MONTANARI, Geminiano
Ivano Dal Prete
– Nacque a Modena il 1° giugno 1633 da Giovanni e da Margherita Zanasi. La famiglia non risulta particolarmente cospicua, ma il M. ottenne nel 1659 di farla iscrivere [...] impiegava cannocchiali anziché mire a visuale libera come nei contemporanei strumenti di J. Hevelius. Facevano parte della dotazione anche un di Correr (1694) mise a nudo i limiti derivanti dalla mancanza di un supporto istituzionale: un secolo dopo ...
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CONTINI, Gianfranco
Paola Italia
Nacque a Domodossola il 4 gennaio 1912 da Riccardo (nato a Chiari, provincia di Brescia), impiegato ferroviario, e da Maria Cernuscoli (nata a Rivolta d’Adda, in provincia [...] è sui Canti di Leopardi che il metodo affinò i suoi strumenti scientifici, innestando, su una tradizione di studi già fiorente lingua, 1525) e stilistica dal petrarchismo e dai suoi derivati (fino dentro l’Arcadia), dall’altro il plurilinguismo ...
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NATTA, Giulio
Italo Pasquon
NATTA, Giulio. – Nacque a Porto Maurizio (Imperia) il 26 febbraio 1903, figlio unico di Francesco Maria, magistrato, e di Elena Crespi.
Il padre proveniva da una famiglia [...] carbone condotta con ossigeno e per la preparazione di derivati chimici a partire da prodotti di origine vegetale. La modo dava ai giovani allievi la formazione e gli strumenti necessari per affrontare le molteplici attività dell’industria chimica ...
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MERCADANTE, Saverio (
Giuseppe Saverio Raffaele). –
Carlida Steffan
Non si conoscono con esattezza luogo e data di nascita del M., figlio illegittimo del nobile Giuseppe Orazio Mercadante e di Rosa [...] conservatorio napoletano. Qui ebbe modo di esperire diversi strumenti (violoncello, fagotto, flauto) e studiò violino Leonora (Napoli, teatro Nuovo, 1844) versi di M. D’Arienzo, derivati dalla ballata di G.A. Bürger.
Meno di una decina sono i titoli ...
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MAYR, Johann Simon
Paolo Russo
MAYR (Maier, Majer, Mayer), Johann Simon (Giovanni Simone). – Nacque il 14 giugno 1763 a Mendorf (vicino a Ingolstadt in Baviera) da Joseph e Maria Anna Prantmayer e fu [...] di Ratisbona. Studiò anche viola, tanto da eleggerla a suo strumento prediletto; suonava l’organo nella chiesa di St. Moritz e ’Oltralpe, tedeschi soprattutto, ma anche francesi, magari derivati da quegli autori italiani come Salieri e Cherubini che ...
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GARDINI, Raul
Franco Amatori
Nacque a Ravenna il 7 giugno 1933 da Ivan e Bruna Piazza.
I nonni materni gestivano una fonderia di ghisa e bronzo, mentre i Gardini possedevano diverse centinaia di ettari [...] ancora fragile, poiché erano tuttora assenti diversi strumenti normativi tipici di un capitalismo maturo, come migliore della Montedison, poiché le produzioni di polipropilene, i derivati del fluoro e la farmaceutica non entrarono a far parte dell ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] arte dell'analisi e della comprensione) è, nell'ottica del D., strumento di governo e di potere: il fine è quello di persuadere un quella tragica (da cui il comico e l'epico deriverebbero per contiguità). Negli stessi anni di questa querelle il D ...
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RICAMATORE, Giovanni, detto Giovanni da Udine
Caterina Furlan
RICAMATORE, Giovanni, detto Giovanni da Udine. – Nacque a Udine il 27 ottobre 1487 da Francesco e da Elena di Zinano di Ribis (Udine, Biblioteca [...] si dovrebbe individuare nell’organetto portativo e negli strumenti musicali presenti nella pala di S. Cecilia (Bologna agli Uffizi. Altrettanto possiamo dire per gli stucchi che, derivati da bassorilievi ellenistici e romani, monete e impronte di ...
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CASTELLI, Benedetto (al secolo, Antonio)
Augusto De Ferrari
Appartenente ad un ramo bresciano della nobile famiglia Castelli, nacque a Brescia o in un comune limitrofo (Trenzano o Botticino Sera, dove [...] che i guai della laguna derivavano dalla deviazione dei fiumi e che guai maggiori sarebbero derivati dalla progettata deviazione di altri retina dell’occhio, l’uso di diaframmi per gli strumenti ottici e altre osservazioni sulla vista e sui colori, ...
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NARDO di Cione
Daniela Parenti
NARDO di Cione. – Nacque a Firenze intorno al 1320. Ebbe tre fratelli, anch’essi impegnati nelle arti: Andrea detto l’Orcagna, Matteo e Jacopo.
Il nome di Nardo compare [...] il nome del maestro era Bernardo; da ciò sono derivati equivoci attributivi dovuti all’omonimia con il pittore Bernardo non ha tuttavia evidenziato l’impiego di punzoni condivisi, strumenti di solito ricorrenti all’interno di uno stesso atelier ( ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
collimatore
collimatóre s. m. [der. di collimare]. – 1. In generale, qualsiasi strumento (diottra, cannocchiale con reticolo) atto a individuare una visuale (linea di collimazione); particolari collimatori sono usati nel tiro aereo per determinare...