Cinéma vérité
Flavio De Bernardinis
La locuzione cinéma vérité (sull'argomento v. anche documentario) fu lanciata dal sociologo francese Edgar Morin in un articolo del gennaio 1960 sul settimanale "France [...] Robert Drew) fondò nel 1959 la Drew Associates, che fino al 1963 produsse circa trenta film e aprì la strada al suono diretto sincrono in fase di riprese. Per Leacock, che continuò la sua attività di giornalismo filmato anche dopo la separazione da ...
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Borinage/Misère au Borinage
Laura Vichi
(Belgio 1933, 1934, bianco e nero, 35m); regia: Joris Ivens, Henri Storck; produzione: Club de l'Ecran; soggetto: dall'inchiesta del dr. Paul Hennerbert Comment [...] avevano indotto i due cineasti a girare il film con mezzi leggeri che, se non permettevano la registrazione del suono, soddisfacevano però l'esigenza di un maggior contatto con gli operai. Le riprese vennero effettuate con cineprese Kinamo, la ...
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Sidney, George
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 4 ottobre 1916 e morto a Las Vegas il 5 maggio 2002. Sia per il musical sia per altri generi affrontati S. elaborò [...] anni Trenta venne assunto alla MGM come ragazzo tuttofare. Durante quel periodo lavorò fra l'altro come tecnico del suono, come aiuto montatore e come assistente alla regia. Nel 1940 e nel 1941 diresse due cortometraggi (rispettivamente Quicker'n ...
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Argentina
Daniele Dottorini
Cinematografia
La nuova invenzione del cinema iniziò a diffondersi presto in A. grazie al flusso migratorio proveniente dall'Europa. I suoi primi pionieri furono infatti [...] del primo film realizzato in A., La bandera argentina (1898), sperimentò sin dal 1907 forme di sincronizzazione del suono attraverso una serie di film-illustrazione di canzoni (soprattutto tanghi). Per alcuni anni la diffusione della nuova invenzione ...
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Ben Mahmoud, Mahmoud (forma francesizzata di Ben Maḥmūd, Maḥmūd)
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico tunisino, nato a Tunisi il 25 luglio 1947. La memoria e l'identità, la spinta alla migrazione [...] Jean-Jacques Andrien, e poi Kafr Kassem, 1974, e L'émir, 1975, del libanese Borhane Alaouiè) e tecnico del suono (Yusrā, 1971, del tunisino Rachid Ferchiou). Dopo alcuni cortometraggi e mediometraggi realizzati negli anni Settanta (Il n'y a plus ...
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Tynjanov, Jurij Nikolaevič
Daniele Dottorini
Scrittore, teorico della letteratura e sceneggiatore russo, nato a Rezica (od. Vitebsk) il 18 ottobre 1894 e morto a Mosca il 20 dicembre 1943. Considerando [...] , pp. 53-85) individua nell'apparente imperfezione del cinema la sua specifica essenza strutturale: la mancanza di rilievo, di suono e di colore non rende il film un'imperfetta rappresentazione del reale, ma, al contrario, permette di considerare le ...
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Wiéner, Jean
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e pianista francese, nato a Parigi il 19 marzo 1896 e morto ivi l'8 giugno 1982. Musicista versatile, frequentatore di molti e diversi generi musicali, [...] Concerto franco-américain (1924) integrò uno stile compositivo neobachiano con musica popolare francese, music hall e jazz. Pianista quotato, suonò tra gli altri con Stravinskij, e meritò una certa fama in duo con il belga Clement Doucet (dal 1925 al ...
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effetti speciali
Nicola Nosengo
Per film senza alcun limite
Un uomo che vola, un'enorme esplosione, le acque del Mar Rosso che si dividono… al cinema tutto è possibile. Ma ovviamente nessuna di queste [...] storia.
Anche l'orecchio vuole la sua parte
Un discorso a parte meritano gli effetti speciali sonori. In molti film il suono non è registrato direttamente durante le riprese. Gli attori aggiungono in un secondo momento le loro voci e i rumori d ...
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Skolimowski, Jerzy
Daniele Dottorini
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico polacco, nato a Łódź il 5 maggio 1938. Nel contesto delle cinematografie dell'Europa dell'Est degli anni Sessanta, [...] a Varsavia; nel 1953 si diplomò e fino al 1955 praticò la boxe a livello semi-professionale. Appassionato di jazz, suonò per alcuni anni la batteria in vari complessi, entrando in contatto con altri giovani appassionati di jazz e cinema, tra cui ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] , lavorando sulla dimensione antropomorfica.
Il sonoro e il cinema classico
Il passaggio al sonoro (v. colonna sonora e suono) si realizzò soltanto nella seconda metà degli anni Venti, anche se fin dal 1914 la Biograph aveva predisposto attrezzature ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...