Medico (Berna 1856 - ivi 1933), prof. (1888) di medicina interna a Berna. Dedicatosi allo studio delle malattie dello stomaco e dell'intestino, della tbc polmonare, delle malattie infettive e del sangue, [...] introdusse nella semeiotica numerosi metodi diagnostici (colazione di prova, dosaggio della glicosuria e glicemia) e costruì numerosi apparecchi, dei quali il più noto è l'emoglobinometro ...
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stomia Apertura chirurgica di un viscere, che tramite essa comunica con l’esterno. Le s. si attuano su stomaco, intestino, colon, vescica, uretere, trachea. L’indicazione al confezionamento di una s. è [...] nella maggior parte dei casi la necessità di mantenere la pervietà del viscere o di un tratto di esso impedita a causa di stenosi o di demolizioni chirurgiche che ne hanno compromesso la continuità anatomica ...
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Medicina
In patologia, neoformazione di piccole dimensioni, sessile o peduncolata, sporgente su una superficie mucosa (del naso, dello stomaco ecc.) e costituita da connettivo ricoperto da tessuto epiteliale [...] con le medesime caratteristiche delle regioni limitrofe. La loro origine è connessa a una proliferazione mucosa di varia natura (iperplastica, neoplastica ecc.).
La poliposi designa la presenza di numerosi ...
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Medico francese (Saint-Juliensur-Reyssouze 1850 - Parigi 1929); autore di importanti pubblicazioni, fra cui un trattato sulle malattie dello stomaco (1893) e lavori sulla sifilide, sul tifo, sugli empiemi, [...] sulla nevrastenia ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Medicina e farmacologia
Philippe Gignoux
Medicina e farmacologia
La medicina
È da lungo tempo riconosciuta la funzione di mediazione svolta dai Siri tra la scienza greca [...] reni, l'ira e la collera nel fegato, la paura e la falsità nella milza, l'avidità e il desiderio di cibo nello stomaco, l'amore nei polmoni, la comprensione nei reni, il pensiero nel cuore, la forza nelle braccia, il riso nel diaframma, il coraggio ...
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È il vomito di sangue. Si verifica tutte le volte in cui un vaso si rompe, per azione traumatica o per un'altra causa patologica, in quel tratto del tubo digerente che va dalla faringe allo stomaco. Le [...] sono: varici esofagee o gastriche, specialmente nella cirrosi epatica, ulceri e cancro dello stomaco. Si può avere ematemesi anche per parziale reflusso nello stomaco d'una copiosa emorragia da ulcera duodenale. Qualche volta il vomito sanguigno può ...
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stomia
Apertura chirurgica di un viscere, che tramite essa comunica con l’esterno. Le s. si attuano su: stomaco, intestino, colon, vescica, uretere, trachea. L’indicazione al confezionamento di una s. [...] è nella maggior parte dei casi la necessità di mantenere la pervietà del viscere o di un tratto di esso impedita a causa di stenosi o di demolizioni chirurgiche che ne hanno compromesso la continuità anatomica ...
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enteroptosi
Dislocamento in basso, nella cavità addominale, del tenue e del colon. Spesso associata a ptosi di altri visceri (stomaco, reni, colecisti), l’e. si manifesta con l’avvallamento della regione [...] epigastrica e con la prominenza del basso ventre per rilasciamento della parete addominale, specialmente dovuto a mancanza di sviluppo e di tono dei muscoli retti dell’addome. I disturbi soggettivi sono ...
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Alterazione a carattere degenerativo e necrobiotico del parenchima e proliferativo dello stroma di organi vari (fegato, polmone, rene, stomaco ecc.), con tendenza alla sclerosi interstiziale e alla retrazione [...] fibrosa. Il termine fu usato per la prima volta nel 1805 da R.-T.-H. Laënnec, per indicare una malattia epatica caratterizzata da uno speciale colorito giallo del parenchima.
La c. epatica consiste in ...
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gastroschisi
Malformazione congenita consistente nella fissurazione della parete addominale, dalla quale fuoriescono i visceri (solitamente l’intestino e lo stomaco). Si può fare diagnosi di g. con un’ecografia [...] in gravidanza già dal terzo mese; alla nascita i visceri fuoriescono, senza sacco peritoneale, dall’addome, solitamente a destra dell’ombelico. Si opera con successo subito dopo la nascita. L’aumento notevole ...
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stomaco
stòmaco s. m. [lat. stŏmăchus, che è dal gr. στόμαχος «gola, stomaco»] (pl. -ci o -chi). – 1. a. In anatomia e fisiologia, organo fondamentale dell’apparato digerente dei vertebrati, che interviene nella trasformazione in chimo degli...
v. tr. [der. di stomaco; cfr. il lat. stomachari «adirarsi, stizzirsi», che è dal gr. στομαχέω «essere disgustato»] (io stòmaco, tu stòmachi, ecc.). – 1. Far rivoltare lo stomaco, provocare nausea e disgusto, riferito, come soggetto, a odore...