Nelle religioni sumerica, babilonese e assira, la regina dell’oltretomba; aveva per marito Nergal. Il suo scontro con Ishtar (dea babilonese e assira, assimilata alla sumerica Inanna ➔) è descritto nel [...] Mito della discesa d’Ishtar agli inferi ...
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(o Ìnnin) Divinità sumerica femminile; rappresenta il carattere fecondo della terra. La vicenda mitica principale che la riguarda costituisce una delle concretizzazioni letterarie del ciclo stagionale: [...] narra la sua discesa agli inferi, dove è uccisa dalla sorella Ereshkigal e restituita alla vita dagli dei, e il suo legame con Dumuzi, il dio che muore e risorge a espressione della fine e della ripresa ...
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Nome babilonese e assiro, di origine sumerica, di una categoria importante di sacerdoti della Mesopotamia antica. Il m. era il sacerdote scongiuratore e incantatore, colui che eseguiva gli atti magici, [...] più o meno lo stesso sacerdote che in semitico era chiamato āshipu ...
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Shēdu Termine babilonese e assiro, di origine sumerica, col quale si indicava un genio o demone buono, protettore, custode dei templi e dei palazzi. Si usava collocare la sua immagine ai lati delle porte [...] d’ingresso e nel periodo neoassiro era di grandi dimensioni, di solito rappresentato sotto forma di toro con volto umano. Scomparsa la civiltà babilonese e assira, le religioni posteriori ne fecero uno ...
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Tredicesimo re della 1ª dinastia di Kish, secondo la lista reale sumerica.
Il suo mito è narrato in un poemetto giunto in redazione accadica, in cui il re sale al cielo sul dorso di un’aquila per ottenere [...] dagli dei l’erba della generazione che gli permetterà di avere un erede ...
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Anū (o Anum) Divinità suprema della religione babilonese, risalente all’età sumerica. Fin dalle origini manifesta la sua natura uranica: trae il nome dal sumerico an «cielo». Nell’epopea cosmogonica babilonese [...] (Enūma Elish) è figlio dell’ultima coppia di divinità primordiali (Ansar e Kisar), e insieme a Enlil ed Ea costituisce la triade cosmica fondamentale. La trascendenza celeste di A. determinò un progressivo ...
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Gilgamesh
Pietro Mander
Leggendario eroe sumerico
Quinto re della I dinastia della città sumerica di Uruk ‒ della cui esistenza storica non sappiamo quasi nulla ‒ Gilgamesh era per due terzi dio e per [...] , in Afghanistan, databile al 2600 a.C.: in quell'epoca, quindi, l'eroe era già entrato nella leggenda.
In lingua sumerica (Sumeri) ci sono pervenuti cinque poemi: Gilgamesh e l'oltretomba, Gilgamesh e Agga, Gilgamesh e Huwawa, Gilgamesh e il Toro ...
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Antica divinità mesopotamica, consorte di Enlil, il cui culto aveva centro principale in Nippur. Di origine sumerica, rimase in età accadica, specie sotto il nome di Bēlit («signora»); il suo culto era [...] diffuso in Assiria ...
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Divinità sumera, signore (nin) di Girsu, la zona nord-occidentale del territorio di Lagash; in età neo-sumerica è detto figlio di Enlil e di Ninhursagga e condivide numerosi tratti con Nimurta. Connesso [...] con la guerra e la vegetazione, è noto soprattutto dall’inno celebrativo composto per l’inaugurazione del suo tempio a Lagash (fine del 3° millennio a.C.) ...
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Eroe dell’epica mesopotamica che per alcuni studiosi sarebbe da identificare con il quinto re della 1ª dinastia di Uruk, secondo la Lista reale sumerica. Figlio della dea Ninsun e del re di Uruk Lugalbanda, [...] ma è già ricordato come dio nell’onomastica di Fara (metà del 3° millennio). È il protagonista di cinque composizioni epiche sumeriche e di un grande poema in accadico, di cui sono conservate anche redazioni frammentarie in lingua ittita e urrita: l ...
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sumerico
sumèrico agg. [der. di sumero] (pl. m. -ci). – Relativo all’antica popolazione dei Sumeri (v. sumero): l’arte, la storia s.; la grande civiltà sumerica.
sumero
sumèro agg. e s. m. (f. -a) [dal nome babilonese, Shumer, della regione in cui i Sumeri erano insediati]. – Relativo o appartenente all’antica popolazione dei Sumeri, stanziata nella Mesopotamia merid. tra il 4° e il 3° millennio a....