struménti musicali Oggetti per la produzione di suoni musicali. Nelle varie tradizioni culturali l'uomo ha prodotto suoni attraverso gli oggetti più svariati. Il suono viene prodotto dalla vibrazione dell'aria, [...] nella struttura dello strumento.
Classificazione
Gli s.m. sono in genere classificati secondo il corpo che, entrando in vibrazione, produce il suono, o secondo il modo in cui la vibrazione è prodotta: s. a corda, suddivisi a loro volta in s. ad arco ...
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ULTRASUONI (XXXIV, p. 641; App. II, 11, p. 1055)
Alfonso BARONE
Generazione di ultrasuoni. - La piezoelettricità e la magnetostrizione sono, com'è noto, gli effetti più frequentemente utilizzati per [...] tipico è fornito dal comportamento dell'acqua, che è un liquido fortemente associato alle basse temperature. La velocità del suono aumenta con l'aumentare della temperatura fino a circa 74 °C, quindi diminuisce, come negli altri liquidi puri non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Musica e scienza
Paolo Gozza
Il pensiero scientifico europeo non è pensabile in termini storico-culturali senza la musica. L’arte dei suoni ha avuto nella cultura europea una storia peculiare, molto [...] sonoro, facendo uscire la musica dal numero. Questo transito è reso possibile in Zarlino dalla geometria ed è fondato sull’analogia tra suono e linea, tra l’altezza della nota e la lunghezza della corda che la emette. Tuttavia, la corda di Zarlino (e ...
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Fisica
Fenomeno acustico per il quale un suono, riflettendosi contro un ostacolo, può tornare a essere udito nel punto in cui è stato emesso. Perché un’e. sonora si produca è necessario che vi sia una [...] tra la sorgente sonora e la superficie riflettente vi sia, nell’aria, almeno una distanza di 17 m (essendo la velocità di propagazione del suono nell’aria uguale a circa 340 m/s; v. fig.). Tale distanza minima è sufficiente a produrre l’e. solo se il ...
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Termine usato in linguistica a dinotare non la mutazione vocalica come prodotto dell'evoluzione storica di un suono, ma la mozione vocalica come prodotto della variazione della stessa vocale all'interno [...] è se essa è i, u, l, r, m, n, giacché nei gradi S ed E della vocale precedente o seguente questi suoni possono, con il dileguarsi di detta vocale, divenire vocali essi stessi. Di qui la necessità di una sistemazione generale di questi casi negli ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale [...] , nella pronuncia, dell’appoggio di una lettera della classe delle vocali). Le v. quindi apparivano ai grammatici antichi come suoni tipicamente sonori perché pronunciati con voce (di qui il termine, secondo i casi, di ἄϕωνα, mutae, o di ἡμίϕωνα ...
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TIMBRO
Romolo GIRALDI
. Musica. - Il timbro (tempra, metallo) è una delle tre qualità distintive dei suoni; e precisamente quella che permette di distinguere più suoni, identici per altezza e intensità, [...] con quelle che producono gli armonici.
L'assenza di armonici di posto pari rende il suono povero e nasale; il predominio del fondamentale dà luogo a suono pieno e rotondo; gli armonici superiori (a partire dal 6°), quando sono ben sensibili, rendono ...
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Nome dato dagli Arabi a un caratteristico suono articolato, profondamente gutturale, rappresentato con apposita lettera nel loro alfabeto. È propriamente la consonante occlusiva laringale, internazionalmente [...] di stöd, con quello inglese di glottal stop e con quello francese di coup de glotte. Questa consonante, più spesso che come suono a sé, è interpretata come attacco duro della vocale che la segue o come stacco duro della vocale che la precede. Non è ...
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QUANTITÀ
Giacomo DEVOTO
. Fonetica. - Durata di un suono, in particolar modo delle vocali, inquadrabile in un sistema di almeno due grandezze diverse e quindi suscettibile di dare origine al ritmo (v.).
Qualunque [...] suono ha una durata, ma le consonanti, trattandosi di valori negativi, subordinano la durata ad altri caratteri; risultanti dal punto e dal grado dell'articolazione (v. allitterazione). In italiano ci sono molto spesso rapporti del tipo di fatto a ...
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sonoro In fisica, corpo s., corpo elastico (una corda, un diapason ecc.) che vibri in maniera da trasmettere al mezzo circostante onde elastiche longitudinali di frequenza udibile (tra 16 e 20.000 Hz ca.); [...] onde s., quelle mediante le quali si propaga il suono. ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...