Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] forme della pittura romanica regionale, ancora bizantina ma già con accenti di toscanità.
Se 1929); E. Galli, Dove sorse il bel S. Giovanni, Firenze 1916; A. Solari, Topogr. stor. dell'Etruria, Pisa 1918-320, II, ii, p. 279; E. Masini, Le origini di ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] medievali pisani (1974) e fiorentini; G. De Angelis d'Ossat, maestro della ''scuola romana'' di storia dell'a., per i suoi contributi sulle influenze bizantine nell'a. romanica (1942) e sull'a. ravennate (1962). In questo gruppo si distingue l'opera ...
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È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] Monti a Roma (Toesca). La dipendenza dall'arte orientale e bizantina - cui si collega quella mutazione dello stile - si fa più significative sono il bacino e l'idria con la storia di Megollo Lercaro, oggi proprietà Coccapani in Modena, della metà ...
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PADOVA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Giuseppe FIOCCU
Attilio SIMIONI
Tammaro DE MARINIS
Roberto CESSI
Elio MIGLIORINI
Paola ZANCAN
Giusto ZAMPIERI
Città del Veneto, con 83.000 abitanti (secondo [...] delle violenze delle invasioni; e se il dominio bizantino fu troppo breve per lasciare tracce di un'opera Venezia 1922; id., L'Università di Padova, ivi 1922; id., Una pagina di storia dell'accademia di Padova, in Atti acc., 1921-22; P. Molmenti, Le ...
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Cristianesimo/Cristianesimi. Cattolicesimo romano. Ortodossie. Comunione anglicana. Evangelici e riformati. Le Chiese perseguitate. Bibliografia
Nei primi tre lustri del 21° sec. il profilo del c. nella [...] natura dell’islam, pur se attraverso la citazione di una fonte bizantina; liberalizzò l’uso del messale di san Pio V per gruppi quella ‘sinfonia’ fra Cremlino e patriarcato che fa parte della storia russa: fra il 1990 e il 2008 il patriarca Alessio ...
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. La storia dell'alchimia, secondo il Kopp, è la storia di un errore umano. Più che d'un errore s'avrebbe a dir d'una colpa se pensiamo a Dante che confina "nell'ultima bolgia delle diece" il condiscepolo [...] lapis philosophorum, già λίϑος τῶν ϕιλοσόϕων o λίϑος τῆς ϕιλοσοϕίας in testi bizantini del sec. III d. C.). L'alchimia aveva dunque in arabo delle stoffe e dei vetri.
Nel sec. XIII la storia dell'alchimia ricorda un nome che alcuni vogliono sia di un ...
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Pittore senese. Le prime notizie di lui, rintracciate sinora, sono del 1278 quando, come in anni successivi (1279, 1286, 1291, 1292, 1294, 1295), dipingeva a Siena forzieri e legature di libri: lavori [...] fra i dipinti senesi, si vede in un paliotto con storie del Battista (Siena, Accademia), D. ne lascia le faticose tradizioni, riuscendo a intendere con nuova freschezza i modi più eletti dell'arte bizantina e a mutarli in una maniera propria, come il ...
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Pittore fiorentino: operava nella seconda metà del sec. XIII e sino ai primi anni del Trecento. Poche notizie di lui in documenti, che lo chiamano "Cenni di Pepo, detto Cimabue": era a Roma nel 1272; a [...] personalità non soltanto perché possiede a fondo le formule bizantine, come non altri prima di lui a Firenze, Milano 1926, p. i segg. Per una più ampia trattazione: P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I, Torino 1927, p. 1003 segg.; id., La pittura ...
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Pittore. Nel 1291, già in piena maturità d'arte, eseguiva i musaici inferiori nell'abside di S. Maria in Trastevere, a Roma; nel 1308, lavorava per Carlo d'Angiò a Napoli; era ancora operoso circa il 1321 [...] , a Roma il Torriti e il C. padroneggiarono le formule bizantine ed ebbero nello stesso tempo il potere di modificarle e di . tavv. CLXIX e CLXX e tav. a colori.
Bibl.: A. Venturi, Storia dell'arte italiana, V, Milano 1907, p. 131 segg.; F. Hermanin, ...
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Nacque probabilmente in Roma tra l'810 e l'820 e vi morì verso l'878. Stretto parente di Arsenio, vescovo di Orte, personaggio eminente nella corte di Leone IV e Nicolò I, ebbe ottima educazione e fu uno [...] tanto utile in quei tempi di gravissima lotta con la chiesa bizantina. L'ultimo editore delle lettere di Nicolò (E. Perels, valore storico; molto maggiore, come raccolta di fonti per la storia dei papi Onorio I, Martino I e dell'eresia dei monoteliti ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...