CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] concludendo con la lode della "unisonanza non più in Terra udita / onde crediam cento strumenti un solo" (Rime …, [1736], in G. B. Zappi, E. Manfredi, C circa), ecc.
L'immensa quantità di questi derivati, quale non si vide forse scaturire dall'opera ...
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COLOMBO, Giuseppe
Rita Cambria
Nacque a Milano il 3 dic. 1836 da Carlo, artigiano orafo, e Giacomina Perducchi, ex sarta, che dovettero raggiungere un certo benessere se dal 1845 poté frequentare il [...] di cinematica (con esempi sulle applicazioni all'orologeria e agli strumenti di precisione e di misura) a lezioni sulle ferrovie dal C. presieduta, o la riforma della legge sulle derivazioni e gli usi delle acque pubbliche, di cui sollecitò la ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] a pagamento. Anche un'attività tipica, la produzione di strumenti e congegni, fu dovuta sia a interessi tecnici sia lavorò sui periodi dei Medicei, per trarne efemeridi da cui derivare misure di longitudine approssimate a 1/2 minuto di grado. ...
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GOLGI, Camillo
Guido Cimino
Terzogenito di quattro figli, nacque a Corteno (dal 1956 Corteno Golgi), nel Bresciano, il 7 luglio 1843. Il padre Alessandro, che aveva sposato la cugina Carolina Golgi, [...] 1873, il G. si trovò dunque a disporre di un potente strumento d'indagine e davanti a sé un enorme campo da esplorare; ultime condotte con il metodo di Cajal dell'argento ridotto (derivato dalla "reazione nera"). Nel 1905 moriva Kölliker, ponendo ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] pensiero del C.: questi programmò solo l'uso pratico immediato che poteva ricavare da certi strumenti critici e il potere, ancora, che poteva derivargliene.
Opere: Riassumiamo le notizie sulle opere del C., citate nel corso della trattazione: Giunte ...
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BENEDUCE, Alberto
Franco Bonelli
Nato a Caserta il 29 marzo 1877 da una famiglia di modeste condizioni, studiò discipline matematiche a Napoli, laureandosi nel 1902; nel 1904 entrò negli uffici del [...] nelle principali società. Da uno di questi tentativi derivarono quelle circostanze che permisero al B. di assumere la L'Istituto (d. 1. 23 genn. 1933, n. 5) fu lo strumento che servì per un vero e proprio risanamento bancario, e gettò le premesse di ...
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PERUZZI, Baldassarre
Alessandro Angelini
Mauro Mussolin
PERUZZI, Baldassarre. – Figlio di Giovanni di Silvestro, tessitore oriundo di Volterra, fu battezzato a Siena il 7 marzo 1481.
Nella biografia [...] crociera e colonne libere angolari, secondo uno schema derivato dal sepolcro romano dei Cerceni.
Sempre a Bologna come scrisse Vasari, «con soffietti, mantici, bocce, ed altri strumenti da stillare, gli fanno un serviziale per farlo andar del corpo ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] e per l'acquisizione degli strumenti linguistici necessari a realizzarla. Nonostante di personaggi e scene di vita borghese in una commedia inedita del C., la "Fraudiphila", derivata dal "Decameron" (VII, 7), in Studi sul Boccaccio, XI (1979), pp. ...
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] della guerra, offre un originale ripensamento di sollecitazioni e motivi derivati da La ribellione delle masse di J. Ortega y Gasset corso degli anni ricorrendo, di volta in volta, agli strumenti "tecnici" più vari: disegni, poesie, racconti orali, ...
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CASTIGLIONI, Niccolò
Alfonso Alberti
Niccolò Castiglioni fu Compositore dalle caratteristiche del tutto atipiche; il suo singolarissimo mondo di immagini e il linguaggio musicale privo di pregiudizi [...] forma particolarmente ibrida). Il rapporto fra tratti linguistici derivati da composizione con dodici note e serialità e Missa brevis (1993) per coro misto a quattro voci e sei strumenti (ma anche in una seconda versione con il solo organo, « ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
collimatore
collimatóre s. m. [der. di collimare]. – 1. In generale, qualsiasi strumento (diottra, cannocchiale con reticolo) atto a individuare una visuale (linea di collimazione); particolari collimatori sono usati nel tiro aereo per determinare...