Linguistica
Processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente. Si distinguono comunemente una d. primaria, quando da una radice o base si formano [...] quando ha luogo da una forma che sia già derivata (per es., lat. dictare, da dictus). Mentre la d. primaria avviene in genere per mezzo disuffissi, la d. secondaria può avvenire mediante suffisso (per es., lat. virtus da vir), mediante prefisso (per ...
Leggi Tutto
semantema In linguistica, elemento della parola portatore del significato, in quanto separato dal morfema, cioè dal suffisso flessionale, che ne determina la funzione sintattica nella frase. Una volta [...] una parola può essere costituita da una sola radice o da una radice determinata da un suffissodiderivazione (tema derivato), o da due o più temi in composizione; si distingue in conseguenza il s. radicale e il s. tematico. Il primo è la più piccola ...
Leggi Tutto
La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), [...] parafrasi «che può essere X-to», in cui la X corrisponde al tema del participio passato di un verbo transitivo. I nomi derivati con il suffisso -tore indicano una persona che svolge in modo abituale, ripetuto, o per professione, l’attività espressa ...
Leggi Tutto
suffisso Elemento formativo di una parola, con funzioni diderivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema: i s. diminutivi [...] sono -ino, -etto, -ello. Il suffisso così definito è anche detto s. tematico, elemento diderivazione atto a fornire temi verbali (s. verbale) e temi nominali (s. nominale), per distinguerlo dal s. flessionale, elemento di flessione, che porta più ...
Leggi Tutto
LINGUISTICA
Elemento, diderivazione o determinazione morfologica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, che è inserito nell’interno di una parola, per lo più nell’interno della radice stessa: per [...] . relinquo (perfetto reliqui). Si contrappone a prefisso e suffisso.
Tecnica
Opera di finitura di un edificio destinata alla chiusura dei vani di porte e finestre. La denominazione di i. andrebbe limitata, secondo alcuni, alle sole parti rigidamente ...
Leggi Tutto
economia Per a. di monete si intende la contraffazione del valore della moneta attraverso la riduzione del suo contenuto di metallo nobile. Contro tali alterazioni fraudolente, praticate in particolare [...] (azione pneumatolitica); elevata temperatura, spinte unidirezionali o idrostatiche ecc.
linguistica In grammatica, particolare tipo diderivazione mediante suffissi, i quali modificano il significato del vocabolo nella quantità, nella qualità o nella ...
Leggi Tutto
Antropologia
Una delle grandi famiglie in cui si dividono tradizionalmente, in base a un criterio linguistico, i gruppi africani. Benché il termine B. (propr. «gli uomini», plur. di muntu «uomo») non abbia [...] Nei secoli successivi i gruppi di lingua b. hanno progressivamente popolato suffisso; il sistema di numerazione è il quinario-decimale; i temi verbali primitivi sono prevalentemente bisillabi e hanno molte possibilità diderivazione mediante suffissi ...
Leggi Tutto
Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] in quanto 'parole'. Nella seconda si separa il 'tema' dal 'suffisso' (per es., ṛṣibhiḥ è analizzato come ṛṣi-bhiḥ) e si cinese fu scritta ricorrendo ad alcuni alfabeti indiani o diderivazione indiana come, per esempio, la brāhmī, il tibetano ...
Leggi Tutto
L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] Davanzati: losura, portatura, fortura), a far massa con altri suffissati, anch’essi spesso diderivazione d’oltralpe, con effetti di vistosità fonica e di ibridismo linguistico considerevoli (ancora Davanzati: segnoraggio, dannaggio, visaggio, leanza ...
Leggi Tutto
Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] alcuni schemi diderivazione che si possono considerare tipici dell’italiano. Uno di questi è costituito dai nomi deverbali (➔ deverbali, nomi; ➔ nominalizzazioni) a suffisso zero:
base derivato
ammollare ammollo ...
Leggi Tutto
suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...