Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] nel secolo e mezzo dopo l’unità d’Italia, con il progressivo diffondersi dell’italiano, ‘nuova’ lingua nazionale (➔ Risorgimento e lingua; ➔ storiadella lingua italiana) e sino ad allora lingua fondamentalmente solo scritta e degli usi letterari ...
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MANZONI, Giacomo
Fabio Zavalloni
Nacque a Lugo, in Romagna, il 24 ott. 1816 da Giambattista, proprietario terriero appartenente a una distinta famiglia dell'aristocrazia locale, e da Caterina Monti, [...] materie letterarie frequentando al contempo lezioni di matematica, tedesco ed ebraico. Emerse inoltre in tipografici torinesi del secolo XV (editi nel quarto volume della Miscellanea di storia italiana).
Ottimo linguista e filologo, il M. firmò ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] delle più ricche di termini propri per l’introduzione di vocaboli desunti da molti e svariati rami del sapere (dalla matematica Alfonso (1994), L’apporto spagnolo, portoghese e catalano, in Storiadella lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. ...
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Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storiadella civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] termini tecnici provenienti dalle più svariate discipline (matematica, geometria, architettura, meccanica, anatomia, geografia, la consultazione dei manoscritti rinascimentali di storiadella tecnica e della scienza (‹http://www.leonardodigitale.com ...
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CARENA, Giacinto
Tullio De Mauro
Nacque a Carmagnola (Torino) il 25 apr. 1778 da Francesco Paolo, medico, e da Maria Catterina Maga Gallo. Finiti gli studi primari e quelli di filosofia nel paese nativo, [...] nominato socio residente della classe fisico-matematicadella Reale Accademia delle Scienze (1810), di . 37-41; C. Trabalza, Storiadella grammatica italiana, Milano 1908, pp. 446-493; B. Migliorini, Storiadella lingua italiana, Firenze 1960, pp ...
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BIONDELLI, Bernardino
Tullio De Mauro
Nacque a Verona il 14 marzo 1804. Dopo avere insegnato matematica, storia e geografia nelle scuole di Verona e di altre città del Veneto, si stabilì nel 1839 a [...] aspetti linguistici del ragionamento matematico (Dell'insegnamento dellamatematica pura, Venezia 1827).
linguistica storica, Firenze 1957, p. 43; T. Boielli,Per una storiadella ricerca linguistica, Napoli 1965, p. 175; S. Timpanaro,Classicismo e ...
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Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] in contesti settoriali: le prime soprattutto in matematica, per delimitare espressioni letterali e numeriche; le , Laterza.
Mortara Garavelli, Bice (a cura di) (2008), Storiadella punteggiatura in Europa, Roma - Bari, Laterza.
Roncaglia, Aurelio ( ...
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ANGIOLINI, Francesco
Egidio Papa
Nacque a Piacenza il 19 maggio 1750 (1730 scrivono erroneamente vari autori, probabilmente per un iniziale errore tipografico) da un'antica famiglia di origine eugubina [...] della Sacra Scrittura, della filosofia, dellamatematica e soprattutto della letteratura e delle lingue una sua traduzione di Tucidide rimase frammentaria. Frammenti di una storiadella Compagnia di Gesù in Russia, in latino, furono trovati alla ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] sono stati rivalutati dagli studiosi dellastoriadella linguistica.
L’anno 1660, con la pubblicazione della Grammaire générale et raisonnée di , cioè dotata di modelli matematici tratti dalla teoria algebrica delle grammatiche formali. Nella teoria ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] Il concetto di c. ha assunto nella storiadella filosofia diversi significati a seconda che esso gli); ricorre invece per alcuni c. alle preposizioni.
Matematica
In statistica e calcolo delle probabilità, con il termine c. s’intende generalmente la ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...