Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] orphan;
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font-family:"Times New Roman";
mso-ansi-language:#0400;
mso-fareast-language:#0400;
Cambridge University Press.
Maraschio, Nicoletta (1993), Grafia e ortografia, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P ...
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Il rebus è un gioco enigmistico (➔ enigmistica) che propone un insieme di lettere e figure in una successione ordinata oppure nel contesto di un’illustrazione. Se sono correttamente combinate e interpretate [...] colonna che campeggia nello stemma della famiglia romana Colonna: la semplice scomposizione che mantiene dei rebus, Milano, Vallardi.
Diringer, David (1969), L’alfabeto nella storia della civiltà, Firenze, Giunti-Barbèra (1a ed. 1937).
Freud, Sigmund ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] sotto il patrocinio del comune di Roma, Roma, Società Filologica Romana, 5 voll., vol. 5º/1 (Valle dell’Aniene. . 22-34.
Mattesini, Enzo (2002), L’Umbria, in I dialetti italiani. Storia, struttura, uso, a cura di M. Cortelazzo et al., Torino, UTET, pp ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] di diverse esperienze scrittorie: semionciale, corsiva romana, vari tipi di precaroline, alcune scritture resa dei nessi particolarmente oscillanti. Un personaggio chiave nella storia della grafia italiana è il tipografo veneziano Aldo Manuzio ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] Giovanna (20092), L’italiano in tavola, in Lingua e identità. Una storia sociale dell’italiano, a cura di P. Trifone, Roma, Carocci, pp di P. D’Achille & E. Caffarelli, Roma, Società Editrice Romana, pp. 89-104 (poi in Ead., L’italiano che cambia. ...
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Popolazione che in origine occupava l’omonima regione (Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale. Era questo l’unico tratto della costa del Vicino Oriente ben dotato di porti, e stretto [...] di esercitare qualsiasi ruolo autonomo nel Mediterraneo, fino a essere inclusa nella provincia romana di Syria (costituita nel 64 a.C.).
Se la Fenicia non ebbe una storia illustre, presto soggiogata politicamente dai più potenti imperi d’Oriente, l ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:"Times New Roman";
mso-ansi-language:#0400;
mso-fareast-language:#0400;
mso - Bari, Laterza.
Maraschio, Nicoletta (1993), Grafia e ortografia, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. ...
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Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] bergamasca o bresciana, diofà e bon piemontese, ahò romana, ciò veneta, dè livornese o pisana, ecc.
pp. 225-257.
Berretta, Monica (1994), Il parlato italiano contemporaneo, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] in seguito alla diffusione di parole di area romana che denotano comportamenti abituali perlopiù marginali o «Linguistics» 24, pp. 519-548.
Fanfani, Massimo L. (1985), Storia e funzioni del suffisso -aiolo: su crisaiolo e termini analoghi (I-III), ...
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Avverbi di maniera (detti anche di modo o qualificativi) è la denominazione tradizionale di una vasta categoria di ➔ avverbi che esprimono il modo o la maniera in cui ha luogo l’evento indicato dal predicato, [...] carlona, alla chetichella, alla cieca, alla follia, alla romana, alla sans façon, alla svelta, alla lettera. Locuzione Sgroi, Salvatore C. (2004), “Morfologi, vi esorto alla storia!” Pseudo-eccezioni nelle regole di formazione degli avverbi in -mente ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...