Teologo anglicano (Pusey, Oxford, 1800 - Ascot Priory, Berkshire, 1882). Studiò a Oxford e, fellow dell'Oriel College, si unì in amicizia con J. H. Newman e J. Keble; frequentò poi varie università tedesche [...] Chiesa anglicana con la romana, come argomentato nei tre opuscoli in forma di lettera, dal titolo Eirenikon, indirizzati il primo a J. Keble (1865), gli altri due a J. H. Newman (1869). È autore di numerosi studîbiblici e di storia della teologia. ...
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Dottore della Chiesa latina (Stridone, nei pressi di Aquileia, 347 circa - Betlemme 419); di un'agiata famiglia cristiana, Girolamo venne a Roma giovanissimo, con l'amico Bonoso, per compiervi eccellenti [...] quest'opera è nato il Psalterium Romanum (il Gallicanum sarà preparato dallo stesso G. in seguito). Non solo gli studîbiblici tengono impegnato G.: sull'Aventino, nella casa di Marcella, egli riunisce attorno a sé nobili matrone delle quali è guida ...
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Filosofo, medico e riformatore religioso (Vilanova de Sixena, Aragona, 1511 - Ginevra 1553). Studente di diritto a Tolosa, si volse ben presto agli studîbiblici, patristici e filosofici, venendo così [...] larghissima fama). Nel 1537 era a Parigi, con l'amico Sinforiano Champer (Campeggio): qui acquistò celebrità con i suoi studî di medicina (negò l'esistenza dei pori di comunicazione interventricolari del cuore e forse ebbe una nozione esatta della ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] di Clemente V, delle prime cattedre di lingua araba, ebraica e caldaica (aramaico biblico) nelle università di Roma, Parigi, Oxford, Bologna e Salamanca. Gli studibiblici e arabi continuarono a essere coltivati in sussidio della teologia e delle ...
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Teologo biblista (Dieppe 1638 - ivi 1712). Oratoriano (1659; uscì poi dall'ordine per rientravi nel 1662, dopo aver ottenuto l'autorizzazione a coltivare gli studîbiblici), fu per un certo tempo prof. [...] Testamento dalla Vulgata (1704), arricchita dall'illustrazione di parole e di cose. Nella sua vasta produzione, e soprattutto negli studî del testo del Vecchio Testamento, S. mostra una competenza unica per il suo tempo: egli esamina il testo da un ...
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Storico della Chiesa ed esegeta (Königsberg 1666 - Oxford 1711). Fu educato nell'ambiente ecclesiastico del Brandeburgo, aperto alle correnti irenistiche diffuse in quegli anni in tutta l'Europa. Sotto [...] Königsberg, dove insegnava storia ecclesiastica, passò nel 1697 in Inghilterra, dove aderì alla chiesa episcopale, dedicandosi agli studîbiblici e patristici. Nel 1698-1700 pubblicò uno Spicilegium dei Padri e degli eretici dei primi tre secoli, poi ...
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Esegeta biblico e orientalista (Bastida de' Dossi 1875 - Roma 1965), dal 1892 nella Compagnia di Gesù; si diede agli studîbiblici e orientalistici nell'univ. di S. Giuseppe a Beirut e nel Pontificio istituto [...] prof. di esegesi dall'Antico Testamento nello stesso istituto; dal 1929 consultore della Pontificia commissione biblica. Ha pubblicato numerosissimi studî di esegesi biblica e versioni dei libri dell'Antico Testamento. Tra le sue opere: Un commento a ...
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Critico e scrittore polacco (Sambor, Leopoli, 1913 - Varsavia 1989). Sostenitore delle tendenze d'avanguardia e fine interprete delle poetiche del Novecento, fautore di una critica militante lontana da [...] autobiografico (Śmierć liberała "Morte di un liberale", 1947; Zapiski z martwego miasta "Appunti da una città morta", 1962; Byłem "Fui", post., 1991) rivela le radici profondamente ebraiche della sua formazione. Si dedicò anche a studîbiblici. ...
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Assiriologo francese (Armentières 1881 - Roquebrune 1966), domenicano, già direttore e prof. dell'École biblique et archéologique française di Gerusalemme (1905-31), poi prof. alla Sorbona (1933-51) e [...] (1910; nuova ed. 1945), La religion des Hébreux nomades (1937), L'Ancien Testament (2 voll., 1956-59) nella collezione della Pléiade. I suoi studîbiblici e orientali sono raccolti nel volume Recueil Édouard Dhorme (1952). Ha pubblicato inoltre uno ...
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Teologo protestante (Montbéliard 1541 - Heidelberg 1602), figlio di Pietro (1519-1573), che aveva predicato le dottrine riformate nella contea di Montbéliard; dal 1586 professore di Nuovo Testamento all'università [...] cattolici e protestanti. Il figlio Paul (Montargis 1572 - Heidelberg 1634) fu predicatore a Frankenthal (1600), parroco (1608) e professore di dogmatica (1613) a Heidelberg, di teologia a Hanau (1622); autore di studîbiblici e di filologia classica. ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
glossa1
glòssa1 (ant. glòṡa) s. f. [dal lat. glossa e glosa, gr. γλῶσσα, propr. «lingua; vocabolo che ha bisogno di spiegazione»]. – 1. Termine che indicò in origine, presso i Greci, le locuzioni arcaiche, dialettali, o comunque rare, in quanto...