Emissione di feci nere, per la presenza di pigmenti ematici derivanti dalle trasformazioni subite dall’emoglobina durante la permanenza nel tubo gastroenterico. Può conseguire a malattie dell’apparato [...] digerente (ulcera gastrica o duodenale, cancro dello stomaco), rottura di varici conseguenti a stasi portale, malattie emorragiche. ...
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Sarcina Genere di Batteri della famiglia Clostridiacee, di norma saprofiti, eccezionalmente patogeni: le cellule si dividono regolarmente nelle tre direzioni dello spazio originando ammassi cubici di 8 [...] o più individui; S. ventriculi si trova nello stomaco, per lo più di soggetti con achilia. ...
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di Beniamino Tesauro, Alessandro Puzziello, Stefania Masone e Pietro Francesco B.C. Addeo
Tra la fine del 20º e l'inizio del 21º sec. si sono registrati straordinari progressi in diversi settori della [...] sviluppo e la crescita di cloni cellulari residui. La IORT viene utilizzata nel trattamento di diverse neoplasie (stomaco, pancreas, retto, sarcomi, utero), soprattutto per tumori localmente avanzati, e anche nella terapia conservativa del carcinoma ...
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porta, vena
Grosso vaso addominale viscerale che rappresenta il collettore venoso finale della cosiddetta circolazione splancnica: trasporta il sangue venoso al fegato dai segmenti del tubo digerente [...] posti sotto il diaframma (dallo stomaco all’ano), dalla milza e dal pancreas.
Anatomia
La vena p. ha origine a livello delle vertebre lombari L1 e L2, dietro la testa del pancreas, dalla confluenza della vena mesenterica superiore, della vena ...
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Ordine di Mammiferi Euteri, erbivori, di taglia media o grande; il dito medio di ciascun arto è preminente sulle altre dita (v. fig.). Posseggono incisivi superiori e inferiori, canini piccoli o assenti. [...] Clavicola assente; stomaco semplice. Le forme viventi sono riunite nelle famiglie Rinocerontidi, Tapiridi ed Equidi. ...
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Chirurgo (Malta 1865 - Leeds 1936). Esercitò alla Leed's general infirmary, e fu poi prof. di clinica chirurgica nell'univ. di Leeds. Barone dal 1929. I suoi lavori riguardano la chirurgia addominale, [...] in specie dello stomaco e del duodeno (ulcera gastro-duodenale), della milza e del fegato. ...
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VIDAGO (A. T., 39-40)
Guido Ruata
Stazione idrominerale del Portogallo, nel distretto di Vila Rial. Possiede sorgenti fredde di acque bicarbonato-sodiche carboniche, più o meno mineralizzate, usate specialmente [...] per bevanda nelle affezioni dello stomaco, intestino e fegato, nella gotta e obesità, nel reumatismo e in alcune dermatosi. Ha uno stabilimento termale e varî alberghi. ...
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pésce palla Pesce (Arothron hispidus) dell'ordine Tetraodontiformi, che vive soprattutto nei mari tropicali di tutto il mondo, caratteristico per la proprietà di gonfiarsi quando è spaventato, riempiendo [...] d'acqua o di aria un'estroflessione dello stomaco; produce anche una potente neurotossina, la tetradotossina, che rappresenta un'ulteriore difesa dai predatori. ...
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enterocettore
Recettore specifico per un enterormone, o per altri stimoli interni al lume intestinale. Gli e. sono situati fra l’epitelio della mucosa gastrointestinale e la tunica muscolare. Servono [...] per attivare la motilità segmentaria dello stomaco, del tenue e del colon, e per la regolazione degli sfinteri esofago-gastrici, della papilla di Vater (che riguardano vie biliari e pancreas) e per la coordinazione fra le motilità dei vari tratti ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Frederic L. Holmes
Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Si è spesso ritenuto che la fisiologia del XVIII [...] , che le potenti pareti del ventriglio riuscivano ancora a schiacciare nella maggior parte dei casi. Per determinare la forza che uno stomaco di questo tipo è in grado di esercitare, misurò il peso che era necessario applicare al manico di un paio di ...
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stomaco
stòmaco s. m. [lat. stŏmăchus, che è dal gr. στόμαχος «gola, stomaco»] (pl. -ci o -chi). – 1. a. In anatomia e fisiologia, organo fondamentale dell’apparato digerente dei vertebrati, che interviene nella trasformazione in chimo degli...
v. tr. [der. di stomaco; cfr. il lat. stomachari «adirarsi, stizzirsi», che è dal gr. στομαχέω «essere disgustato»] (io stòmaco, tu stòmachi, ecc.). – 1. Far rivoltare lo stomaco, provocare nausea e disgusto, riferito, come soggetto, a odore...