VLAD, Roman
Leonardo Pinzauti
Compositore, pianista e critico musicale italiano, nato a Cernăuti (odierna Cernovtzy, Ucraina) il 29 dicembre 1919. Dopo aver compiuto gli studi classici ed essersi diplomato [...] sfida di F. Rosi.
Molto importante la sua attività di saggista, dedicata in prevalenza alla dodecafonia e a Stravinskij. Si ricordano, in particolare, i volumi Modernità e tradizione nella musica contemporanea (Torino 1955), Storia della dodecafonia ...
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Gazzelloni, Severino
Federico Pirani
Flautista italiano, nato a Roccasecca (Frosinone) il 5 gennaio 1919, morto a Cassino il 21 novembre 1992. Iniziò lo studio del flauto all'età di sette anni con G. [...] tenuti a Siena all'Accademia chigiana (dal 1966), a Helsinki (Accademia Sibelius), a Colonia e a Darlington. Apprezzato da Stravinskij che lo cita nelle sue memorie, G. affrontò un repertorio molto ampio, da Bach al jazz, lasciando, fra le ...
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Antheil, George (propr. Georg Johann Carl)
Lorenzo Dorelli
Compositore statunitense, nato a Trenton (New Jersey) l'8 luglio 1900 da padre polacco e morto a New York il 12 febbraio 1959. Con il Ballet [...] Nel 1922 intraprese la carriera di pianista, che lo portò in Europa e a stabilirsi a Berlino, città in cui conobbe I. Stravinskij che nel 1923 seguì a Parigi dove i suoi primi concerti pianistici, accolti da tumulti, gli valsero ben presto la fama di ...
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Organista, pianista e compositore francese (Angers 1930 - Parigi 2019). Entrato al Conservatorio di Parigi all’età di quindici anni, studiò organo con Marcel Dupré e composizione con altri due organisti [...] , ma anche all’assidua opera di trascrizione di brani di altri autori (famose le sue versioni delle danze da Petruška di Igor Stravinskij e dei Quadri da un’esposizione di Modest Musorgskij). Ha il merito di aver favorito l’impiego dell’organo al di ...
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SAUGUET, Henri
Alberto PIRONTI
Musicista, nato a Bordeaux il 18 maggio 1901. Studiò con Joseph Canteloube e Charles Koechlin. Entrato nella cerchia di Erik Satie, fece parte della cosiddetta École d'Arcueil, [...] , sebbene fortemente antiaccademico", come egli stesso si è definito, è compositore dalla scrittura scorrevole ed elegante, sensibile all'influenza di Satie e dello Stravinskij neoclassico. Ha collaborato come critico musicale a giornali e riviste. ...
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MALIPIERO, Riccardo
Virgilio Bernardoni
Nacque a Milano il 24 luglio 1914, figlio del violoncellista Riccardo e di Maria Pezzutti. Compì studi musicali di pianoforte, diplomandosi al conservatorio di [...] una parte a C. Debussy di Fêtes e al Bolero di M. Ravel, dall'altra al neoclassicismo di A. Casella e I. Stravinskij. In seguito il M. ripudiò i lavori scritti prima del 1938 (l'anno della prima esecuzione pubblica di una sua composizione, Musica n ...
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Arte e letteratura
In ambito artistico e letterario si designano a. storiche i movimenti e gruppi sorti alla fine del 19° sec. e affermati nei primi decenni del 20°: simbolismo, fauvismo, cubismo, futurismo, [...] con A. Schönberg, A. Berg e A. Webern; la liberazione del ritmo trovò soluzioni avanzatissime con I. Stravinskij, mentre altri compositori, come B. Bartók, attinsero nuovi schemi ritmici direttamente dal patrimonio popolare; figure isolate, come ...
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FERRANTI, Giuseppe
Emanuele Carlo Mongiovì
Nacque a Piacenza il 29 giugno 1888 da Gaetano e da Maria Teresa Montanarini.
La vita e l'opera di questo compositore restano in gran parte sconosciute. Molto [...] continuamente al pubblico le opere degli artisti più rappresentativi del momento (C. Debussy, M. Ravel, A. Schoenberg e I. Stravinskij). Presto però il F. si chiuse in appartato isolamento, pur continuando a comporre musica di tutti i generi. Fece ...
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LABROCA, Mario
Johannes Streicher
Nacque il 23 nov. 1896 a Roma da Nicola e da Albina Pastina. Dopo gli studi classici e la partecipazione alla prima guerra mondiale divenne allievo di O. Respighi e [...] , che si adoperò per la diffusione della musica contemporanea in Italia, presentando prime esecuzioni di opere di B. Bartók, I. Stravinskij e P. Hindemith, e il Pierrot lunaire di A. Schönberg, diretto dall'autore in una memorabile tournée nel 1924 ...
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Lutoławski, Witold
Marta Tedeschini Lalli
Compositore polacco, nato a Varsavia il 25 gennaio 1913, morto ivi il 7 febbraio 1994. Studiò al conservatorio di Varsavia, dove fu allievo di J. Lefeld per [...] segno del lavoro di raccolta e rielaborazione di brani popolari, così come del riferimento privilegiato all'opera di Bartók, Stravinskij, Ravel, Prokof´ev. Oltre alla prima Sinfonia, a questa fase risalgono l'Ouverture per archi (1949, con citazioni ...
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strumentazione
strumentazióne (raro istrumentazióne) s. f. [der. di strumentare e, nel sign. 2, di strumento]. – 1. In musica, l’arte e la pratica di distribuire le parti tra i varî strumenti in una composizione, e il modo stesso di scegliere...