Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] dei toponimi detti prediali o fondiari, che derivano da un nome personale latino (in genere corrispondente al gentilizio) con vari suffissi, specialmente -anus. Così un nome di luogo come Mariano o Marano (a seconda dell’evoluzione fonetica) ha all ...
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PALEOASIATICI
George MONTANDON
Gioacchino SERA
Carlo TAGLIAVINI
. I Paleoasiatici sono gli elementi sopravvissuti delle antiche popolazioni dell'Asia nord-orientale. Secondo una recente proposta [...] genealogica dei pronomi e dei primi cinque numerali salta agli occhi. Le concordanze morfologiche fra le tre lingue sono strettissime; il suffisso del plurale nel ciukcio è -t (p. es. lilét "occhi"), a cui corrisponde il -t che f0rma il duale nel ...
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Popolazione abitante nella sua grandissima maggioranza l'orlo settentrionale dell'America, il cui nome deriva da una parola spregiativa usata dai loro vicini Algonchini (in cree, Wiyaskimowok "mangiatore [...] In tal modo quasi ogni parola eschimo corrisponde a sei o sette di una qualsiasi lingua europea. Un sistema grandioso di suffissi che si uniscono alle parole supplisce a tutte le norme sintattiche. La coniugazione di un verbo regolare, per es., porta ...
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LIGURI
Benvenuto Terracini
. Popolazione dell'Europa antica, che, in età storica, ci appare stanziata sulla costa tirrenica da Marsiglia a Luni, lungo l'arco dell'Appennino settentrionale, e sull'uno [...] (Lebrie-melum, Leuco-mellus), meno frequenti in nomi di persona (lep. Latumaros), dove si preferisce la derivazione con suffissi che spesso hanno chiaro valore patronimico. Frequenti le oscillazioni fra consonante sorda e sonora, fra -d- e -ù- (Sent ...
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ipocoristici, nomi
Ghino Ghinassi
I nomi i., cioè le forme antroponimiche alterate per accorciamento o per aggiunta di suffisso (es. Gianni da Giovanni, Brunetto da Bruno, ecc.) sono piuttosto diffusi [...] , è limitato a qualche cognome: Guglielmo Aldobrandesco (Pg XI 59), Filippeschi (Pg VI 107). E ormai pressoché improduttivo è il suffisso germanico -́iz(z)o: in D. ricorre nei settentrionali Opizzo (If XII 111), Cunizza (Pd IX 32), e, interamente ...
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Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] legame storico, i gruppi (A) e (α), si intrecciano a causa dei nomi di genere comune in -a o terminanti con i suffissi -iatra, -ista, -cida, che al plurale distinguono il maschile, uscente in -i, dal femminile, uscente in -e (collega → m. colleghi, f ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] espressione melanzana alla parmigiana alla forma ellittica parmigiana);
(f) nome o aggettivo semplice + determinante o suffisso (parmacotto, galbanino, parmella).
Termini gastronomici o connessi con l’alimentazione sono anche presenti nell’onomastica ...
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Nell’italiano attuale, come in altre lingue moderne di cultura, il ➔ genere femminile e il genere maschile non sono rappresentati in eguale misura tra i nomi d’agente correnti (➔ agente, nomi di). In tempi [...] , come guardia e sentinella, non risulta ci siano proposte di versioni in -o (*guardio, *sentinello).
Alcuni suffissi ricorrenti nei nomi di professione permettono solitamente soluzioni facilmente accettate: tra questi, i più antichi -aio (fornaio ...
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ossiacidi
Andrea Ciccioli
Composti chimici inorganici contenenti almeno un atomo di ossigeno e un atomo di idrogeno dotato di proprietà acide (cioè con tendenza a essere ceduto come protone H+). Secondo [...] acido (l’acido risulta perciò diprotico, non triprotico). La denominazione tradizionale degli ossiacidi fa uso di prefissi e suffissi (ipo-, -oso, -ico, per-) che servono a distinguere i diversi ossiacidi di uno stesso elemento in base al ...
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internalizzare
v. tr. Far passare nella sfera di gestione di un ente pubblico o di un’azienda funzioni o servizi precedentemente svolti da imprese esterne.
• L’amministratore delegato del colosso franco-olandese, [...] . (Mauro Evangelisti e Fabio Rossi, Messaggero, 5 ottobre 2016, p. 7, Primo Piano).
- Derivato dall’agg. interno con l’aggiunta dei suffissi -(i)ale e -izzare.
- Già attestato nella Repubblica del 3 giugno 1992, p. 14, Commenti (Giorgio Ruffolo). ...
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suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...
suffissazione
suffissazióne s. f. [der. di suffissare]. – Il fatto, il modo di aggiungere un suffisso a una parola, dando così luogo a una nuova unità lessicale.