La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo greco e mondo romano
Elizabeth Fentress
Stefania Quilici Gigli
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Elizabeth Fentress
I resti più evidenti [...] apprestamenti maggiori noti archeologicamente o dalle fonti interessano ambiti territoriali non vasti (ad es., zone di Sulmona, Corchiano, Tivoli). Sono stati ricondotti alla pratica irrigatoria anche alcuni emissari dei laghetti vulcanici laziali ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia, s. III, 14, 1984, pp. 581-601; S. Romano, La scuola di Sulmona fra Tre e Quattrocento e gli inizi di Nicola di Guardiagrele, ivi, pp. 715-732; G. Mariani Canova, Presenza dello smalto ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. L'influenza greca nell'arte italica
Antonio Giuliano
L’influenza greca nell’arte italica
Dalla prima colonizzazione al v sec. a.c.
La Sicilia e l’Italia meridionale
La [...] morbide, sembrano riempire quanto più è possibile il riquadro.
Un rilievo, certo da un monumento funerario, è conservato a Sulmona. Si tratta di una rappresentazione della transumanza di un gregge, accompagnato dai pastori che recano i propri beni su ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] della regione di Termoli. Allo stesso modo, gli abati di San Vincenzo al Volturno fanno venire dai dintorni di Sulmona una parte dei contadini destinati ad assicurare il ripopolamento delle terre dell'abbazia. Nella maggior parte dei casi, tuttavia ...
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sulmonese
sulmonése agg. e s. m. e f. – Della città abruzzese di Sulmóna, in provincia dell’Aquila; cittadino, abitante, o oriundo di Sulmona. ◆ Con riferimento agli abitanti, è in uso anche sulmontino (f. -a).
ferrandino
s. m. [dim. merid. del nome Ferdinando]. – In numismatica, il ducato d’oro fatto coniare nella zecca di Napoli nel 1465 da Ferdinando I d’Aragona; anche, il carlino d’argento dello stesso sovrano coniato nella zecca di Sulmona.