GUICCIARDINI, Francesco
Federico Chabod
Francesco di Piero di Iacopo Guicciardini e di Simona di Buongianni Gianfigliazzi nacque a Firenze il 6 marzo 1483. Era il terzogenito di una famiglia numerosa [...] ebbero corruttela alcuna, non alcuna leggerezza, non perdita di tempo".
Studiò prima latino, un po' di greco, di filosofia e di di un intreccio generale di eventi, i fatti del Napoletano o di Venezia vennero seguiti nelle loro ripercussioni a Firenze ...
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SIGILLO (lat. sigillum, dimin. di signum, anche signaculum; gr. αϕραγίς, donde "sfragistica", lo studio sistematico dei sigilli)
Cesare MANARESI
Goffredo BENDINELLI
Cesare MANARESI
Filippo ROSSI
Goffredo [...] dei sigilli imperiali per tre secoli ancora. In Italia i sigilli più antichi sono quelli di piombo del ducato napoletano (sec. VII-VIII) recanti solamente delle iscrizioni e dei monogrammi di carattere bizantino: in Inghilterra il primo sigillo ...
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TERREMOTO
Giovanni Battista Alfano
. I terremoti sono vibrazioni rapide, elastiche, di porzione più o meno limitata, degli strati terrestri per effetto di un urto improvviso avvenuto nello spessore [...] causa principale di tante vittime umane, è nato uno studio speciale in sismologia sulle norme con cui si debbono la distruzione di Pompei, Ercolano e Stabia; nonché quelli del Napoletano dell'anno 1631 per il ridestarsi del Vesuvio il 16 dicembre ...
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S'indica così un involucro racchiudente un volume di gas, il cui peso specifico sia minore di quello dell'aria. Infatti, perché l'aerostato si sollevi o si soffermi nell'aria ad una certa quota, è necessario [...] di un pallone a gas rarefatto, senza però procedere ad esperienze pratiche. Nel 1782 Tiberio Cavallo, napoletano, professore nella Società Reale di Londra, studiò il modo di applicare l'idrogeno (scoperto, a quanto pare, nel 1766 dal fisico Cavendish ...
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. La grandiosa figura del massimo architetto della Rinascenza, di colui che fu giustamente chiamato il rinnovatore dell'architettura italiana e "il più grande inventore di nuove idee architettoniche che [...] chiostro della Pace fatto eseguire nel 1504 dal napoletano cardinal Carafa, arcivescovo ostiense, e condotto, ", persegue fino all'ultimo giorno la sua visione d'arte e studia e prova, come se la sua opera dovesse continuare indefinitamente.
Quasi ...
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PAPATO
Pietro Pisani
. È la dignità pontificale del vescovo di Roma in quanto vescovo dei vescovi (episcopus episcoporum), ossia l'ufficio del romano pontefice come capo supremo della Chiesa; in significato [...] l'Italia, Milano 1901; G. Castellari, La S. Sede. Studio sull'evoluz. storica e le condizioni giuridiche del rom. pontefice, ivi (1409-1410); 207. Giovanni XXII o XXIII o XXIV, napoletano, Baldassare Cossa (1410, cessò dal pontificare 29 maggio 1415, ...
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SISTEMA DELL'ARTE
Stefania Zuliani
SISTEMA DELL’ARTE. – Il curatore. Il collezionismo. Gli altri aspetti del sistema dell’arte. I premi. Le residenze d’artista. Le fondazioni. Le riviste. Bibliografia. [...] Promossa all’indomani del sisma del 1980 dal gallerista napoletano Lucio Amelio, il quale, attraverso il lavoro di , ma tutte le differenti fasi (cfr. S. Zuliani, Post-studio? Produzione ed esposizione dell’opera nel global art world, in Atelier ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] si veda Renan, Averroès, pp. 302-315.
Bibl.: Gli studî complessivi su Averroè sono tutti basati soltanto su una parte delle della Fisica. Averroista anche più spinto fu Marc'Antonio Zimara, napoletano, che insegnò a Napoli e a Padova, al quale si ...
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È uno strumento ottico da usarsi per l'osservazione di oggetti a grande distanza, i quali, in conseguenza della loro lontananza, all'osservazione a occhio nudo apparirebbero sotto un angolo troppo piccolo, [...] da Descartes nel 1637, legge che doveva aprire la via allo studio teorico dei sistemi ottici, sembra si conoscessero fino dal sec. di altri gesuiti c'inducano a credere che il napoletano Francesco Fontana (1580-1656) ne avesse già costruiti fino ...
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È il complesso delle attribuzioni degli organi delle persone giuridiche pubbliche, considerati sia isolatamente che in gruppo. Questa nozione si contrappone a quella di diritto subiettivo. I diritti subiettivi [...] Ancora della competenza territoriale nell'omicidio consumato, in Foro penale napoletano, 1927, p. 67; F. De Luca, Appellabilità o competenza per valore studia il modo di determinare il valore d'una causa e questo studio comprende due problemi ...
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non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...
monitore1
monitóre1 s. m. [dal lat. monĭtor -oris, der. di monere «ammonire, avvisare»; nel sign. 3, per influenza dell’ingl. monitor]. – 1. (f. -trice) a. ant. Ammonitore. b. L’istruttore ginnico che col gesto e la voce, opportunamente ampliata...