Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] affisso o confisso a una base nota: per citare poche modalità, si pensi agli aggettivi derivabili da un nome proprio mediante i suffissi -iano o -esco, ai nomi desumibili dallo stesso nome con l’aggiunta di -ismo o -erìa o del suffissoide -(o)logìa ...
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Tabasaràn (russo Tabasarany o Tabasarancy) Popolazione del gruppo nord-orientale dei Caucasici, abitante nella valle del Rubas-čai nel Dagestan.
La lingua dei T. appartiene al gruppo samurico o curino [...] struttura morfologica: la declinazione comprende infatti ben 52 casi, per lo più locativi; la coniugazione è molto complicata e presenta l’alternanza vocalica della radice e inoltre una difficilissima formazione con prefissi, suffissi e infissi. ...
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I nomi deaggettivali, cioè derivati da aggettivi, sono anche detti nomi di qualità (per es., grandezza, verità, allegria). Essi non si differenziano nel significato dagli aggettivi da cui derivano, se [...] è presente anche in un ristretto numero di parole con base maggiore di due sillabe (ad es. leggerezza, sicurezza, tenerezza).
Il suffisso -ìa, oltre ad essere presente in un certo numero di parole della lingua comune la cui base sono aggettivi per lo ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] non è raro il caso in cui, a partire dalla stessa base, e grazie alla doppia possibilità del cumulo di suffissi valutativi e del cambio di genere, si siano originate lunghe serie di nomi derivati che designano strumenti addetti a funzioni diverse ...
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UGROFINNICHE, LINGUE
Carlo TAGLIAVINI
Jozsef SZINNYEI
. Le lingue ugrofinniche sono le seguenti: 1. l'ungherese, 2. il vogulo, 3. l'ostiaco, 4. il sirieno, 5. il votiaco, 6. il ceremisso, 7. il mordvino, [...] p. es., losā-g "due volpi", vog. -γ, per es., āmpî-γ "due cani"). Per la formazione del plurale l'ugrof. si serve di parecchi suffissi: -t (p. es., finn. hevose-t "i cavalli", vog. lū-t "i cavalli", ecc.), -k (p. es., ungh. kez-ek "mani" [v. ungheria ...
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QUALIFICATIVI, AGGETTIVI
Gli aggettivi qualificativi sono aggettivi che indicano una qualità del nome a cui sono riferiti
Ho comprato una bella casa
Luigi è un amico sincero
A questa categoria appartengono [...] alla Spagna), manzoniano (= relativo a Manzoni), sciistico (= relativo allo sci)
Gli aggettivi di relazione si formano con l’uso dei ➔suffissi, che vanno ad aggiungersi alla base, ma in alcuni casi si formano da una base diversa, di origine greca o ...
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In base alla loro formazione, gli avverbi possono essere suddivisi in tre categorie.
1. Avverbi semplici: hanno una forma autonoma che non deriva da nessun’altra parola
subito, laggiù
2. Avverbi composti: [...] o da un verbo
gatto ▶ gattoni
tentare ▶ tentoni.
Il suffisso -mente deriva dal latino mente, ablativo del nome mens ‘mente ’uno col resto della parola: così -mente è diventato un suffisso usato ancora oggi per creare nuovi avverbi.
In latino, così ...
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. La famiglia linguistica dravidica comprende tutti i principali idiomi dell'India meridionale dal 20° all'8° parallelo. In questo territorio s'incuneano, però, lingue non dravidiche (specialmente nella [...] serve per designare il femminile. Esistono solo due numeri (singolare e plurale); il plurale si forma con l'aggiunta di varî suffissi (Tamil -gaḷ, Canarese -gaḷu, Gōṇḍī -k, ecc.). I vari casi sono formati come nelle lingue uralo-altaiche per mezzo di ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] -ise o -isi, come il siciliano trapanisi rispetto all’italiano trapanese (per Trapani cfr. Rohlfs 1966-1969). In qualche caso il suffisso ha la variante dotta -ense, come in estense da Este (Padova), accanto a atestino che si rifà al classico Ateste ...
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I tempi semplici sono forme della ➔ coniugazione verbale in cui la morfologia grammaticale viene suffissata (➔ flessione) alla base lessicale del verbo (➔ tempi composti).
Questa struttura morfologica [...] è resa trasparente dalla stessa sequenza lineare dei suffissi (Berretta 1993; Pirrelli 2000). Ad es., habere, posposto al verbo lessicale, si è poi pienamente grammaticalizzato come suffisso verbale: cantar(e) ha(be)o > canterò, cantare ...
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suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...
suffissazione
suffissazióne s. f. [der. di suffissare]. – Il fatto, il modo di aggiungere un suffisso a una parola, dando così luogo a una nuova unità lessicale.