse con I. I. Boas (➔) un batterio presente nello stomaco di individui con achilia. ...
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famotidina
Farmaco antiacido, antagonista dei recettori istaminici di tipo H2 presenti sulla membrana delle cellule parietali dello stomaco; per tale azione trova impiego nel trattamento dell’ulcera [...] gastroduodenale e delle esofagiti da reflusso (➔ antiacido) ...
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brachiesofago
Malformazione congenita, compatibile con la vita, consistente nell’abnorme brevità dell’esofago, associata all’ascensione dello stomaco nel torace e all’insufficienza del cardias. Sintomo [...] caratteristico è il rigurgito di alimenti parzialmente digeriti, nella posizione orizzontale, senza le caratteristiche del vomito ...
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idropneumoperitoneo
Raccolta abnorme di liquido e di gas nel peritoneo, condizione che si verifica per perforazione dello stomaco o di un tratto intestinale. Le cause più frequenti sono perforazione [...] di ulcera gastrica o duodenale, del colon nella sede di un diverticolo, di un’ansa del tenue (per malattia cronica infiammatoria intestinale); altre cause esterne sono: ferite penetranti e traumi addominali ...
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Famiglia di Rotiferi Bdelloidei, caratterizzati dai due dischi trocali sviluppati, portati da corti peduncoli e dall’avere lo stomaco a parete molto spessa con lume ristretto. ...
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gastro-
[da γαστρο-, già usato con funzione compositiva, a sua volta derivato dal s. gr. γαστήρ «ventre», «stomaco»]. – Confisso tradizionalmente impiegato nella formazione di termini scientifici, nel [...] corso degli ultimi decenni ha ripreso vigore anche il valore semantico aggiunto di «gastronomico, relativo alla gastronomia», che si può far risalire a due dei titoli attribuiti a un componimento poetico ...
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Composto chimico usato quale H2-antagonista con lo scopo di bloccare l’azione dell’istamina sulle cellule dello stomaco. È stata introdotta in terapia per il trattamento dell’ulcera duodenale e gastrica [...] e per le esofagiti da reflusso ...
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L’atto fisiologico per cui il bolo alimentare o il sorso liquido viene sospinto dalle fauci nella faringe e poi nell’esofago, fino allo stomaco. Esso consta di tre fasi: la prima di natura volontaria (sollevamento [...] del dorso della lingua contro la volta del palato), le altre due di natura riflessa e peristaltica (contrazione coordinata dei muscoli della faringe, della laringe e dell’esofago); il velopendulo si applica ...
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stomaco
stòmaco s. m. [lat. stŏmăchus, che è dal gr. στόμαχος «gola, stomaco»] (pl. -ci o -chi). – 1. a. In anatomia e fisiologia, organo fondamentale dell’apparato digerente dei vertebrati, che interviene nella trasformazione in chimo degli...
v. tr. [der. di stomaco; cfr. il lat. stomachari «adirarsi, stizzirsi», che è dal gr. στομαχέω «essere disgustato»] (io stòmaco, tu stòmachi, ecc.). – 1. Far rivoltare lo stomaco, provocare nausea e disgusto, riferito, come soggetto, a odore...