HAUDEK, Martin
Agostino Palmerini
Radiologo, nato il 27 novembre 1880 a Vienna, dove morì il 10 maggio 1931. Si laureò a Vienna nel 1905, dove dapprima fu medico in reparti ospedalieri, poi assistente [...] radiologico del Wilhelminenspital. È autore di importanti ricerche di radiologia (sull'ulcera duodenale, sul cancro dello stomaco, sulla tubercolosi polmonare e renale, sulla misurazione radiologica del cuore, ecc.). Nel 1887 descrisse il classico ...
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Procedimento che, per mezzo di un particolare strumento ( endoscopio) munito di apparati ottici e di illuminazione che si introduce per via naturale o artificiale, consente la visione (diretta o indiretta) [...] o soggetti che non abbiano sintomi di malattia, ma che appartengano a gruppi ad alto rischio di sviluppare tumori. Nello stomaco, per es., l’e. ha condotto al riconoscimento e alla definizione di carcinomi early (confinati alla mucosa e sottomucosa ...
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Nella fisiologia della nutrizione, è la sensazione di un urgente bisogno di prendere alimenti, che non sempre corrisponde a un bisogno reale di questi, e può essere indipendente dallo stato di pienezza [...] o vacuità dello stomaco. È una di quelle sensazioni vaghe, indistinte, mal localizzate, che diconsi organiche o viscerali. In condizioni normali, costituisce il primo e più efficace stimolo (psichico) dell'attività secretiva di quelle ghiandole ...
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svuotamento
Ablazione chirurgica di organi e tessuti di una particolare cavità anatomica o di materiale patologico in genere: s. di una raccolta ascessurale, del contenuto di una cisti, ecc. ● In radiologia, [...] tempo di s., quello nel quale il mezzo di contrasto, nel corso dello studio di organi cavi (stomaco, cistifellea, intestino, uretere, ecc.), abbandona l’organo: rappresenta un indice indiretto della funzionalità di questo, sia quando è aumentato sia ...
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Chirurgo statunitense (Rochester, Minnesota, 1865 - Chicago 1939). Fondò, assieme al fratello William James (v.), nel 1915, la Mayo Foundation for medical education and research, ove insegnò chirurgia. [...] Fu chirurgo di grande abilità; i suoi lavori scientifici riguardano particolarmente la chirurgia del fegato e delle vie biliari, della tiroide, delle paratiroidi, dello stomaco e dell'intestino. ...
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Medico statunitense (n. New York 1884 - m. 1983), noto per aver descritto nel 1932 l'ileite segmentaria (o enterite regionale), detta anche, in suo onore, malattia di C.: affezione che coinvolge l'intestino [...] tenue, più spesso la porzione terminale dell'ileo, talora anche, o esclusivamente, altri tratti del canale digerente (colon, stomaco). ...
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porfimer
Farmaco utilizzato nella laserchirurgia fototermica (sotto forma di sale sodico) per l’ablazione della displasia di alto grado nei pazienti affetti da esofago di Barrett, malattia caratterizzata [...] da un’alterazione della mucosa nell’ultimo tratto dell’esofago a causa dei danni provocati dall’acido proveniente dallo stomaco. La terapia fotodinamica con p. viene eseguita con procedure endoscopiche associate con laser ed è un processo che si ...
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enterale, somministrazione
Metodica di somministrazione di sostanze nutritive (eventualmente associate a farmaci) tramite un sottile sondino naso-gastrico o una sonda per gastrostomia. Il dispositivo [...] unità di tempo, una sonda che, se naso-gastrica, fuoriesce dal naso del paziente all’esterno e all’interno arriva nello stomaco o in duodeno. In caso di gastrostomia la sonda è collegata a un dispositivo sulla cute epigastrica del paziente, che mette ...
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Emissione di feci liquide o semiliquide, che ha luogo di solito in più scariche giornaliere, o anche in un’unica evacuazione. Può essere provocata da numerose cause: errori dietetici, abnormi fermentazioni [...] , coliti e altre malattie intestinali, intossicazioni, stati neurotici o emozionali ( d. nervosa), insufficienza secretoria dello stomaco ( d. gastrogena) ecc. Le feci diarroiche possono avere caratteri organolettici diversi a seconda della causa ...
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L'aggettivo "coronario", usato in anatomia per designare formazioni allungate disposte in modo da circondare più o meno estesamente, a guisa di corona, determinati organi (vasi: cuore, labbra, stomaco, [...] placenta; legamenti: fegato; solchi, plessi nervosi: cuore, ecc.), viene riservato dalla nomenclatura anatomica di Basilea, per quanto concerne le arterie, alle sole del cuore. Benché sia di esse già traccia ...
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stomaco
stòmaco s. m. [lat. stŏmăchus, che è dal gr. στόμαχος «gola, stomaco»] (pl. -ci o -chi). – 1. a. In anatomia e fisiologia, organo fondamentale dell’apparato digerente dei vertebrati, che interviene nella trasformazione in chimo degli...
v. tr. [der. di stomaco; cfr. il lat. stomachari «adirarsi, stizzirsi», che è dal gr. στομαχέω «essere disgustato»] (io stòmaco, tu stòmachi, ecc.). – 1. Far rivoltare lo stomaco, provocare nausea e disgusto, riferito, come soggetto, a odore...